Questa mi ha scatenato subito un attacco di ansia con vampate di calore, tremori e un senso di
Egregi dottori, premetto che da ormai trenta anni (ho 51 anni) ho la fobia nel fare fatica fisica, per cui ho sempre limitato le attività per cui mi sentissi il cuore accelerato. Ho sofferto di ansia generalizzata per molti anni, dolorosa, che ho curato con anni di psicoterapia, con buoni risultati. La mia schiena presenta una iperlordosi che mi causa molta rigidità alle gambe e dolore nella zona lombare. Da quattro mesi ho un dolore continuo e sordo ai glutei che mi prende un po le gambe sopratutto camminando e, in particolare, facendo salite/scale, dolore che ho affrontato con trattamenti osteopatici e di fisioterapia.
Negli ultimi tre mesi mi sono capitati degli episodi di affanno, che vado a descrivere. Due volte, mi è capitato di affrontare una salita un po ripida e di avere sentendo rigidità e fatica nelle gambe, ma forzando comunque la camminata senza fermarmi, di avere all'improvviso una sensazione di mancanza d'aria, come se non riuscissi più a tirar dentro aria; non quindi una respirazione più veloce gradualmente, ma improvvisa. Questa mi ha scatenato subito un attacco di ansia con vampate di calore, tremori e un senso di angoscia, per timore che sia un sintomo di problemi al cuore. In quei casi, ho provato a respirare a "cagnolino" per riprendere l'aria e il respiro normale, cosa che avveniva dopo 6/7 inspiri ed espiri profondi riportando la respirazione alla normalità pur lasciandomi con uno stato emotivo di tensione legato alla paura che il mio cuore abbia problemi di funzionamento. La stessa cosa mi è capitata alcuni giorni fa facendo le scale corrispondenti a tre piani. Di solito, dopo un piano e mezzo/due ho sempre fatto qualche secondo di pausa per la paura della fatica, mentre in questo caso sono arrivata quasi al terzo piano, quando ho avuto questo affanno tutto d'un colpo con gli stessi sintomi conseguenti descritti sopra. Non ho avuto dolori al petto...........
L'ultima volta che ho fatto visite al cuore sono stati 10 anni fa, un ecocardiogramma e ECG da cui risultava tutto nella norma salvo tachicardia da agitazione.
Chiedo cortesemente un vostro riscontro sugli episodi descritti. Come avrete potuto comprendere tutto ciò che è legato al cuore, mi suscita forte preoccupazione, in particolare visite o esami, rispetto ai quali mi si scatenano attacchi di panico veri e propri con ansia anticipatoria prolungata e persistente nei giorni precedenti la visit.
Ringrazio di cuore dell'attenzione e del servizio reso.
Negli ultimi tre mesi mi sono capitati degli episodi di affanno, che vado a descrivere. Due volte, mi è capitato di affrontare una salita un po ripida e di avere sentendo rigidità e fatica nelle gambe, ma forzando comunque la camminata senza fermarmi, di avere all'improvviso una sensazione di mancanza d'aria, come se non riuscissi più a tirar dentro aria; non quindi una respirazione più veloce gradualmente, ma improvvisa. Questa mi ha scatenato subito un attacco di ansia con vampate di calore, tremori e un senso di angoscia, per timore che sia un sintomo di problemi al cuore. In quei casi, ho provato a respirare a "cagnolino" per riprendere l'aria e il respiro normale, cosa che avveniva dopo 6/7 inspiri ed espiri profondi riportando la respirazione alla normalità pur lasciandomi con uno stato emotivo di tensione legato alla paura che il mio cuore abbia problemi di funzionamento. La stessa cosa mi è capitata alcuni giorni fa facendo le scale corrispondenti a tre piani. Di solito, dopo un piano e mezzo/due ho sempre fatto qualche secondo di pausa per la paura della fatica, mentre in questo caso sono arrivata quasi al terzo piano, quando ho avuto questo affanno tutto d'un colpo con gli stessi sintomi conseguenti descritti sopra. Non ho avuto dolori al petto...........
L'ultima volta che ho fatto visite al cuore sono stati 10 anni fa, un ecocardiogramma e ECG da cui risultava tutto nella norma salvo tachicardia da agitazione.
Chiedo cortesemente un vostro riscontro sugli episodi descritti. Come avrete potuto comprendere tutto ciò che è legato al cuore, mi suscita forte preoccupazione, in particolare visite o esami, rispetto ai quali mi si scatenano attacchi di panico veri e propri con ansia anticipatoria prolungata e persistente nei giorni precedenti la visit.
Ringrazio di cuore dell'attenzione e del servizio reso.
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Lei è una "grande obesa", questa è la definizione per identificare un'entità patologica importante per cuore e vasi....Non possiamo darle risposta noi da lontano, ma deve affidarsi al più presto a un cardiologo di fiducia che potrà visitarla e stabilire gli eventuali approfondimenti del caso.
Cordialmente
Cordialmente
Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.3k visite dal 28/07/2016.
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