Capogiro durante esercizi alla sbarra(trazioni)
Gentilissimo Dottore/Dottoressa.
Scrivo nell' ambito della cardiologia in quanto la sezione "medicina dello sport" non poteva accettare ulteriori richieste,nella speranza che questa domanda non sia scartata a prescindere.
Qualche dato su di me
Sono uno studente in medicina,amo fare attività fisica(mista tra aerobica e potenziamento muscolare),apparentemente in ottimo stato di salute,con anamnesi poco rilevante se non per essere asmatico allergico(si è temuta anche l' asma da sforzo ma alla fine ero solo fuori allenamento in determinati periodi), microcitemico(12 Hb,record personale in positivo),ed "ex" tonsillitico cronico(ultimo episodio circa un anno fa,migliorato molto aumentando pesce frutta e verdura nella dieta,prendendo anche 10kg portandomi a 66kg attuali).Analisi di routine mai cosi nella norma,recentissimamente si è rilevata solo una lieve sensibilità all' insulina (indice HOMA 0,8).Sono Vagotonico,Bradicardico(arrivo anche a 40 bpm) con aritmia respiratoria,pressione a riposo di 120su 50-60,ma al controllo Elettrocardiografico risulto perfetto.
Il Fatto
durante i miei allenamenti casalinghi di potenziamento muscolare alla barra per le trazioni,e in grado minore durante i piegamenti sulle braccia,sento improvvisamente abbandonare le forze,con capogiro e sonnolenza improvvisa che dura circa fino a 30 secondi dopo l'arresto dell' esercizio.Ho cercato di recente di valutare la pressione tramite apparecchio elettronico durante varie fasi del mio allenamento:Durante la corsa su Tapisroulant a 12km/h arrivo ad una frequenza di circa 160 bpm.Subito dopo l' esrcizio incriminato,i battiti sono circa 120bpm,mentre la pressione si attesta intorno a 150/80.
Conclusioni personali
Nessuna,non so che pensare,se non un qualche deficit del ritorno venoso o della gittata cardiaca in quel preciso istante,che potrebbe provocare una temporanea ma acuta ipotensione(non rilevata forse per mia incapacità).Esclusa l'ipoglicemia,valutata anch'essa ripetutamente e sempre intorno agli 80mg/dl.
Per tutto questo le chiedo gentilmente,non una soluzione,ma un consiglio.Dovrei valutare dei test/analisi di laboratorio/strumentali diversi?un controllo in medicina dello sport e /o in cardiologia?lei che idea si è fatto/a?
La ringrazio dell' attenzione,sperando che sia solo un fatto psicosomatico e niente di organico!
Scrivo nell' ambito della cardiologia in quanto la sezione "medicina dello sport" non poteva accettare ulteriori richieste,nella speranza che questa domanda non sia scartata a prescindere.
Qualche dato su di me
Sono uno studente in medicina,amo fare attività fisica(mista tra aerobica e potenziamento muscolare),apparentemente in ottimo stato di salute,con anamnesi poco rilevante se non per essere asmatico allergico(si è temuta anche l' asma da sforzo ma alla fine ero solo fuori allenamento in determinati periodi), microcitemico(12 Hb,record personale in positivo),ed "ex" tonsillitico cronico(ultimo episodio circa un anno fa,migliorato molto aumentando pesce frutta e verdura nella dieta,prendendo anche 10kg portandomi a 66kg attuali).Analisi di routine mai cosi nella norma,recentissimamente si è rilevata solo una lieve sensibilità all' insulina (indice HOMA 0,8).Sono Vagotonico,Bradicardico(arrivo anche a 40 bpm) con aritmia respiratoria,pressione a riposo di 120su 50-60,ma al controllo Elettrocardiografico risulto perfetto.
Il Fatto
durante i miei allenamenti casalinghi di potenziamento muscolare alla barra per le trazioni,e in grado minore durante i piegamenti sulle braccia,sento improvvisamente abbandonare le forze,con capogiro e sonnolenza improvvisa che dura circa fino a 30 secondi dopo l'arresto dell' esercizio.Ho cercato di recente di valutare la pressione tramite apparecchio elettronico durante varie fasi del mio allenamento:Durante la corsa su Tapisroulant a 12km/h arrivo ad una frequenza di circa 160 bpm.Subito dopo l' esrcizio incriminato,i battiti sono circa 120bpm,mentre la pressione si attesta intorno a 150/80.
Conclusioni personali
Nessuna,non so che pensare,se non un qualche deficit del ritorno venoso o della gittata cardiaca in quel preciso istante,che potrebbe provocare una temporanea ma acuta ipotensione(non rilevata forse per mia incapacità).Esclusa l'ipoglicemia,valutata anch'essa ripetutamente e sempre intorno agli 80mg/dl.
Per tutto questo le chiedo gentilmente,non una soluzione,ma un consiglio.Dovrei valutare dei test/analisi di laboratorio/strumentali diversi?un controllo in medicina dello sport e /o in cardiologia?lei che idea si è fatto/a?
La ringrazio dell' attenzione,sperando che sia solo un fatto psicosomatico e niente di organico!
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Misurare la pressione durante attività fisica è assolutamente inutile....i risultati non hanno alcuna attendibilità...la pressione si misura a riposo. I sintomi che riporta hanno caratteristiche assolutamente aspecifiche e quasi certamente il cuore non ne è responsabile. per altre cause potenziali ovviamente non posso esprimermi perchè non di nostra competenza.
Uno sportivo però, indipendentemente da quanto riporta, dovrebbe fare dei controlli cardiologici (una visita con ECG di base, un test da sforzo e un Ecocardiogramma una tantum).
Cordialmente
Uno sportivo però, indipendentemente da quanto riporta, dovrebbe fare dei controlli cardiologici (una visita con ECG di base, un test da sforzo e un Ecocardiogramma una tantum).
Cordialmente
Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.8k visite dal 08/02/2017.
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