Betabloccanti
Buonasera, chiedo cortesemente un parere relativo all'esame holter effettuato da mia madre, 74 anni e 160 x 74 kg prescritto dal medico curante in quanto avverte frequentemente cardiopalmo. Riporto di seguito il referto dell'esame holter:
"Episodi ventricolari isolati 1917, 238 coppie, 63 salve. Episodi sopraventricolari isolati 91, 16 coppie e 5 salve.
RITMO SINUSALE CON ALCUNI RUN DI BESV IN SERIE AUTOLIMITANTESI. NON ALTERAZIONI SPECIFICHE ST/T. IN TERAPIA CON ZINADRIL , CARDIOASA E GASTROPROTETTORE. UTILE AGGIUNTA IN TERAPIA DI BISOPROLOLO 1.25 MG DIE PER INIZIARE."
Secondo il vostro parere sarebbero utili ulteriori approfondimenti? Il betabloccante e' effettivamente necessario per quanto e' emerso dal suddetto esame? Grazie mille per la cortesia e distinti saluti.
"Episodi ventricolari isolati 1917, 238 coppie, 63 salve. Episodi sopraventricolari isolati 91, 16 coppie e 5 salve.
RITMO SINUSALE CON ALCUNI RUN DI BESV IN SERIE AUTOLIMITANTESI. NON ALTERAZIONI SPECIFICHE ST/T. IN TERAPIA CON ZINADRIL , CARDIOASA E GASTROPROTETTORE. UTILE AGGIUNTA IN TERAPIA DI BISOPROLOLO 1.25 MG DIE PER INIZIARE."
Secondo il vostro parere sarebbero utili ulteriori approfondimenti? Il betabloccante e' effettivamente necessario per quanto e' emerso dal suddetto esame? Grazie mille per la cortesia e distinti saluti.
[#1]
il beta bloccante che le é stato prescritto può essere utile a ridurre le aritmie segnalate nella holter.
arrivederci
cecchini
arrivederci
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Utente
Grazie professore aggiungo solo per correttezza che il peso corporeo di mia madre non è 74 kg come erroneamente indicato ma di 90 kg. In quanto ai sintomi devo puntualizzare che mia madre, a parte un po'di fastidi notturni ( percezione del battito cardiaco), non avverte particolari problemi aritmici, e quantomeno ne è preoccupata, quindi a questo punto le chiedo se il betabloccante è indicato in quanto preserva da aritmie potenzialmente pericolose oppure se il suo scopo sarebbe solamente di liberare la paziente dai sintomi generanti ansia e preoccupazione. In sostanza, il rapporto benefici/effetti collaterali depone per una terapia con betabloccanti nel caso di una paziente non ansiosa e non particolarmente preoccupata da tali sintomi. Grazie ancora per la cortesia e la sollecitudine
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.4k visite dal 23/01/2017.
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