Prova sotto sforzo

Buongiorno
Volevo chiedervi una cosa di natura prettamente tecnica riguardante la prova sotto sforzo; premetto che circa 2 anni fa ho subito una subocclusione di un'arteria (IVA) con l'innesto di uno Stent che fortunatamente e per la bravura del cardiochirurgo non ho subito alcun danno al miocardio.
Ho fatto diverse prove sotto sforzo tutte ottimali, massimali e senza alcun problema.
Ora però il mio dubbio è un altro e vi spiego....
Interpellando diversi cardiologi quasi tutti hanno sostenuto la necessità di sospendere il beta bloccante pochi giorni prima della prova per una valutazione veritiera sull'andamento della situazione cardiologica; il problema sorge invece del mio cardiologo, persone di cui mi sono sempre fidato, che invece si ostina a farmi fare la prova senza sospensione del beta bloccante dicendomi che per lui è importante che la terapia sia efficace.
Ora mi domando ....ma se avessi una piccola o media o severa occlusione con il beta bloccante verrebbe rivelata ugualmente con la prova sotto sforzo?....questo mi spaventa molto, tanto che ogni 2 anni mi faccio fare un angiotac coronarica proprio per vedere l'andamento delle coronarie.
Aspetto vostre valutazioni e spiegazioni sapendo che esistono già 2 correnti di pensiero sull'argomento
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.7k 3.7k
Innanzitutto eseguire un angio TC coronarica ogni due anni la espone a molte radiazioni senza alcun senso.
Questo esame va eseguito qualora vi sia qualchen variazuione negli esami strumentali.

Le prove da sforzo debbono essere eseguite senza beta bloccanti (od altri farmaci9 che possono modificare la prova.

Occorer cioe vedere se, in assenza di terapia, lo stentoapplicato sulla DA sia pervio.
E questo va eseguito senza terapia , specie con beta bloccante.

Arrivederci

cecchini

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

[#2]
Utente
Utente
Certo Dottore anche se gli ultimi macchinari per l'angiotac emettono radiazioni 100 volte minori della scintigrafia e 200 volte quelle di una risonanza magnetica....sicuramente non fanno benissimo però è anche l'unico esame che ti da la garanzia, oltre la coronografia , ad avere una certa attendibilità.
La mia domanda è un' altra.. .da quello che lei asserisce vorrei capire quale vantaggio ha il mio cardiologo a seguire il suo protocollo...se non il rischio di poter celare una possibile stenosi con l'uso del beta bloccante....mi sbaglio?
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.7k 3.7k
Gentile utente,
lei puo' pensare cio' che vuole, ma e' lei che chiede un parere.
Eseguire una angio TC coronarica, oltre ad esporla a radiazioni non permette di "aggredire" il vaso che eventualmente presenti problemi (dovrebbe eseguire poi una coronarografia invasiva e con altre radiazioni).
Ma visto che sa tutto, sono certamente problemi suoi.

Per cio ' che concerne cosa pensa il suo cardiologo e' opportuno che lo chieda a lui e non a me.

Ai miei pazienti sottoposti a PTCA tra l'altro su un vaso cosi' importante, consiglio di eseguire la prova da sforzo in assenza di terapie che ne possano celare l'eventuale ischemiacome le ho gia' scritto:

"Occorre cioe vedere se, in assenza di terapia, lo stent applicato sulla DA sia pervio
E questo va eseguito senza terapia , specie con beta bloccante."


Arrivederci

cecchini