Dispnea, elettrocardiogramma, dolore al piede, alterazioni aspecifiche della ripolarizzazione
Buonasera,
scrivo a nome di mio padre per richiedere gentilmente un consulto. Ecco alcuni dati identificativi: età 68 anni; peso 77 Kg; altezza 1,62 m; non è stato sottoposto in passato ad alcuna operazione; padre e fratello con problemi cardiaci (gli altri quattro fratelli non hanno mai manifestato problemi cardiaci).
In data 17/12/2016, ha effettuato l'elettrocardiogramma con il seguente responso: ritmo sinusale normofrequente; normale la conduzione atrio-ventricolare; alterazioni aspecifiche della ripolarizzazione con iniziali segni di sovraccarico.
Poiché al suo medico di fiducia la pressione sembrava un po' alta soprattutto al mattino (160 la massima, 85-90 la minima; la mattina toccava anche i 170 a riposo, la sera scendeva a 150), nell'ultima settimana mio padre ha iniziato ad assumere al mattino 1 compressa di 30 mg di Zofenopril per la pressione. In pochi giorni, la cura ha fatto effetto: ora la massima è di 135-140 e la minima di 75-80, i battiti cardiaci sono 66 al minuto.
Mio padre ravvisa sbadigli profondi spontanei, alcune volte nell'arco della giornata soprattutto verso sera: sono sbadigli spontanei per 15-20 minuti, scompaiono e poi ricompaiono in un altro momento della giornata. Mio padre non ha mai fatto caso in precedenza a questo fenomeno e pensa sia di natura ansiogena. A questi sbadigli, non si accompagnano dolori specifici.
Infine, da un mese ravvisa un dolore alla pianta del piede privo di gonfiore: a riposo o seduto, non sente questi dolori. In precedenza, non ha mai sofferto di questi dolori al piede.
Mio padre teme che gli sbadigli e il dolore al piede siano correlati alla circolazione del sangue e alla pressione arteriosa: il fatto che il suo medico di fiducia sia in vacanza non lo lascia sereno perché teme che sia necessaria una diagnosi e un intervento tempestivo. Procederà nei prossimi giorni a effettuare degli ulteriori accertamenti.
Ringrazio per l'attenzione riservatemi,
distinti saluti.
scrivo a nome di mio padre per richiedere gentilmente un consulto. Ecco alcuni dati identificativi: età 68 anni; peso 77 Kg; altezza 1,62 m; non è stato sottoposto in passato ad alcuna operazione; padre e fratello con problemi cardiaci (gli altri quattro fratelli non hanno mai manifestato problemi cardiaci).
In data 17/12/2016, ha effettuato l'elettrocardiogramma con il seguente responso: ritmo sinusale normofrequente; normale la conduzione atrio-ventricolare; alterazioni aspecifiche della ripolarizzazione con iniziali segni di sovraccarico.
Poiché al suo medico di fiducia la pressione sembrava un po' alta soprattutto al mattino (160 la massima, 85-90 la minima; la mattina toccava anche i 170 a riposo, la sera scendeva a 150), nell'ultima settimana mio padre ha iniziato ad assumere al mattino 1 compressa di 30 mg di Zofenopril per la pressione. In pochi giorni, la cura ha fatto effetto: ora la massima è di 135-140 e la minima di 75-80, i battiti cardiaci sono 66 al minuto.
Mio padre ravvisa sbadigli profondi spontanei, alcune volte nell'arco della giornata soprattutto verso sera: sono sbadigli spontanei per 15-20 minuti, scompaiono e poi ricompaiono in un altro momento della giornata. Mio padre non ha mai fatto caso in precedenza a questo fenomeno e pensa sia di natura ansiogena. A questi sbadigli, non si accompagnano dolori specifici.
Infine, da un mese ravvisa un dolore alla pianta del piede privo di gonfiore: a riposo o seduto, non sente questi dolori. In precedenza, non ha mai sofferto di questi dolori al piede.
Mio padre teme che gli sbadigli e il dolore al piede siano correlati alla circolazione del sangue e alla pressione arteriosa: il fatto che il suo medico di fiducia sia in vacanza non lo lascia sereno perché teme che sia necessaria una diagnosi e un intervento tempestivo. Procederà nei prossimi giorni a effettuare degli ulteriori accertamenti.
Ringrazio per l'attenzione riservatemi,
distinti saluti.
[#1]
Innanzi tutto il suo Medico deve aver lasciato per Legge un sostituto.
Per cio che riguarda gli sbadigli sinceramente non saprei che dire, ma probabilmente legati al sovrappeso di suo padre.
Per cio che concerne i segni di sovraccarico all' ECG questi sono legati alla ipertensione che suo padre si porte dietro da anni.
Riguardo i dolori al piede...e' sicuro che suo padre non sia diabetico e/fumatore?
Arrivederci
cecchini
Per cio che riguarda gli sbadigli sinceramente non saprei che dire, ma probabilmente legati al sovrappeso di suo padre.
Per cio che concerne i segni di sovraccarico all' ECG questi sono legati alla ipertensione che suo padre si porte dietro da anni.
Riguardo i dolori al piede...e' sicuro che suo padre non sia diabetico e/fumatore?
Arrivederci
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Utente
La ringrazio signor dottore per la risposta.
Mio padre non è fumatore né lo è mai stato; dai recenti esami del sangue non risultano valori fuori dalla norma.
Ieri ho dimenticato di segnalare che il suo ventricolo sinistro funziona solo al 90% e che il piede al quale avverte dolore è il sinistro.
Cordiali saluti
Mio padre non è fumatore né lo è mai stato; dai recenti esami del sangue non risultano valori fuori dalla norma.
Ieri ho dimenticato di segnalare che il suo ventricolo sinistro funziona solo al 90% e che il piede al quale avverte dolore è il sinistro.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.9k visite dal 28/12/2016.
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