Pallonamento lembi mitralici
Salve e grazie in premessa per la professionalità che mettete a disposizione degli utenti. Uomo, quasi 38 anni (175 cm. x 77 kg., frequenza cardiaca 60, pressione media 110-105/80-75), ad esito di controlli effettuati per picchi di ipertensione (familiarità) subito rientrata, senza farmaci, con semplici accorgimenti alimentari/stile di vita, ricavo questo esito ecogardiografico. "Pallonamento sistolico dei lembi mitralici con minimo prolasso telesistolico. Lieve insufficienza mitrale, lieve insufficienza tricuspide". Per il resto tutto nella norma. Quello descritto - VI CHIEDO - è un semplice atteggiamento prolassante o un prolasso vero e proprio? Il cardiologo mi ha semplicemente detto di rivederci ad 1 anno. VI CHIEDO ANCORA Lo stato di ansia pazzesca che avevo durante l'esame può avere condizionato l'esame stesso (i battiti erano raddoppiati e la pressione schizzata a minima oltre 100..) INFORMAZIONI AGGIUNTIVE 1: Due anni e mezzo or sono accusai un mese di extrasistole molto 'violente' risoltesi spontaneamente. In un'occasione, in passato, ad esito di uno sforzo pazzesco (portai in spalle una cyclette per circa 1 km) ebbi per ore sensazione di svenimento immediato. Da circa un paio d'anni, devo dire, avendo trovato uno stile di vita più sereno e risolte importanti fonti di stress (ho viaggiato per molti anni con minime di pressione di 90-95) mi sento fisicamente decisamente meglio. INFORMAZIONI AGGIUNTIVE 2: Mia madre presenta da circa 15 anni (cioè dal momento della prima ecocuore effettuata), al mio pari, insufficienza mitrale e tricuspidale entrambe di grado lieve ma non si segnala nei referti prolasso alcuno. Potrei avere ereditato la doppia insufficienza da lei? CONCLUSIONI: Sono alquanto preoccupato e mi domando: questa situazione è destinata necessariamente a degenerare fino ad un intervento chirurgico? Posso con uno stile di vita sano bloccare l'avanzare dello specifico problema (prolasso-insufficienza)? Ora come ora ho perso serenità e non riesco a dedicarmi alle mie attività lavorative e famigliari. GRAZIE
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Medico Chirurgo
Il "pallonamento" dei lembi mitralici è legato quasi sempre alla loro abnorme lassità tuttavia da quello che descrive lei non ha un prolasso mitralico ma un atteggiamento prolassante (sempre che ci sia) con un minimo jet clinicamente insignificante.
Sulla evoluzione della alterazione nel tempo sarà appunto solo il tempo e i controlli a renderci edotti.
Lo stile di vita sano è essenziale per tutti: nel suo caso è necessario che la P.A. sia << a 120/70 e ciò, visto il suo temperamento ansioso e le pregresse crisi ipertensive potrebbe essere ottenuto con un beta bloccante.
Inoltre sarebbe molto utile programmare un Holter ECG/24h e un test da sforzo al cicloergometro o al tapis roulant che ci darebbe informazioni anche sulla sua risposta ipertensiva allo sforzo.
Ne parli con il suo cardiologo, ovviamente.
Faccia sapere, se vuole.
Saluti,
Dott. Caldarola.
Sulla evoluzione della alterazione nel tempo sarà appunto solo il tempo e i controlli a renderci edotti.
Lo stile di vita sano è essenziale per tutti: nel suo caso è necessario che la P.A. sia << a 120/70 e ciò, visto il suo temperamento ansioso e le pregresse crisi ipertensive potrebbe essere ottenuto con un beta bloccante.
Inoltre sarebbe molto utile programmare un Holter ECG/24h e un test da sforzo al cicloergometro o al tapis roulant che ci darebbe informazioni anche sulla sua risposta ipertensiva allo sforzo.
Ne parli con il suo cardiologo, ovviamente.
Faccia sapere, se vuole.
Saluti,
Dott. Caldarola.
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Medico Chirurgo
Non avevo letto la Replica #2
Può esserci una tendenza ereditaria ma mi pare che il problema sia di interessarci di lei e non di sua madre.
Bisognerebbe guardare come lei è per avere per esempio il sospetto che sia lei che sua madre siate affetti dalla Sindrome di Marfan, che oltre al pallonamento mitralico può potenzialmente dare complicanze molto più serie, come la necrosi mediocistica e la dissecazione aortica.
Perciò si faccia vedere da un cardiologo che, verificata la lassità dei suoi ligamenti, potrà consigliarle il test genetico per la suddetta Sindrome.
Arrivederci.
Può esserci una tendenza ereditaria ma mi pare che il problema sia di interessarci di lei e non di sua madre.
Bisognerebbe guardare come lei è per avere per esempio il sospetto che sia lei che sua madre siate affetti dalla Sindrome di Marfan, che oltre al pallonamento mitralico può potenzialmente dare complicanze molto più serie, come la necrosi mediocistica e la dissecazione aortica.
Perciò si faccia vedere da un cardiologo che, verificata la lassità dei suoi ligamenti, potrà consigliarle il test genetico per la suddetta Sindrome.
Arrivederci.
[#6]
Gentile utente
Mi pare che il Collega Caldarola le abbia risposto in maniera impeccabile e pertanto non vedo cosa potrei aggiungere senza essere ridondante.
Arrivederci
Cecchini
Mi pare che il Collega Caldarola le abbia risposto in maniera impeccabile e pertanto non vedo cosa potrei aggiungere senza essere ridondante.
Arrivederci
Cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#7]
Ex utente
Nel ringraziarvi vi chiedo ancora: lo stato di estrema agitazione che mi contraddistingue quando faccio la ecocuore (pulsazioni oltre i 100 - di norma ne ho 60 - e pressione con minima che schizza a 100) può influenzare l'esame stesso. Nel caso specifico può esasperare prolasso e jet e, nel caso della misurazione della radice aortica, sovrastimare anche quel valore? Grazie e buona Domenica
[#8]
Medico Chirurgo
E' chiaro che si!
Se lei ha un ventricolo sn ipercinetico durante l'esame, tuttavia l'operatore ne terrà conto anche nella stesura del referto.
Se io valuto un setto IV in un soggetto tachicardico è chiaro che mi apparirà più spesso di quanto non lo sia realmente.
La prossima volta si consulti con il suo Curante che potrà consigliarle un ansiolitico o un beta bloccante da prendere prima dell'esame.
Saluti,
Dott. Caldarola.
Se lei ha un ventricolo sn ipercinetico durante l'esame, tuttavia l'operatore ne terrà conto anche nella stesura del referto.
Se io valuto un setto IV in un soggetto tachicardico è chiaro che mi apparirà più spesso di quanto non lo sia realmente.
La prossima volta si consulti con il suo Curante che potrà consigliarle un ansiolitico o un beta bloccante da prendere prima dell'esame.
Saluti,
Dott. Caldarola.
[#14]
Gentile utente
trascorsi due mesi dall'ultima risposta, il consulto si ritiene chiuso
Cordiali saluti
staff@medicitalia.it
trascorsi due mesi dall'ultima risposta, il consulto si ritiene chiuso
Cordiali saluti
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Questo consulto ha ricevuto 14 risposte e 2.8k visite dal 02/09/2016.
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