Pulsazioni durante misurazione della pressione
Buonasera,
Soffro di CAD (PTCA+STENT nel 2010), diabete tipo 2, glaucoma e sono portatore di ureterocutaneostomia bilaterale a causa di carcinoma vescicale trattato con cistectomia radicale (Gennaio 2016). Inoltre sono portatore di PMK bicamerale a causa di BAV II grado sintomatico per sincope.
Assumo la seguente terapia:
PANTORC 40 ore 7
CONGESCOR 2.5 ore 8 - 20
ESKIM 1000 ore 9 - 14 - 21
ENAPREN 20 ore 9
NOVONORM 1 15' prima di pranzo e cena
DUOPLAVIN dopo pranzo
NORVASC 5 ore 21
TORVAST 40 ore 22
Ultimamente misurando la pressione, il dispositivo riporta sporadicamente una specie di tachicardia tra le pulsazioni visibili durante il gonfiamento dello sfigmomanometro. Durante la rappresentazione delle onde delle pulsazioni, all'improvviso le pulsazioni aumentano per 4-5 battiti per poi tornare all'onda precedente, come se durante la misurazione i battiti aumentassero improvvisamente.
A maggio ho effettuato un Holter ECG che ha evidenziato:
Ritmo da pace-maker bicamerale alternato a ritmo sinusale. FC Media: 73 bpm. FC minima: 58 bpm alle 12:53. FC massima: 117 bpm alle 11:09. Pause superiori a 2.5: 0. Battiti Ventricolari 2039, polimorfi, con 8 Run V di massimo 5 complessi e 18 coppie VE, eventi di Bigeminismo Ventricolare: 2, eventi di Trigimenismo Ventricolare: 7. Ectopia Sopraventricolare: 351, con 6 SV-Runs, il più lungo alle 11.21 della durata di circa 50 secondi con FC di 120 bpm e 3 Coppie SVE. Eventi di Bigeminismo sopraventricolare: 1. Eventi di trigeminismo sopraventricolare: 0. Assenti modifiche significative della ripolarizzazione.
Quindi il mio cardiologo mi ha prescritto una TOMOSCINTIGRAFIA MIOCARDICA da cui è emerso:
Procedura:
Protocollo in doppia giornata: somministrazione del radiofarmaco al 3' dal termine dell'infusione di dipiridamolo in 4' (0.56 mg/Kg di peso corporeo) ed in condizioni basali di riposo.
Perfusione:
Deficit perfusivo in sede inferiore ed infero-laterale fisso in entrambe le fasi dello studio.
Stima quantitiavia secondo QPS:
SSS= 8 (v.n.=<4); SDS = 0
Funzione contrattile del Ventricolo Sinistro (VS):
Lieve riduzione della contrattilità globale del VS in entrambi le fasi di studio.
Stima quantitativa secondo QGS:
FE del VS dopo dipiridamolo = 49% EDV = 122 ml. ESV = 63 ml.
FE del VS in condizioni basali di riposo = 46% EDV = 138 ml ESV = 75 ml
Conclusioni:
Tessuto miocardico necrotico nelle sedi suindicate, in assenza di ischemia indicibile imo-etero-sede in regime di vasodilatazione da dipiridamolo.
Test farmacologico al dipiridamolo: dopo l'iniezione del farmaco comparsa di aritmia extrasistoli ventricolare in coppia. Test positivo per ischemia inducibile.
Quindi il mio cardiologo ha dato un'indicazione terapeutica, CHE ANCORA NON HO AVUTO, PERCHE' E' IN FERIE.
Ho quindi paura che queste pulsazioni accelerate presenti siano delle TACHICARDIE VENTRICOLARI.
Vorrei un vostro prezioso parere a riguardo.
Grazie di cuore.
