Sono spaventato
Dottori chiedo aiuto perché sono molto spaventato ,ho chiesto un consulto quasi una settimana fa e mi ha risposto gentilmente il Dott Caldarola ,il giorno dopo mi è accaduta una cosa spiacevole ,anzi per essere preciso la notte dopo ,vi racconto tutto :Ero in vacanza con i miei amici sulla riviera romagnola si sa la vita notturna lli com e ,un bicchierino in più in compagnia ci sta ,ma niente di più di qualche bicchiere per rimanere lucido e non perdere il controllo senza assumere nessun tipo di altra sostanza ,fatto sta che ridendo e scherzando con amici mi siedo di colpo a parlare con una ragazza nel sedermi accovacciato avverto una scarica di due o tre extrasistoli ravvicinate ,non so se lo spavento o altro mi prende il panico e mi viene una tachicardia veloce decido di andare in ospedale per farmi fare un tracciato e mentre sto in macchina (guidava il mio amico )mi viene L idea di fare la manovra di valsava e non so se è stata lei la causa ma mi si è scompigliato il ritmo è giunto in ospedale mi registrano una fibrillazione atriale a risposta ventricolare 172 bm mi tengono in osservazione per una notte mi somministrano farmaci e dopo 8 ore il ritmo si converte ,dopo un giorno mi fanno ECG ecocardio e test da sforzo e risulta tutto nella norma ,mi applicano un apparecchio 48 h e rileva 20 ectopia ventricolare morfologie :2,big:0 trig:2 più lungo 4 battiti coppie :0 0 ectopie sopraventricolari ,porto a visualizzare,la documentazione a un cardiologo di Roma ,e mi dice che probabilmente si è trattato di un evento scatenato da qualche bicchierino in più che ha attivato il tono adrenergico ,e la manovra di valsava che ho fatto io non ha fatto altro che innescarmi la Fibr.atriale favorendo il ritorno venoso in più al ps avevo una pressione 200/120 dallo spavento e secondo lui anche L alta pressione ha potuto innescarla ,io tranquillizzato da ciò decido di contattare un altro cardiologo che mi visita ieri si sa meglio due consulti che uno però questo non ha fatto altro che confondermi infatti mi dice che alla base potrebbe esserci qualche fascio elettrico non visibile all ECG e mi consiglia che in caso di altre recidive di fare L intervento nella
Gamba ,ora io sono confuso ,e chiederei un opinione a voi staff più che altro per capire realmente qual è la genesi visto che i due medici hanno un opinione un po discordante mi piacerebbe sapere la vostra premetto che ho anche eseguito ormoni tiroidei e la pressione arteriosa è sempre 120 80 gentile staff grazie .
Gamba ,ora io sono confuso ,e chiederei un opinione a voi staff più che altro per capire realmente qual è la genesi visto che i due medici hanno un opinione un po discordante mi piacerebbe sapere la vostra premetto che ho anche eseguito ormoni tiroidei e la pressione arteriosa è sempre 120 80 gentile staff grazie .
[#1]
Salve. È stato il primo episodio ? Oppure tachicardie si sono verificate altre volte? L idea che può celarsi una via anomala non è da scartare. Tuttavia, sia se si tratta di tachicardie sopra ventricolari sia di fibrillazione atriale parossistica c'è la possibilità di trattarla, quindi uno studio elettrofisiologico non è una cattiva idea.
Giuseppe Pugliese
[#2]
Medico Chirurgo
Salve,
se lei beve qualche bicchierino di troppo (e vorrei capire quanto di troppo) e si mette a fare manovre di stimolazione vagale di sua iniziativa, di che si lamenta se poi da una semplice tachicardia sinusale o extrasistolia innesca un circuito di rientro e va in F.A.?
Una F.A. parossistica in cuore sano, peraltro, non è la fine del mondo e sebbene statisticamente chi ha fibrillato una volta tende a recidivare, può essere che questo sia il suo primo e ultimo episodio di F.A.
