Tachicardia e palpitazioni
Gentile staff di Mediciitalia,
sono un ragazzo di 21 anni e poco più di un anno fa, nell'estate 2007, ho iniziato ad avere le palpitazioni. Per esempio stando sdraiato avevo spesso la percezione del sangue che scorreva in tutto il corpo e mi dava fastidio dormire sul lato sinistro e tra l'altro il battito cardiaco si annoverava sempre tra i 90-100 battiti al minuto, ovviamente in stato di riposo. Tutto ciò mi aveva allarmato non poco, anche perché solitamente avevo il battito abbastanza basso, solitamente sotto i 70.
Così ho ricercato su Internet qualcosa contro le palpitazioni, la tachicardia, ecc., e ho trovato più fonti che consigliavano l'assunzione del biancospino. Così sono andato in farmacia e la farmacista m'ha suggerito l'assunzione di 10 gocce fino a tre volte al giorno. Così ho iniziato il trattamento con biancospino e dopo qualche giorno il battito era diventato addirittura ideale (72 al minuto), non percepivo più le palpitazioni e non avevo più fastidio a dormire sul lato sinistro. Ho continuato il trattamento per tutta l'estate, magari riducendo le dosi a 1-2 volte invece che 3 al giorno, e andava tutto bene. Poi nel periodo natalizio 2007 non avvertendo più nessun tipo di disturbo ho addirittura smesso l'assunzione del biancospino e fino all'estate scorsa 2008, per la precisione fino a settembre scorso, non ho avuto più problemi. Poi invece ho di nuovo iniziato ad avere gli stessi problemi, anzi, addirittura peggiorati. Sempre palpitazioni, tachicardia, fastidio a dormire sul lato sinistro, senso di affaticamento al cuore, ecc., quindi questa volta ho deciso di consultare il mio medico.
Il medico mi ha prescritto subito le analisi del sangue, delle urine e della tiroide. In tutti gli esami non si sono riscontrati problemi o carenze e ho fatto pure l'elettrocardiogramma dove non si sono riscontrate anomalie, a parte un battito più accelerato. Così il medico mi ha prescritto l'Inderal 40 mg compresse, con, per l'appunto, 30 compresse a uso orale, da prenderne 2 al giorno.
Le compresse hanno avuto un effetto immediato. Sin dalla prima assunzione della prima compressa stavo meglio e non ho più avuto tutti i problemi summenzionati. Anzi, siccome 2 compresse mi buttavano giù il battito a 50, il medico mi ha poi prescritto di assumerne una al giorno, metà al mattino e metà la sera. E andava benissimo e i battiti erano sui 60-70.
Adesso le compresse sono finite ed è tornata la tachicardia. Adesso si aggira tra gli 80 e 90 battiti al minuti (in stato di riposo) e di nuovo avverto fastidio a dormire dalla parte sinistra. Il mio medico mi ha detto che è normale avvertire un po' di fastidio in presenza di tachicardia. Devo dire che il problema è abbastanza fastidioso, sia perché sono costretto a dormire sempre sulla parte destra, sia perché nella notte probabilmente mi capita di girarmi anche dalla parte sinistra, svegliandomi spesso la mattina con dolore al petto che poi durante la mattinata svanisce.
Adesso non so cosa fare. Non vorrei continuare ad assumere le compresse Inderal sia perché mi procuravano, a giorni alterni, lievi dolori addominali e diarrea (tra l'altro i primi sintomi annoverati tra gli effetti indesiderati sul foglietto illustrativo), sia perché a 21 anni non è che mi entusiasmi molto l'idea di dipendere già da farmaci.
Infine aggiungo che non bevo, non fumo e non mi drogo. Spero di poter avere consigli su cosa poter fare e volevo sapere se l'elettrocardiogramma è stato un'analisi sufficiente o facendo altre analisi (tipo ultrasuoni ecc.) potrei scoprire cose che l'elettrocardiogramma non è stato in grado di diagnosticare?
