Sostituire pradaxa con altro farmaco

Gentilissimi Dottori,

mia madre, 66 anni ha avuto una TIA 3 anni e mezzo fa (molto lieve, non sembra aver riportato danni a parte un leggero tremolio sulla destra del labbro superiore che compare ogni tanto quando parla). Da allora è in cura con pradaxa 2 pastiglie al giorno da 150 mg ciascuna che prende assieme ad altri farmaci (eutirox per la tiroide che le hanno rimosso totalmente, lansoprazolo come protezione dello stomaco, integratore di calcio). Pare avere anche una leggera fibrillazione atriale non valvolare. I controlli periodici dal cardiologo, compreso elettrocardiogramma sono regolari.

Gli effetti indesiderati compaiono ogni tanto, da circa una settimana ha un forte dolore alla bocca dello stomaco solo al passaggio di cibo, dopo aver quindi deglutito, il dolore viene avvertito anche bevendo (ha anche un'ernia iatale che fino ad oggi è riuscita a tenere bene sotto controllo quasi senza averne fastidi).

Abbiamo chiesto più volte al reparto di neurologia dove è in cura di sospendere il farmaco o meglio sostituirlo con uno meno "pesante" tipo cardioaspirina. Si sono sempre rifiutati di cambiargli farmaco.

Gli esami del sangue recenti mostrano tutti i valori nella norma, glicemia, colesterolo e addirittura il tempo di protrombina, sta seguendo un buon regime alimentare.

Volevo chiedervi se per voi è nella norma prescrivere 300 mg di pradaxa al giorno a paziente che ha avuto solo una tia. Nel caso, è possibile sospenderlo e sostituirlo con altro farmaco meno "invasivo" ?

Ringraziandovi per l'attenzione porgo un cordiale saluto,
[#1]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.7k 3.7k
Vede non esiste una ....Leggera...Fibrillazione atriale
Esiste la fibrillazione atriale che é stata causa dell embolia cerebrale della paziente
Il pradaxa é eccellente nella prevenzione Delle recidive di tromboembolie e chi si azzardasse a cambiarlo con la aspirina si accollerebbe di una grande responsabilità


Arrivederci

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

[#2]
Utente
Utente
Egregio Dottor Cecchini,

La ringrazio per la rapida risposta.
Quindi per Lei non è saggio cambiare la terapia in atto da mia madre.

Se mia madre decidesse in autonomia, di sospendere il farmaco, è possibile che il medico di riferimento gli prescriva un farmaco alternativo? Forse andrebbe firmata una sorta di "liberatoria".

Ringraziando per l'attenzione porgo distinti saluti,
[#3]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.7k 3.7k
Ognuno è libero di farsi curare o meno
Nessuno può essere obbligato ad assumere alcuna terapia
Non ci sono farmaci alternativi
O ci si cura o non ci si cura: entrambe le scelte sono lecite

Basta poi non addossare la colpa agli
Altri perché ... non siamo stati informati a sufficienza delle conseguenze della propria decisione
Di questo fatti sono pieni i tribunali

La saluto
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