Il problema non è la F.A. parossisitica, il problema è che questa evenienza aggrava la sua cardiofobia e la sua paura di morte aritmica. Pertanto ora più che mai è necessario che lei si senta con uno psichiatra per una terapia farmacologica adeguata. Stia a sentire!
In quanto alla tachiaritmia: se gli episodi sono davvero sporadici può essere sufficiente il loro controllo con terapia medica al bisogno (Pill in the pocket therapy).
Se dovessero verificarsi recidive più ravvicinate lo studio elettrofisiologico intracavitario con accesso inguinale (l'intervento nella gamba come lo chiama lei) sarebbe utile perchè consentirebbe l'ablazione in radiofrequenza delle fibre che sostengono il circuito di rientro e la scomparsa definitiva delle crisi di F.A.
Quindi faccia rientrare il suo panico e affronti le situazioni senza prendere fuoco come una tanica di benzina.
Saluti.
Dott. Caldarola.
se lei beve qualche bicchierino di troppo (e vorrei capire quanto di troppo) e si mette a fare manovre di stimolazione vagale di sua iniziativa, di che si lamenta se poi da una semplice tachicardia sinusale o extrasistolia innesca un circuito di rientro e va in F.A.?
Una F.A. parossistica in cuore sano, peraltro, non è la fine del mondo e sebbene statisticamente chi ha fibrillato una volta tende a recidivare, può essere che questo sia il suo primo e ultimo episodio di F.A.
Il problema non è la F.A. parossisitica, il problema è che questa evenienza aggrava la sua cardiofobia e la sua paura di morte aritmica. Pertanto ora più che mai è necessario che lei si senta con uno psichiatra per una terapia farmacologica adeguata. Stia a sentire!
In quanto alla tachiaritmia: se gli episodi sono davvero sporadici può essere sufficiente il loro controllo con terapia medica al bisogno (Pill in the pocket therapy).
Se dovessero verificarsi recidive più ravvicinate lo studio elettrofisiologico intracavitario con accesso inguinale (l'intervento nella gamba come lo chiama lei) sarebbe utile perchè consentirebbe l'ablazione in radiofrequenza delle fibre che sostengono il circuito di rientro e la scomparsa definitiva delle crisi di F.A.
Quindi faccia rientrare il suo panico e affronti le situazioni senza prendere fuoco come una tanica di benzina.
Saluti.
Dott. Caldarola.
[#3]
Utente
Salve Dottore sono un fisioterapista che lavoro in un reparto di pneumologia ,tra L altro sono appassionato di cardiologia le rispondo subito ,è stato il primo episodio ,gli unici eventi che mi lasciano un po dubbioso sono queste due o tre extrasistoli ravvicinate (questo subbuglio )che già ho avvertito in passato molto raramente ,tra cui però Quest ultimo subbuglio mi ha spaventato e mi ha fatto venire la tachicardia ,io non sono un medico ma ho pensato che in caso di via anomala la tachicardia avrebbe dovuto innescarsi anche in questi subbugli che ho avuto in passato come mai solo dopo Quest ultimo si è innescato ?e in più secondo lei un forte stress adrenergico potrebbe essere la causa ?mi scuso per L eccessive domande ma sono un po spaventato .
[#4]
Utente
Dott Caldarola salve ,ho recepito ancora una volta il suo messaggio ,ricapitolando una manovra di valsava ,bicchierino di troppo avrebbero potuto scatenare la Fa ,perfetto ,ma in genere chi ha Quest aritmia è quasi sicuro che abbia una via accessoria e magari facendo queste manovre e bevendo ho dato un input ad innescarla ?oppire anche in cuori senza via accessoria potrebbe innescarsi lo stesso ?
[#5]
Medico Chirurgo
La F.A. non riconosce quasi mai una via accessoria ma l'innesco di un circuito di rientro.
Ciò non significa che la via accessoria ci possa essere, tutto è relativo in Medicina.
Ma se tutte le F.A. parossisitiche presupponessero una via accessoria sarebbero tutte delle sindromi di WPW, come minimo.
Inoltre è evento molto improbabile che un bravo aritmologo non sospetti una via accessoria esaminando un banale ECG basale.