Soffro di CAD (PTCA+STENT nel 2010), diabete tipo 2, glaucoma e sono portatore di ureterocutaneostomia bilaterale a causa di carcinoma vescicale trattato con cistectomia radicale (Gennaio 2016). Inoltre sono portatore di PMK bicamerale a causa di BAV II grado sintomatico per sincope.
Assumo la seguente terapia:
PANTORC 40 ore 7
CONGESCOR 2.5 ore 8 - 20
ESKIM 1000 ore 9 - 14 - 21
ENAPREN 20 ore 9
NOVONORM 1 15' prima di pranzo e cena
DUOPLAVIN dopo pranzo
NORVASC 5 ore 21
TORVAST 40 ore 22
Ultimamente misurando la pressione, il dispositivo riporta sporadicamente una specie di tachicardia tra le pulsazioni visibili durante il gonfiamento dello sfigmomanometro. Durante la rappresentazione delle onde delle pulsazioni, all'improvviso le pulsazioni aumentano per 4-5 battiti per poi tornare all'onda precedente, come se durante la misurazione i battiti aumentassero improvvisamente.
A maggio ho effettuato un Holter ECG che ha evidenziato:
Ritmo da pace-maker bicamerale alternato a ritmo sinusale. FC Media: 73 bpm. FC minima: 58 bpm alle 12:53. FC massima: 117 bpm alle 11:09. Pause superiori a 2.5: 0. Battiti Ventricolari 2039, polimorfi, con 8 Run V di massimo 5 complessi e 18 coppie VE, eventi di Bigeminismo Ventricolare: 2, eventi di Trigimenismo Ventricolare: 7. Ectopia Sopraventricolare: 351, con 6 SV-Runs, il più lungo alle 11.21 della durata di circa 50 secondi con FC di 120 bpm e 3 Coppie SVE. Eventi di Bigeminismo sopraventricolare: 1. Eventi di trigeminismo sopraventricolare: 0. Assenti modifiche significative della ripolarizzazione.
Quindi il mio cardiologo mi ha prescritto una TOMOSCINTIGRAFIA MIOCARDICA da cui è emerso:
Procedura:
Protocollo in doppia giornata: somministrazione del radiofarmaco al 3' dal termine dell'infusione di dipiridamolo in 4' (0.56 mg/Kg di peso corporeo) ed in condizioni basali di riposo.
Perfusione:
Deficit perfusivo in sede inferiore ed infero-laterale fisso in entrambe le fasi dello studio.
Stima quantitiavia secondo QPS:
SSS= 8 (v.n.=<4); SDS = 0
Funzione contrattile del Ventricolo Sinistro (VS):
Lieve riduzione della contrattilità globale del VS in entrambi le fasi di studio.
Stima quantitativa secondo QGS:
FE del VS dopo dipiridamolo = 49% EDV = 122 ml. ESV = 63 ml.
FE del VS in condizioni basali di riposo = 46% EDV = 138 ml ESV = 75 ml
Conclusioni:
Tessuto miocardico necrotico nelle sedi suindicate, in assenza di ischemia indicibile imo-etero-sede in regime di vasodilatazione da dipiridamolo.
Test farmacologico al dipiridamolo: dopo l'iniezione del farmaco comparsa di aritmia extrasistoli ventricolare in coppia. Test positivo per ischemia inducibile.
Quindi il mio cardiologo ha dato un'indicazione terapeutica, CHE ANCORA NON HO AVUTO, PERCHE' E' IN FERIE.
Ho quindi paura che queste pulsazioni accelerate presenti siano delle TACHICARDIE VENTRICOLARI.
Vorrei un vostro prezioso parere a riguardo.
Grazie di cuore.
[#1]
Medico Chirurgo
Salve,
la macchinetta per la pressione non è attendibile nel dirimere il dubbio che l'attanaglia.
La lettura fatta dal computer dell'Holter segnala 8 runs ventricolari di max 5 complessi.
Più altre alterazioni ritmologiche ventricolari e sopraventricolari.
