Scopenao cardiaco, causa arteriopatia
Salve, mia nonna (82enne con precedenti due ischemie) da giugno ha iniziato ad accusare dolori al piede e alla gamba, sotto prescrizione del medico di faglimia le sono stati somministrati antidolorifici, creme ecc.
Ha iniziato ad avere male alla gamba anche durate il riposo, inizialmente è stato fatto l'ecodopler con esito discreto (: la signora è anziana ma le arterie non sono brutte.)
Durante il mese di agosto/settembre però la situazione è peggiorata gravemente, la gamba continuava a farle male in qualsiasi posizione e sulle dita del piede si sono formate delle ulcere. I medici però continuavano a dire che doveva solo camminare.
Un mese fa, per il troppo dolore abbiamo chiamato l'ambulanza e portato in ospedale, i medici hanno detto che il dolore ormai era cronico, dichiarando fosse un'ischimia agli arti inferiore e che se sarebbe continuato così sarebbero intervenuti amputando la gamba.
Sotto morfina, torniamo a casa, perchè si rifiutavano di ricoverarla.
Dopo qualche giorno ha iniziato a respirare male, chiamiamo l'ambulanza, la situazione era grave. Aveva uno scompenso cardiaco e renale, con acqua nei pomlponi, i medici dicono che la situazione è gravissima e che non sapevano se ce l'avrebbe fatta. Per fortuna, se l'è cavata, però siccome le arterie erano ostruite ha dovuto fare un intervento di bypass e di amputazione delle dita dei piedi. Sembrava che ora stesse bene, infatti la stavano dimettendo, ma Sstanotte non riusciva a respirare e hanno visto che la saturazione si era abbassata e che c'era acqua nei polmoni. Come mai? È collegato all'arteriopatia? Da quando è stata ricoverata fa ancora uso di antibiotici, quindi non credo sia dovuto ad un' infezione.
Ha iniziato ad avere male alla gamba anche durate il riposo, inizialmente è stato fatto l'ecodopler con esito discreto (: la signora è anziana ma le arterie non sono brutte.)
Durante il mese di agosto/settembre però la situazione è peggiorata gravemente, la gamba continuava a farle male in qualsiasi posizione e sulle dita del piede si sono formate delle ulcere. I medici però continuavano a dire che doveva solo camminare.
Un mese fa, per il troppo dolore abbiamo chiamato l'ambulanza e portato in ospedale, i medici hanno detto che il dolore ormai era cronico, dichiarando fosse un'ischimia agli arti inferiore e che se sarebbe continuato così sarebbero intervenuti amputando la gamba.
Sotto morfina, torniamo a casa, perchè si rifiutavano di ricoverarla.
Dopo qualche giorno ha iniziato a respirare male, chiamiamo l'ambulanza, la situazione era grave. Aveva uno scompenso cardiaco e renale, con acqua nei pomlponi, i medici dicono che la situazione è gravissima e che non sapevano se ce l'avrebbe fatta. Per fortuna, se l'è cavata, però siccome le arterie erano ostruite ha dovuto fare un intervento di bypass e di amputazione delle dita dei piedi. Sembrava che ora stesse bene, infatti la stavano dimettendo, ma Sstanotte non riusciva a respirare e hanno visto che la saturazione si era abbassata e che c'era acqua nei polmoni. Come mai? È collegato all'arteriopatia? Da quando è stata ricoverata fa ancora uso di antibiotici, quindi non credo sia dovuto ad un' infezione.
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No non è legata direttamente alla arteriopatie anche se probabilmente le stesse placche che aveva sulle arterie periferiche saranno ovviamente presenti anche nelle coronarie di quel vecchio cuore
Lo scompenso cardiaco andrà trattato con molta attenzione e scrupolo perché a quell età la
Mortalità per scompenso è molto elevata .
Sono certo che sarà in ottime
Mani
Cordialità
Cecchini
Lo scompenso cardiaco andrà trattato con molta attenzione e scrupolo perché a quell età la
Mortalità per scompenso è molto elevata .
Sono certo che sarà in ottime
Mani
Cordialità
Cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
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Dallo scompenso cardiaco che come le ripeto è una patologia grave ( mortalità ad un anno maggiore del 50%) e che va saputa trattare , specie nel anziano .
Sono ovviamente certo che nella sua città troverà in Ospedale ed Università cardiologi che lo sapranno fare
Cecchini
Sono ovviamente certo che nella sua città troverà in Ospedale ed Università cardiologi che lo sapranno fare
Cecchini
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.6k visite dal 21/11/2016.
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