In attesa di una vostra risposta
vi saluto e vi ringrazio
sono un ragazzo di 21 anni e poco più di un anno fa, nell'estate 2007, ho iniziato ad avere le palpitazioni. Per esempio stando sdraiato avevo spesso la percezione del sangue che scorreva in tutto il corpo e mi dava fastidio dormire sul lato sinistro e tra l'altro il battito cardiaco si annoverava sempre tra i 90-100 battiti al minuto, ovviamente in stato di riposo. Tutto ciò mi aveva allarmato non poco, anche perché solitamente avevo il battito abbastanza basso, solitamente sotto i 70.
Così ho ricercato su Internet qualcosa contro le palpitazioni, la tachicardia, ecc., e ho trovato più fonti che consigliavano l'assunzione del biancospino. Così sono andato in farmacia e la farmacista m'ha suggerito l'assunzione di 10 gocce fino a tre volte al giorno. Così ho iniziato il trattamento con biancospino e dopo qualche giorno il battito era diventato addirittura ideale (72 al minuto), non percepivo più le palpitazioni e non avevo più fastidio a dormire sul lato sinistro. Ho continuato il trattamento per tutta l'estate, magari riducendo le dosi a 1-2 volte invece che 3 al giorno, e andava tutto bene. Poi nel periodo natalizio 2007 non avvertendo più nessun tipo di disturbo ho addirittura smesso l'assunzione del biancospino e fino all'estate scorsa 2008, per la precisione fino a settembre scorso, non ho avuto più problemi. Poi invece ho di nuovo iniziato ad avere gli stessi problemi, anzi, addirittura peggiorati. Sempre palpitazioni, tachicardia, fastidio a dormire sul lato sinistro, senso di affaticamento al cuore, ecc., quindi questa volta ho deciso di consultare il mio medico.
Il medico mi ha prescritto subito le analisi del sangue, delle urine e della tiroide. In tutti gli esami non si sono riscontrati problemi o carenze e ho fatto pure l'elettrocardiogramma dove non si sono riscontrate anomalie, a parte un battito più accelerato. Così il medico mi ha prescritto l'Inderal 40 mg compresse, con, per l'appunto, 30 compresse a uso orale, da prenderne 2 al giorno.
Le compresse hanno avuto un effetto immediato. Sin dalla prima assunzione della prima compressa stavo meglio e non ho più avuto tutti i problemi summenzionati. Anzi, siccome 2 compresse mi buttavano giù il battito a 50, il medico mi ha poi prescritto di assumerne una al giorno, metà al mattino e metà la sera. E andava benissimo e i battiti erano sui 60-70.
Adesso le compresse sono finite ed è tornata la tachicardia. Adesso si aggira tra gli 80 e 90 battiti al minuti (in stato di riposo) e di nuovo avverto fastidio a dormire dalla parte sinistra. Il mio medico mi ha detto che è normale avvertire un po' di fastidio in presenza di tachicardia. Devo dire che il problema è abbastanza fastidioso, sia perché sono costretto a dormire sempre sulla parte destra, sia perché nella notte probabilmente mi capita di girarmi anche dalla parte sinistra, svegliandomi spesso la mattina con dolore al petto che poi durante la mattinata svanisce.
Adesso non so cosa fare. Non vorrei continuare ad assumere le compresse Inderal sia perché mi procuravano, a giorni alterni, lievi dolori addominali e diarrea (tra l'altro i primi sintomi annoverati tra gli effetti indesiderati sul foglietto illustrativo), sia perché a 21 anni non è che mi entusiasmi molto l'idea di dipendere già da farmaci.
Infine aggiungo che non bevo, non fumo e non mi drogo. Spero di poter avere consigli su cosa poter fare e volevo sapere se l'elettrocardiogramma è stato un'analisi sufficiente o facendo altre analisi (tipo ultrasuoni ecc.) potrei scoprire cose che l'elettrocardiogramma non è stato in grado di diagnosticare?
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 16.2k visite dal 12/11/2008.
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