Le ho già detto come la penso: se il fenomeno non si verificasse più o una volta ogni "morte di Papa" curi la sua ansia che è più importante.
Diversamente faccia lo studio elettrofisiologico endocavitario e avrà la mappa di tutte le eventuali e improbabili vie accessorie del suo cuore.
Un ultimo avvertimento: si appassioni pure al cuore e al suo funzionamento ma eviti di improvvisarsi medico perchè teoria ed esperienza sono un binomio inscindibile e su se stessi non si può, inoltre, essere obbiettivi.
Saluti.
Dott. Caldarola.
Ciò non significa che la via accessoria ci possa essere, tutto è relativo in Medicina.
Ma se tutte le F.A. parossisitiche presupponessero una via accessoria sarebbero tutte delle sindromi di WPW, come minimo.
Inoltre è evento molto improbabile che un bravo aritmologo non sospetti una via accessoria esaminando un banale ECG basale.
Le ho già detto come la penso: se il fenomeno non si verificasse più o una volta ogni "morte di Papa" curi la sua ansia che è più importante.
Diversamente faccia lo studio elettrofisiologico endocavitario e avrà la mappa di tutte le eventuali e improbabili vie accessorie del suo cuore.
Un ultimo avvertimento: si appassioni pure al cuore e al suo funzionamento ma eviti di improvvisarsi medico perchè teoria ed esperienza sono un binomio inscindibile e su se stessi non si può, inoltre, essere obbiettivi.
Saluti.
Dott. Caldarola.
[#7]
Medico Chirurgo
Guardi,
la F.A. parossisitica in un cuore sano non comporta problemi di sorta.
Il contributo atriale sn, gli atri sono funzionalmente paralizzati durante la F.A., non fornisce un contributo > al 30% nel riempimento del Ventricolo sn.
La sua frequenza ventricolare di 172 bpm non era neppure particolarmente alta e sicuramente è stata ridotta dalla terapia farmacologica.
Quindi forse le girava la testa per l'alcool ingerito non per la tachiaritmia.
Si tranquillizzi o si aiuti a farsi tranquillizzare: la sua vita diventerà un inferno a 28 anni se non lo farà. E questo è triste.
Saluti,
Dott. Caldarola.
la F.A. parossisitica in un cuore sano non comporta problemi di sorta.
Il contributo atriale sn, gli atri sono funzionalmente paralizzati durante la F.A., non fornisce un contributo > al 30% nel riempimento del Ventricolo sn.
La sua frequenza ventricolare di 172 bpm non era neppure particolarmente alta e sicuramente è stata ridotta dalla terapia farmacologica.
Quindi forse le girava la testa per l'alcool ingerito non per la tachiaritmia.
Si tranquillizzi o si aiuti a farsi tranquillizzare: la sua vita diventerà un inferno a 28 anni se non lo farà. E questo è triste.
Saluti,
Dott. Caldarola.
[#8]
Utente
Dottor Caldarola stesso oggi ho provveduto a contattare uno specialista psicoterapeuta ,comincio a vedere un po se con la terapia cognitiva otterrò qualche risultato ,la contatto ora per due motivi il primo è ringraziarla davvero tanto per tutta la disponibilità data ,non credevo di conoscere seppur virtualmente professionisti che chiariscono e analizzano la questione in modo così approfondito è bello ...sono davvero contento di ciò è congratulazioni ,poi salutandola vorrei chiedere un ultima cosa :dato che questa situazione mi ha creato un po' di ansia e credo che in parte sia anche un po normale chiunque si sia spaventato per una tachiaritmia veloce forse io un po di più da persona ansiosa ,ho letto su internet che sindrome di brugada oltre a dare tachicardie ventricolari può anche colpire gli atri provocando non di rado fibrillazioni atriali ,vedendo anche un consulto simile al mio su questo sito ho notato però che viene solo nei pattern 1 e soprattutto a bassa frequenza ..lei cosa ne pensa di cio?un saluto e grazie ancora di tutto .
