Frequenza cardiaca molto alta nessun tipo di affaticamento apparente.
Salve.
Ho un dubbio , una preoccupazione, che mi affligge da un paio di settimane.
Sono una persona sportiva, pratico ciclismo e mi sottopongo ad esami periodici.
Posseggo anche il certificato di idoneità agonistica.
Fino ad appunto 15 giorni fa le mie uscite erano monitorate tramite gps ma non avevo nessun riferimento cardiaco, sono una persona che non ha mai esagerato, almeno questo credevo.
Ho una FCMax di 196 bpm (che raggiungo quasi a comando).
Nelle mie uscite mi sono accorto tramite monitoraggio con fascia cardiaca di ottima qualità che spessissimo riesco a stare più di 15' a frequenza 190-191 bpm. Senza che i miei muscoli ne risentano. Anche il mio organismo all'apparenza è poco affaticato (sudo meno dei miei compagni di uscita o non ho fiatone né tantomeno sensazione di affaticamento.
Ho sostituito anche il sensore cardiaco credendo che fosse difettoso, ma il secondo registra esattamente le stesse cose del primo.
La mia frequenza di soglia (non misurata tramite esame chimico, ma empiricamente) dovrebbe oscillare tra i 178 e 182 bpm, mi è stato spiegato da persone più esperte di me ma non medici che oltre questa soglia dovrei accumulare lattato e che oltre una seconda soglia 188bpm dovrei stare al massimo un paio di minuti e poi avere i crampi o mancamenti.
Ciò che mi preoccupa è : ammesso abbia una fantascientifica capacità di smaltire acido lattico, il fatto di stare 20' a 188-190 bpm, può arrecare danni al mio cuore?
Posso fare degli esami per capire quanto ci sia di normale in questa capacità?
Si tenga conto che in due salite da 27' a 188 bpm sono in grado di parlare senza il minimo affaticamento.
Grazie.
Ho un dubbio , una preoccupazione, che mi affligge da un paio di settimane.
Sono una persona sportiva, pratico ciclismo e mi sottopongo ad esami periodici.
Posseggo anche il certificato di idoneità agonistica.
Fino ad appunto 15 giorni fa le mie uscite erano monitorate tramite gps ma non avevo nessun riferimento cardiaco, sono una persona che non ha mai esagerato, almeno questo credevo.
Ho una FCMax di 196 bpm (che raggiungo quasi a comando).
Nelle mie uscite mi sono accorto tramite monitoraggio con fascia cardiaca di ottima qualità che spessissimo riesco a stare più di 15' a frequenza 190-191 bpm. Senza che i miei muscoli ne risentano. Anche il mio organismo all'apparenza è poco affaticato (sudo meno dei miei compagni di uscita o non ho fiatone né tantomeno sensazione di affaticamento.
Ho sostituito anche il sensore cardiaco credendo che fosse difettoso, ma il secondo registra esattamente le stesse cose del primo.
La mia frequenza di soglia (non misurata tramite esame chimico, ma empiricamente) dovrebbe oscillare tra i 178 e 182 bpm, mi è stato spiegato da persone più esperte di me ma non medici che oltre questa soglia dovrei accumulare lattato e che oltre una seconda soglia 188bpm dovrei stare al massimo un paio di minuti e poi avere i crampi o mancamenti.
Ciò che mi preoccupa è : ammesso abbia una fantascientifica capacità di smaltire acido lattico, il fatto di stare 20' a 188-190 bpm, può arrecare danni al mio cuore?
Posso fare degli esami per capire quanto ci sia di normale in questa capacità?
Si tenga conto che in due salite da 27' a 188 bpm sono in grado di parlare senza il minimo affaticamento.
Grazie.
[#1]
Guardi le frequenze se di cui lei parla sono dannosissime per il suo cuore.
Le persone come dice lei più esperte di lei non sanno niente di medicina ne tantomeno di cardiologia .
Le sconsiglio pertanto quelle frequenze
La saluto
Cecchini
Le persone come dice lei più esperte di lei non sanno niente di medicina ne tantomeno di cardiologia .
Le sconsiglio pertanto quelle frequenze
La saluto
Cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Utente
Grazie Dottore per la pronta risposta.
C'è un esame che posso fare per capire come mai il cuore riesce a lavorare per così tanto tempo a queste frequenze "impossibili"?
Considerando che faccio ciclismo da due anni e probabilmente centinaia di volte ho fatto queste cose da matto senza mai rendermene conto.
Come lei stesso dice sono frequenze dannose,ma così facili da mantenere e raggiungere, non vorrei fosse lo specchio di altri danni.
Sinceramente non credo di essere un supereroe,ma se mai uno che ha qualcosa che non va.
C'è un esame che posso fare per capire come mai il cuore riesce a lavorare per così tanto tempo a queste frequenze "impossibili"?
Considerando che faccio ciclismo da due anni e probabilmente centinaia di volte ho fatto queste cose da matto senza mai rendermene conto.
Come lei stesso dice sono frequenze dannose,ma così facili da mantenere e raggiungere, non vorrei fosse lo specchio di altri danni.
Sinceramente non credo di essere un supereroe,ma se mai uno che ha qualcosa che non va.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.5k visite dal 17/03/2017.
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