Il sesso si dovrebbe evitare

Egregi Dottori, vorrei iniziare questa richiesta di consulti innanzitutto per augurarvi un buon anno nuovo (anche se ormai le feste son passate), sperando che possa essere un anno pieno cose belle per tutti. Come da titolo, il giorno 20/12/2016, dopo 13 lunghissimi anni di varie sintomatologie e accertamenti (tutti negativi, mi dicevano soltanto che soffro di ansia!!), mi è stato diagnosticato il forame ovale pervio. Sono giunto a questo grazie alla diagnosi sospetta del mio neurologo. Mi sono rivolto a lui perché da anni mi venivano degli attacchi come paralisi transitoria all'emilato sx del viso, intorpidimento della mano sx, perdita momentanea della vista e difficoltà nel linguaggio(nonostante fossi cosciente di ciò che dovevo e volevo dire, pronunciavo parole diverse tipo "sonno"-->sononno e così via). Dopo vari accertamenti come RM encefalo, analisi di laboratorio e strumentali varie (anche ecocardiogramma--->NEGATIVO), mi è stato prescritto il DOPPLER TRANSCRANICO con test delle microbolle. il riusultato è il seguente:
INDICAZIONE : forame ovale pervio, QUALITà ESAME: buona....... Commenti e conclusioni: L'esame, effettuato previa infusione di soluzione salina agitata e Gelplex, ha evidenziato passaggio di numerose microbolle (>20 MES con effetto tenda) sia a riposo che dopo manovra di Valsalva nel circolo cerebrale... ETT: lassità del setto interatriale; presenza di ampio shunt paradosso sia a riposo che dopo manovra di Valsalva. Si consiglia Ecocardiogramma ColorDoppler transesofageo. --- Adesso sperando di non essere troppo prolisso vorrei chiedervi alcune cose a riguardo visto che essendo anche periodo di festa, non ho avuto modo di sentirmi col mio medico: 1)Credete che sia ancora il caso che mi senta col mio neurologo oppure devo consultare solo un cardiologo? 2)Ho letto -perchè i medici che mi hanno diagnosticato il P.F.O. non mi hanno detto proprio nulla- che si devono evitare sforzi: io faccio pesi in palestra, devo evitare? E (scusate la domanda troppo esplicita) anche il sesso si dovrebbe evitare? 3) Io quest'anno vorrei provare i test in medicina e mi piacerebbe diventare un chirurgo; questo potrebbe compromettere il mio sogno? (ditemi la verità vi prego... ci tengo parecchio) ...4) In caso di altri attacchi ischemici, qual è a procedura da seguire?5) Non farò mai l'operazione a cielo aperto... ci sono dei casi in cui è necessario operare in modo invasivo per un PFO?6) Nel caso di chirurgia percutanea, ho letto che l'anestesia può essere anche locale, è davvero così? 7)Nell'attesa, credete che debbo seguire una terapia farmacologica per evitare questi attacchi, o devo aspettare il transesofageo? Scusate le troppe domande e la forte ansia, ma essendo in Sicilia (e scusatemi se lo dico), non mi fido molto! Anche perché solo dopo 13 anni sono riusciti a scoprire che la mia non era ansia!!! Grazie in anticipo, spero rispondiate alle domande perché sono molto preoccupato... Buona serata. A.M.
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.7k 3.7k
il tipo di PFO che lei presenta va sottoposto a chiusura.
Attualmente si riesce a chiudere il difetto con una tecnica percutaneous, quindi senza aprire il torace, con anestesia locale sulla cute della inguine dove vengono in incannullati i vasi.
la pesistica é controindicato prima della chiusura del forme, mentre il sesso no.
Dato che ha già presentato episodi ischemica cerebrali sarebbe opportuna terapia anticoagulante orale o almeno antiaggregante in attesa della intervento da eseguire il prima possibile

