La comparsa delle extrasistole sotto sforzo
Buongiorno,
ho 50 anni, figlio di madre cardiopatica (morta per arresto cardiaco a 74 anni) e con sorella di 62 anni che ha gia' eseguito un paio di ablazioni per riduzione extrasistoli (erano 30.000 al giorno, la prima ablazione senza successo, la seconda le ha ridotte ad una decina al giorno). Quindi con una discreta familiarita'.
Ho sempre superato la visita sportiva agonistica senza problemi fino a due anni fa.
L'anno scorso ho avuto un periodo di circa 4 mesi in cui ho avuto anche 3.000 extrasistole ventricolari al giorno, documentate da holter, che sparivano sotto sforzo (ciclette che mi portava a 150 battiti al minuto).
Sempre lo stesso holter del 05/10/2016 mi rilevo' un run di 7 battiti polimorfi.
Questo ha indotto il mio cardiologo (secondo me ben piu' ansioso di me, vista la mia familiarita') a farmi vedere da un aritmologo, per ''scrupolo'', a suo dire.
Qui, da ecocolordoppler era risultata una ''ampia e diffusa trabecolatura a livello dell'apice anterolaterale del ventricolo destro'', cosa che ha indotto cardiologo ed aritmologo a farmi fare una RMN cuore con liquido di contrasto per verificare che non ci fosse una displasia aritmogena.
Esito di questa RMN cuore (dicembre 2015), per fortuna, negativo, per cui sia cardiologo che aritmologo hanno concordato per un controllo evolutivo nel tempo, ma nulla piu'.
Da allora, non ho piu' fatto controlli, anche perche' a gennaio ho registrato una drastica riduzione delle extrasistole (ora ridotte a 5-6 al giorno) in seguito ad una dieta che ho dovuto intraprendere a causa di diverse intolleranze alimentari (principalmente a lievito di birra e, soprattutto, pomodori).
Il mio cardiologo dice che le due cose non sono legate ma se per un paio di volte mangio pomodori, le extrasistole mi aumentano fino a 50-60 al giorno; se non li mangio, vanno vincino allo zero. Ho gia' fatto diverse prove e la rezione e' sempre quella.
Da un mese pero' ho ripreso a fare un minimo di attivita' sportiva e ho rilevato (io, dal polso, non sotto esame) che , sotto sforzo, a 120 battiti al minuto mi tornano le extrasistole in quantita' di una decina circa al minuto, poi pero' quando arrivo al max sforzo a 150 battiti, si riducono drasticamente (1 o 2 al minuto) per poi tornare a zero a riposo.
Secondo voi cuore ed intolleranze possono essere cosi' in stretta relazione da causare extrasistole?
Vista ora la comparsa delle extrasistole sotto sforzo (cosa che non mi succedeva un anno fa, anzi, succedeva il contrario), e' il caso di ripetere qualche esame?
Grazie
Saluti
ho 50 anni, figlio di madre cardiopatica (morta per arresto cardiaco a 74 anni) e con sorella di 62 anni che ha gia' eseguito un paio di ablazioni per riduzione extrasistoli (erano 30.000 al giorno, la prima ablazione senza successo, la seconda le ha ridotte ad una decina al giorno). Quindi con una discreta familiarita'.
Ho sempre superato la visita sportiva agonistica senza problemi fino a due anni fa.
L'anno scorso ho avuto un periodo di circa 4 mesi in cui ho avuto anche 3.000 extrasistole ventricolari al giorno, documentate da holter, che sparivano sotto sforzo (ciclette che mi portava a 150 battiti al minuto).
Sempre lo stesso holter del 05/10/2016 mi rilevo' un run di 7 battiti polimorfi.
Questo ha indotto il mio cardiologo (secondo me ben piu' ansioso di me, vista la mia familiarita') a farmi vedere da un aritmologo, per ''scrupolo'', a suo dire.
Qui, da ecocolordoppler era risultata una ''ampia e diffusa trabecolatura a livello dell'apice anterolaterale del ventricolo destro'', cosa che ha indotto cardiologo ed aritmologo a farmi fare una RMN cuore con liquido di contrasto per verificare che non ci fosse una displasia aritmogena.
Esito di questa RMN cuore (dicembre 2015), per fortuna, negativo, per cui sia cardiologo che aritmologo hanno concordato per un controllo evolutivo nel tempo, ma nulla piu'.
Da allora, non ho piu' fatto controlli, anche perche' a gennaio ho registrato una drastica riduzione delle extrasistole (ora ridotte a 5-6 al giorno) in seguito ad una dieta che ho dovuto intraprendere a causa di diverse intolleranze alimentari (principalmente a lievito di birra e, soprattutto, pomodori).
Il mio cardiologo dice che le due cose non sono legate ma se per un paio di volte mangio pomodori, le extrasistole mi aumentano fino a 50-60 al giorno; se non li mangio, vanno vincino allo zero. Ho gia' fatto diverse prove e la rezione e' sempre quella.
Da un mese pero' ho ripreso a fare un minimo di attivita' sportiva e ho rilevato (io, dal polso, non sotto esame) che , sotto sforzo, a 120 battiti al minuto mi tornano le extrasistole in quantita' di una decina circa al minuto, poi pero' quando arrivo al max sforzo a 150 battiti, si riducono drasticamente (1 o 2 al minuto) per poi tornare a zero a riposo.
Secondo voi cuore ed intolleranze possono essere cosi' in stretta relazione da causare extrasistole?
Vista ora la comparsa delle extrasistole sotto sforzo (cosa che non mi succedeva un anno fa, anzi, succedeva il contrario), e' il caso di ripetere qualche esame?
Grazie
Saluti
[#1]
Lei stesso dice che :
"poi pero' quando arrivo al max sforzo a 150 battiti, si riducono drasticamente (1 o 2 al minuto) per poi tornare a zero a riposo."
Questo e' un segno di benignita delle modestissime extrasistoli che lei riferisce.
Se poi mi chiede se siano i pomodori a farle venire le extrasistoli la cosa mi fa sorridere.
Anche perche' ne ha davvero una quantita'infinetismale.
Saluti
cecchini
"poi pero' quando arrivo al max sforzo a 150 battiti, si riducono drasticamente (1 o 2 al minuto) per poi tornare a zero a riposo."
Questo e' un segno di benignita delle modestissime extrasistoli che lei riferisce.
Se poi mi chiede se siano i pomodori a farle venire le extrasistoli la cosa mi fa sorridere.
Anche perche' ne ha davvero una quantita'infinetismale.
Saluti
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 7.6k visite dal 03/11/2016.
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