Recidiva post ablazione
Buonasera Gent.li dottori,
scrivo questo consulto per un quesito sul mio percorso post ablazione. In data novembre 2016 sono stato sottoposto ad ablazione per tachicardia ventricolare ad origine del tratto di efflusso del ventricolo destro che si manifestava sottosforzo. A distanza di tre mesi a parte sporadiche extrasistole non ho avuto significativi episodi, eccezion fatta per due occasioni in cui mi sono ritrovato a vivere vecchie sensazioni, addirittura amplificate. La più recente sabato durante una corsa (che in questi due mesi ho ripreso con costanza e impegno), quando dopo due km di riscaldamento ho avvertito extrasistole e l'innescarsi dell'aritmia. Rispetto al passato mi è parso che anzichè essere uno sfarfallio (dai vecchi ecg al cicloergometro si presentavano in sequenza max di 8-10) intervallato da battiti "anomali" e battiti "regolari", si sia presentata una sequenza molto più lunga. Mi chiedevo quindi se il lasso temporale intercorso dall'ultima operazione possa annoverarsi ancora come periodo di assestamento e suscettibile ancora del ripresentarsi di aritmie fisiologiche, o se al contrario potrebbero essere indice di una non riuscita e individuazione del focus aritmogeno che richiederebbe, ahimè, eventuali e nuove considerazioni.
Vi ringrazio in anticipo per il vostro prezioso parere.
Buona serata.
E.J.
scrivo questo consulto per un quesito sul mio percorso post ablazione. In data novembre 2016 sono stato sottoposto ad ablazione per tachicardia ventricolare ad origine del tratto di efflusso del ventricolo destro che si manifestava sottosforzo. A distanza di tre mesi a parte sporadiche extrasistole non ho avuto significativi episodi, eccezion fatta per due occasioni in cui mi sono ritrovato a vivere vecchie sensazioni, addirittura amplificate. La più recente sabato durante una corsa (che in questi due mesi ho ripreso con costanza e impegno), quando dopo due km di riscaldamento ho avvertito extrasistole e l'innescarsi dell'aritmia. Rispetto al passato mi è parso che anzichè essere uno sfarfallio (dai vecchi ecg al cicloergometro si presentavano in sequenza max di 8-10) intervallato da battiti "anomali" e battiti "regolari", si sia presentata una sequenza molto più lunga. Mi chiedevo quindi se il lasso temporale intercorso dall'ultima operazione possa annoverarsi ancora come periodo di assestamento e suscettibile ancora del ripresentarsi di aritmie fisiologiche, o se al contrario potrebbero essere indice di una non riuscita e individuazione del focus aritmogeno che richiederebbe, ahimè, eventuali e nuove considerazioni.
Vi ringrazio in anticipo per il vostro prezioso parere.
Buona serata.
E.J.
[#1]
Occorre che lei avverta il cardiologo che le ha eseguito L ablazione
Nel frattempo programmi velocemente un ecg sotto sforzo ed un holter cardiaco
Arrivederci
Nel frattempo programmi velocemente un ecg sotto sforzo ed un holter cardiaco
Arrivederci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#5]
Utente
buonasera dottori,
a distanza di due mesi e dopo aver espletato altre indagini torno a usufruire della vs gentilezza.
Purtroppo sia la prova sotto sforzo, sia l holter cardiaco mostrano ancora la presenza di extrasistole ventricolari che compaiono quando la frequenza raggiunge circa i 160-165 bpm, si presentano prima isolate, poi a triplette fino a organizzarsi in run di tachicardia ventricolare. Riporto l'esito dell'holter:
"esame di buona qualità tecnica. Il pz riferisce sintomi, durante esercizio fisico isotonico, riferiti a extrasistole isolate, a triple, ed a breve parossismo di tachicardia ventricolare monomorfa (n.12 qrs larghi) durante tachicardia sinusale 155 bpm (dati simili a quelli del test da sforzo) in assenza di sintomi di allarme e in assenza di alterazioni del segmento st-t. Non alterazioni del cromo e dromo topismo. QTc nella norma".
E' solo durante l'esercizio fisico che l holter ha registrato extrasistoli.
Contattato l'aritmologo mi ha comunicato che si potrebbe ritentare con un ablazione, ma non mi garantisce nè riuscita dell'intervento nè che possa riprendere l'attività fisica oltre ad avermi detto di interrompere lo sport.
Sino ad oggi non ho mai assunto beta bloccanti.
Non nascondo di essere un pò scoraggiato, ed ero dell'intenzione di chiedere un secondo parere aritmologico.
Sottopongo innanzitutto alla vs cortese attenzione questo mio caso e vi ringrazio per la disponibilità.
buona serata
a distanza di due mesi e dopo aver espletato altre indagini torno a usufruire della vs gentilezza.
Purtroppo sia la prova sotto sforzo, sia l holter cardiaco mostrano ancora la presenza di extrasistole ventricolari che compaiono quando la frequenza raggiunge circa i 160-165 bpm, si presentano prima isolate, poi a triplette fino a organizzarsi in run di tachicardia ventricolare. Riporto l'esito dell'holter:
"esame di buona qualità tecnica. Il pz riferisce sintomi, durante esercizio fisico isotonico, riferiti a extrasistole isolate, a triple, ed a breve parossismo di tachicardia ventricolare monomorfa (n.12 qrs larghi) durante tachicardia sinusale 155 bpm (dati simili a quelli del test da sforzo) in assenza di sintomi di allarme e in assenza di alterazioni del segmento st-t. Non alterazioni del cromo e dromo topismo. QTc nella norma".
E' solo durante l'esercizio fisico che l holter ha registrato extrasistoli.
Contattato l'aritmologo mi ha comunicato che si potrebbe ritentare con un ablazione, ma non mi garantisce nè riuscita dell'intervento nè che possa riprendere l'attività fisica oltre ad avermi detto di interrompere lo sport.
Sino ad oggi non ho mai assunto beta bloccanti.
Non nascondo di essere un pò scoraggiato, ed ero dell'intenzione di chiedere un secondo parere aritmologico.
Sottopongo innanzitutto alla vs cortese attenzione questo mio caso e vi ringrazio per la disponibilità.
buona serata
[#7]
Utente
buonasera Dott. Cecchini,
la coronografia è un esame che finora nessun medico mi ha proposto di fare. Potrebbe esserci un interrelazione? Una cosa che mi sento di aggiungere è che le extrasistoli ventricolari sono comparse dopo la prima ablazione, quella che mi ha risolto il problema della tachicardia pjrt.
grazie per la sua risposta.
la coronografia è un esame che finora nessun medico mi ha proposto di fare. Potrebbe esserci un interrelazione? Una cosa che mi sento di aggiungere è che le extrasistoli ventricolari sono comparse dopo la prima ablazione, quella che mi ha risolto il problema della tachicardia pjrt.
grazie per la sua risposta.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 8.5k visite dal 20/02/2017.
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