Inoltre il test ad Dipiridamolo è positivo per ischemia inducibile.
Ciò significa che va valutata la pervietà degli stent del 2010 con coronarografia. E' probabile che siano parzialmente occlusi.
Ponga tutto questo all'attenzione del cardiologo che la segue perchè per via telematica non si può che prendere atto e consigliare.
Saluti Cordiali,
Dott.Caldarola.
la macchinetta per la pressione non è attendibile nel dirimere il dubbio che l'attanaglia.
La lettura fatta dal computer dell'Holter segnala 8 runs ventricolari di max 5 complessi.
Più altre alterazioni ritmologiche ventricolari e sopraventricolari.
Inoltre il test ad Dipiridamolo è positivo per ischemia inducibile.
Ciò significa che va valutata la pervietà degli stent del 2010 con coronarografia. E' probabile che siano parzialmente occlusi.
Ponga tutto questo all'attenzione del cardiologo che la segue perchè per via telematica non si può che prendere atto e consigliare.
Saluti Cordiali,
Dott.Caldarola.
[#2]
Utente
Buonasera Dott. Caldarola, come sempre Lei è un membro prezioso per Medicitalia.it, e fornisce sempre risposte chiare ed approfondite.
Per quanto riguarda lo studio coronarografico, mi sono sottoposto a tale esame nel Marzo 2015 (nel frattempo ho avuto un impianto di PMK bicamerale e un intervento di alta chirurgia oncologica, ovvero una cistectomia e prostatectomia radicale con un post operatorio da incubo - IRA trattata con due dialisi e una subocclusione intestinale) con il seguente esito:
Coronaria Sinistra:
Tronco Comune: corto, ateromasico, indenne da stenosi angiograficamente significative.
Arteria Discendente Anteriore: Vaso di buon calibro, ben sviluppato, diffusamente ateromasico, indenne da stenosi angiograficamente significative.
Ramo Circonflesso: Vaso di buon calibro, ben sviluppato, diffusamente ateromasico, indenne da stenosi angiograficamente significative.
Coronaria Destra:
Vaso di buon calibro, ben sviluppato, dominante per distribuzione anatomicamente, diffusamente ateromasico, indenne da stenosi angiograficamente significative. Pervio e normofunzionante lo stent precedentemente impiantato al tratto medio.
Diagnosi:
Pregressa PTCA: buon risultato.
Coronarie normali.
Conclusioni:
Coronarie diffusamente ateromasiche ed esenti da lesioni angiograficamente significative.
Pervio e normofunzionante lo stent precedentemente impiantato al tratto medio della coronaria dx.
Quindi il mio cardiologo, alla luce dell'ultima tomoscintigrafia non ha ritenuto opportuno, malgrado la positività del test al dipiridamolo, sottopormi alla coronarografia, ma mi ha dato un'indicazione medica che, ripeto, non mi è stata ancora pervenuta, continuando con la terapia che ho riportato nel primo messaggio.
Conoscendo l'impossibilità, dettata dalle linee guida, di fornirmi una terapia, vorrei sapere da parte Sua quale potrebbe essere l'integrazione terapeutica di cui mi ha parlato il mio cardiologo di fiducia. Mio figlio (assiduo ricercatore di diagnosi su Google) pensa al Sotalolo o all'Amiodarone, sostenendo che la mia terapia attuale è molto protettiva per il sistema cardiovascolare.
Vorrei un Suo prezioso parere.
Per quanto riguarda lo studio coronarografico, mi sono sottoposto a tale esame nel Marzo 2015 (nel frattempo ho avuto un impianto di PMK bicamerale e un intervento di alta chirurgia oncologica, ovvero una cistectomia e prostatectomia radicale con un post operatorio da incubo - IRA trattata con due dialisi e una subocclusione intestinale) con il seguente esito:
Coronaria Sinistra:
Tronco Comune: corto, ateromasico, indenne da stenosi angiograficamente significative.
