Ho notato ultimamente

Buon giorno,

I miei dati: età 66, altezza 1,85 peso 95 Kg.

ho notato ultimamente, misurando quotidianamente la pressione arteriosa, che se la frequenza diminuisce (da 75-80 a 65-70), la pressione aumenta (da 135-140 a circa 150).
Ho fatto le mie brave ricerche nel vostro sito ed ho trovato questa risposta che sembrerebbe poter essere accostata al mio caso:

"Non è una paologia che non va corretta ne con farmaci ne con interventi.un cuore che pompa bene come quello suo ha un ottima gittata che aumenta con la bassa frequenza. Per tale motivo la gittata cardiaca aumenta volumetricamente e quindi nei vasi a valle la pressione sistolica aumenta.
Prova ne sia che se prova a tachicardizza rai un poco, per esempio camminando a passo scelto, noterà una normalizzazione dei valori pressori sistolica
Arrivederci
Cecchini "

Vi chiedo conferma: ho capito bene, cioè che in un sistema cardiocircolatorio che funzioni normalmente ad una diminuzione della frequenza corrisponda un aumento della pressione ?
Ma se è così ci si trova di fronte ad un bivio: l'aumento del rischio cardiovascolare è - parliamo dei miei personali range di valori - maggiore con una frequenza alta o con una pressione alta ?
Cordialmente,
[#1]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.6k 3.7k
Guardi lei non ha alcun valore a rischio ne di frequenza,a ne di pressione.
Lee parole che ha riportato sono le mie e stavo appunto parlando della variazione dei valori sistolico in base alla frequenza

Arrivederci

Cecchini

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

[#2]
Attivo dal 2014 al 2021
Ex utente
Egregio dottore,

ho una novità.
(Fra l'altro l'avevo ringraziata per la cortesia e prontezza della sua risposta ma non vedo qui il messaggio. Ripeto in ogni caso il mio ringraziamento).
L'altro ieri ho preso, nel corso di una cena frugale e senza alcolici o altro che potesse creare problemi, come faccio da una decina d'anni, una compressa di Benur 4mg per i miei problemi di IPB; tempo mezz'ora, ero tranquillamente al computer a leggere i giornali, e percepisco nettamente un aumento della frequenza cardiaca.
Questa è una situazione che in modo modesto e transitorio si era qualche altra volta verificata, per cui non le attribuisco moltissima attenzione; però nel corso di un quarto d'ora l'aumento si fa più accentuato e così prendo la macchinetta e monitorizzo: 102 contro i soliti 70-75, e pressione per me nella norma: 136/73.
Nel frattempo sento la frequenza continuare ad aumentare.
Per quanto il Benur sia per me terapia ultra abituale non vedo altre possibili cause. Prendo il bugiardino e leggo; in caso di tachicardia avvisare immediatamente il medico.
Nel frattempo la frequenza era arrivata a 121 e la pressione a 175/90 ed avvertivo la sensazione di testa leggera.. tipo capogiro.
In assenza di risposta dal mio medico, sono andato in Pronto Soccorso, che ho a 500 metri da casa.
Tutti i dati che avevo preso sono stati confermati, sono stato in osservazione mentre le analisi del caso venivano effettuate ed alla fine, alle 3 di notte, con la frequenza scesa spontaneamente a 85, sono stato dimesso.
Volevo chiederle: questa situazione ha riscontro nella sua esperienza ? posso aspettarmi reazioni cardiache di questo tipo anche cambiando farmaco per la IPB ?
C'è qualche famiglia di questi farmaci che lei ritenga, da questo punto di vista, meno probabilmente causa di eventi del genere ?
Grazie, cordialmente,
[#3]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.6k 3.7k
Il BENUR, come tutti gli alfa litici, hanno un effetto tachicardizzante ed ipotensivo, oltre che inibente l'erezione.

L'effetto e' relativo nel perioodo dell'assunzione, ed il paziente andrebbe avvertito di questi possibili effetti collaterali, affinche non destino preoccupazione ed affinche' il paziente venga istruito ad urinare seduto se dovesse avere lo stimolo di urinare durante la notte, perche' gli alfa litici riducono il riflesso di Bainbridge.

La saluto

cecchini
Ipertensione

L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.

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