Arrivederci

cecchini

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

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Utente
Utente
Gentilissimo Dott. Cecchini, la ringrazio per la celere risposta e per l'attenzione dedicata a queste domande. Mi sono recato dal medico di base a chiedere di prescrivermi il transesofageo (come consigliato da chi mi ha eseguito il test delle microbolle) e che mi fosse prescritto un anticoagulante come da lei consigliato. Mi è stato detto che non avrebbe prescritto né l'uno né l'altro, poiché preferiva fosse lo specialista cardiologo a valutare il tutto. Quindi dopo avermi prescritto una visita cardiologica ed elettrocardiogramma che mi hanno prenotato per il 25/01, si è" lavato le mani così". In ogni caso, ho letto che non sempre è possibile effettuare la chiusura per via percutanea e che non si escludono PEGGIORAMENTI come embolie, aneurismi o perforazioni del tessuto cardiaco per errato posizionamento dell'amplatzer. Sono molto combattuto, anche perché ho ancora 24 anni, e non credo che anche se l'intervento dovesse andare bene, il problema sia risolto al 100%...ho paura che col passare del tempo la protesi possa logorarsi, o la mia anatomia cardiaca possa assumere variazioni dovute all'intervento e quindi che si possa tornare nuovamente al punto di partenza... non so proprio cosa fare! Cosa mi consiglia? Grazie infinite. Cordialmente, A.M.
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.7k 3.7k
di affidarsi l centro di cardiologia interventistica più vicino a lei e di provvedere alla chiusura

saluti
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Utente
Utente
Salve Dott. Cecchini,
volevo aggiornarla circa l'ultimo consulto per ricevere un suo parere/consiglio. Qualche settimana fa, sono andato in ospedale per una visita cardiologica, e dopo un "mini colloquio" con il cardiologo, mi hanno eseguito qualche giorno dopo il transesofageo, e contestualmente anche un altro transcranico con microbolle. Risultando ad entrambi positivi (mi daranno il referto domani), mi è stato detto che dovrò fare una RMN al cranio, e successivamente (mi ha detto che molto probabilmente sarà così), dovrò chiudere il PFO. Il cardiologo, mi è sembrato una persona che si prende cura del paziente, ma non mi ha dato comunque molta retta per discutere circa le mie paure ed è stato molto blando nel darmi varie indicazioni generali. Gli avevo chiesto inoltre se il mio problema della dispnea potesse essere causato dal Pfo, e mi ha detto che non c'entra niente con questa patologia (anche se io ho letto in vari articoli che potrebbe essere così). Mi ha prescritto cardioaspirina 100mg (1 al gg dopo i pasti) e mi ha lasciato il suo numero di cellulare. Mi ha detto inoltre che sarà lui ad operarmi. Mi chiedo adesso se forse per l'intervento sarebbe meglio affidarmi ad un cardiochirugo o per questo tipo di operazione va bene anche il cardiologo? (Con questa domanda non voglio screditare il ruolo del cardiologo, spero mi comprenda. Sono solo un po confuso perchè chiedendo in giro, mi è stato detto che in genere è il cardio-chirurgo che si occupa degli interventi). Grazie mille in anticipo.
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.7k 3.7k
la chiusura del forame ovale viene eseguita dal cardiologo per via percutanea e cioè attraverso un vaso periferico si inserisce una sonda fino a raggiungere il cuore e osizionare il piccole device di chiusura.

viene fatto da noi cardiologi e non dai colleghi cardiochirurghi

arrivederci
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Utente
Utente
Gentilissimo e paziente dottore, la ringrazio di cuore per le sue preziose informazioni e per la rapidità della risposta. Spero perdoni la mia ignoranza in merito al confronto fatto in precedenza, poichè profano in materia. Oggi ho ritirato la RM encefalo che per fortuna risulta essere regolare e senza alcun danno evidente. Il medico che mi segue, mi ha proposto il ricovero Venerdì e Martedì vuole operarmi. Ho accettato dopo averci pensato qualche minuto, ma ho davvero molta paura per l'intervento. Ho letto gli eventuali rischi, e la paura è aumentata tre volte di più. Grazie ancora.
Cordialmente,
A. M.
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.7k 3.7k
Si tranquillizzi andrà tutto bene

Cecchini