[#10]
Utente
Dottore buonasera mi scusi se la contatto ma vorrei aggiornarla sulla mia situazione ,L altro giorno provando a fare una corsetta leggera ho avvertito chiaramente degli extrasistoli specie ravvicinati ovvero ogni 3 o 4 battiti regolari una pausa ,ne avrò avuti sei o sette di fila in questo modo avvertiti al polso perché sintomatici,la stessa cosa ho avvertito oggi salendo le scale avevo sui 130 bm quando sono giunte ,considerando che un mesetto fa ho eseguito il test da sforzo non per questo motivo qui ,cosa dovrei fare e cosa mi consiglia ?molte grazie e mi perdoni il disturbo
[#11]
Medico Chirurgo
E cosa le devo consigliare?
Di curare il suo DOC! Cioè di andare da uno psichiatra che la esamini e le prescriva i farmaci adatti.
E' lui il medico che serve a Lei non il Cardiologo.
"Dottor Caldarola stesso oggi ho provveduto a contattare uno specialista psicoterapeuta ,comincio a vedere un po se con la terapia cognitiva otterrò qualche risultato"
Conclusioni o mi racconta fesserie o la psicoterapia cognitiva deve essere affiancata da quella farmacologica.
Saluti,
Dott. Caldarola.
Di curare il suo DOC! Cioè di andare da uno psichiatra che la esamini e le prescriva i farmaci adatti.
E' lui il medico che serve a Lei non il Cardiologo.
"Dottor Caldarola stesso oggi ho provveduto a contattare uno specialista psicoterapeuta ,comincio a vedere un po se con la terapia cognitiva otterrò qualche risultato"
Conclusioni o mi racconta fesserie o la psicoterapia cognitiva deve essere affiancata da quella farmacologica.
Saluti,
Dott. Caldarola.
[#12]
Utente
No Dottore però capisca che ho fatto solo una seduta ,devo eseguirne altre e lo specialista mi ha detto che di seguito riuscirà ad inquadrare meglio la situazione è consigliarmi il percorso specifico ,però di certo non sono io che mi faccio venire extrasistoli correndo ...non ho questo potere e per questo che ho chiesto un consulto
[#13]
Medico Chirurgo
E che cosa vorrebbe che le dicessi nel consulto?
Lei riporta in anamnesi un singolo episodio di F.A. convertita farmacologicamente in 8 ore, ed extrasistoli da sforzo.
Tutti gli esami cardiologici che ha fatto hanno dato esito negativo.
Poi inizia una serie di congetture innescate da una illuminazione dello Spirito Santo di un secondo collega e si finisce alla sindrome di Brugada.
Certo che non è lei che si fa venire le EXS ma è lei che le vive in maniera condizionante.
C'è gente che ne ha 1000 al giorno e non ci fa neppure caso.
E qui mi fermo perchè oltre, senza visitarla, e per via telematica non si può andare.
Sulla terapia cognitiva - comportamentale le ho detto che penso.
A questo punto faccia lo studio Elettrofisiologico Endocavitario così dirimerà ogni dubbio. Ma lo faccia in mani esperte perchè poi le verrà il dubbio che è stato fatto male.
Saluti.
Dott. Caldarola.
Lei riporta in anamnesi un singolo episodio di F.A. convertita farmacologicamente in 8 ore, ed extrasistoli da sforzo.
Tutti gli esami cardiologici che ha fatto hanno dato esito negativo.
Poi inizia una serie di congetture innescate da una illuminazione dello Spirito Santo di un secondo collega e si finisce alla sindrome di Brugada.
Certo che non è lei che si fa venire le EXS ma è lei che le vive in maniera condizionante.
C'è gente che ne ha 1000 al giorno e non ci fa neppure caso.
E qui mi fermo perchè oltre, senza visitarla, e per via telematica non si può andare.
Sulla terapia cognitiva - comportamentale le ho detto che penso.
A questo punto faccia lo studio Elettrofisiologico Endocavitario così dirimerà ogni dubbio. Ma lo faccia in mani esperte perchè poi le verrà il dubbio che è stato fatto male.
Saluti.
Dott. Caldarola.
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 3.9k visite dal 18/08/2016.
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