Arteria Discendente Anteriore: Vaso di buon calibro, ben sviluppato, diffusamente ateromasico, indenne da stenosi angiograficamente significative.
Ramo Circonflesso: Vaso di buon calibro, ben sviluppato, diffusamente ateromasico, indenne da stenosi angiograficamente significative.
Coronaria Destra:
Vaso di buon calibro, ben sviluppato, dominante per distribuzione anatomicamente, diffusamente ateromasico, indenne da stenosi angiograficamente significative. Pervio e normofunzionante lo stent precedentemente impiantato al tratto medio.
Diagnosi:
Pregressa PTCA: buon risultato.
Coronarie normali.
Conclusioni:
Coronarie diffusamente ateromasiche ed esenti da lesioni angiograficamente significative.
Pervio e normofunzionante lo stent precedentemente impiantato al tratto medio della coronaria dx.
Quindi il mio cardiologo, alla luce dell'ultima tomoscintigrafia non ha ritenuto opportuno, malgrado la positività del test al dipiridamolo, sottopormi alla coronarografia, ma mi ha dato un'indicazione medica che, ripeto, non mi è stata ancora pervenuta, continuando con la terapia che ho riportato nel primo messaggio.
Conoscendo l'impossibilità, dettata dalle linee guida, di fornirmi una terapia, vorrei sapere da parte Sua quale potrebbe essere l'integrazione terapeutica di cui mi ha parlato il mio cardiologo di fiducia. Mio figlio (assiduo ricercatore di diagnosi su Google) pensa al Sotalolo o all'Amiodarone, sostenendo che la mia terapia attuale è molto protettiva per il sistema cardiovascolare.
Vorrei un Suo prezioso parere.
[#3]
Medico Chirurgo
Guardi,
la situazione delle sue coronarie malgrado tutto è accettabile.
E' ovvio che nei test provocativi le placche "si facciano sentire".
Ma se non si sono stenosi significative e lo stent è pervio il rischio di reinfarto è minimo. A patto che la situazione non peggiori.
Guardi, sinceramente proprio non saprei dirle che cosa abbia in mente il suo cardiologo: se "ritoccare" la terapia aggiungendovi un antiaritmico di Classe III secondo la classificazione di Vaughan Williams ( l'Amiodarone è molto efficace e nella pratica clinica assai meno lupo mannaro di quanto venga descritto) o il Sotalolo, se proprorle l'impianto di un ICD in aggiunta al Pacemaker che già porta.....
Sinceramente non conosco cosa abbia in mente di tirare fuori dal cilindro!
Mi faccia pure sapere, quando tornerà, di che sorpresa si tratta,se vorrà ovviamente.
Le auguro una buona serata,
Dott. Caldarola.
la situazione delle sue coronarie malgrado tutto è accettabile.
E' ovvio che nei test provocativi le placche "si facciano sentire".
Ma se non si sono stenosi significative e lo stent è pervio il rischio di reinfarto è minimo. A patto che la situazione non peggiori.
Guardi, sinceramente proprio non saprei dirle che cosa abbia in mente il suo cardiologo: se "ritoccare" la terapia aggiungendovi un antiaritmico di Classe III secondo la classificazione di Vaughan Williams ( l'Amiodarone è molto efficace e nella pratica clinica assai meno lupo mannaro di quanto venga descritto) o il Sotalolo, se proprorle l'impianto di un ICD in aggiunta al Pacemaker che già porta.....
Sinceramente non conosco cosa abbia in mente di tirare fuori dal cilindro!
Mi faccia pure sapere, quando tornerà, di che sorpresa si tratta,se vorrà ovviamente.
Le auguro una buona serata,
Dott. Caldarola.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.8k visite dal 09/08/2016.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Glaucoma
Il glaucoma è una malattia neurodegenerativa cronica progressiva che danneggia il nervo ottico. Come fare la diagnosi precoce e rallentarne il peggioramento?