Facile affaticabilità
Buongiorno,
Ho 63 anni, sono alto 175 cm e peso 90 kg.
Soffro di cardiopatia ischemica (PTCA+STENT nel 2010), diabete tipo II, glaucoma, sono portatore di PMK bicamerale (Gennaio 2016) e sono portatore di ureterocutaneostomia bilaterale in seguito a cistectomia radicale per carcinoma vescicale di stadio pT1 N0 M0.
Non sono stato sottoposto né a chemioterapia né a radioterapia.
A causa dell'intervento ho un laparocele addominale.
Ho avuto molte complicazioni post-operatorie: due sedute dialitiche, una subocclusione intestinale.
Assumo la seguente terapia:
PANTORC 40 mg ore 7
CONGESCOR 2.5 mg ore 8-20
ENAPREN 20 mg ore 9
ESKIM 1000 mg ore 10-14-21
NOVONORM 1 mg 1/4h prima di pranzo e cena
DUOPLAVIN 75/100 mg ore 14
NORVASC 5 mg ore 21
TORVAST 40 mg ore 22
I miei valori ematochimici sono nella norma, eccezion fatta per:
RBC 3.800.000/mmc
HBG 12.1 g/dl
HCT 36.4%
MCH 31.8 pg
WBC 9.890/mmc
FIBRINOGENO 4.40 g/l
MICROALBUMINURIA 521 mg/l
Ammettendo che fisicamente mi sento meglio, ho una facile affaticabilità per quanto riguarda sforzi lievi (farmi la barba, farmi la doccia, etc).
Nel Maggio 2016 ho effettuato una TOMOSCINTIGRAFIA MIOCARDICA che ha evidenziato:
Procedura:
Protocollo in doppia giornata: somministrazione del radiofarmaco al 3' dal termine dell'infusione di dipiridamolo in 4' (0.56 mg/Kg di peso corporeo) ed in condizioni basali di riposo.
Perfusione:
Deficit perfusivo in sede inferiore ed infero-laterale fisso in entrambe le fasi dello studio.
Stima quantitiavia secondo QPS:
SSS= 8 (v.n.=<4); SDS = 0
Funzione contrattile del Ventricolo Sinistro (VS):
Lieve riduzione della contrattilità globale del VS in entrambi le fasi di studio.
Stima quantitativa secondo QGS:
FE del VS dopo dipiridamolo = 49% EDV = 122 ml. ESV = 63 ml.
FE del VS in condizioni basali di riposo = 46% EDV = 138 ml ESV = 75 ml
Conclusioni:
Tessuto miocardico necrotico nelle sedi suindicate, in assenza di ischemia indicibile imo-etero-sede in regime di vasodilatazione da dipiridamolo.
Test farmacologico al dipiridamolo: dopo l'iniezione del farmaco comparsa di aritmia extrasistoli ventricolare in coppia. Test positivo per ischemia inducibile.
Il mio cardiologo non ha ritenuto sottopormi ad esame coronarografico (già effettuato a Marzo 2015, con esito negativo, ovvero pervietà dello stent e coronarie ateromasiche ma esenti da stenosi significative).
Il mio cardiologo ha solo ritenuto necessario un cambio della terapia.
Inoltre alle caviglie ho edemi di lieve entità (se premo con il dito appare una lieve fovea).
Chiedo gentilmente un vostro parere.
Grazie
Ho 63 anni, sono alto 175 cm e peso 90 kg.
Soffro di cardiopatia ischemica (PTCA+STENT nel 2010), diabete tipo II, glaucoma, sono portatore di PMK bicamerale (Gennaio 2016) e sono portatore di ureterocutaneostomia bilaterale in seguito a cistectomia radicale per carcinoma vescicale di stadio pT1 N0 M0.
Non sono stato sottoposto né a chemioterapia né a radioterapia.
A causa dell'intervento ho un laparocele addominale.
Ho avuto molte complicazioni post-operatorie: due sedute dialitiche, una subocclusione intestinale.
Assumo la seguente terapia:
PANTORC 40 mg ore 7
CONGESCOR 2.5 mg ore 8-20
ENAPREN 20 mg ore 9
ESKIM 1000 mg ore 10-14-21
NOVONORM 1 mg 1/4h prima di pranzo e cena
DUOPLAVIN 75/100 mg ore 14
NORVASC 5 mg ore 21
TORVAST 40 mg ore 22
I miei valori ematochimici sono nella norma, eccezion fatta per:
RBC 3.800.000/mmc
HBG 12.1 g/dl
HCT 36.4%
MCH 31.8 pg
WBC 9.890/mmc
FIBRINOGENO 4.40 g/l
MICROALBUMINURIA 521 mg/l
Ammettendo che fisicamente mi sento meglio, ho una facile affaticabilità per quanto riguarda sforzi lievi (farmi la barba, farmi la doccia, etc).
Nel Maggio 2016 ho effettuato una TOMOSCINTIGRAFIA MIOCARDICA che ha evidenziato:
Procedura:
Protocollo in doppia giornata: somministrazione del radiofarmaco al 3' dal termine dell'infusione di dipiridamolo in 4' (0.56 mg/Kg di peso corporeo) ed in condizioni basali di riposo.
Perfusione:
Deficit perfusivo in sede inferiore ed infero-laterale fisso in entrambe le fasi dello studio.
Stima quantitiavia secondo QPS:
SSS= 8 (v.n.=<4); SDS = 0
Funzione contrattile del Ventricolo Sinistro (VS):
Lieve riduzione della contrattilità globale del VS in entrambi le fasi di studio.
Stima quantitativa secondo QGS:
FE del VS dopo dipiridamolo = 49% EDV = 122 ml. ESV = 63 ml.
FE del VS in condizioni basali di riposo = 46% EDV = 138 ml ESV = 75 ml
Conclusioni:
Tessuto miocardico necrotico nelle sedi suindicate, in assenza di ischemia indicibile imo-etero-sede in regime di vasodilatazione da dipiridamolo.
Test farmacologico al dipiridamolo: dopo l'iniezione del farmaco comparsa di aritmia extrasistoli ventricolare in coppia. Test positivo per ischemia inducibile.
Il mio cardiologo non ha ritenuto sottopormi ad esame coronarografico (già effettuato a Marzo 2015, con esito negativo, ovvero pervietà dello stent e coronarie ateromasiche ma esenti da stenosi significative).
Il mio cardiologo ha solo ritenuto necessario un cambio della terapia.
Inoltre alle caviglie ho edemi di lieve entità (se premo con il dito appare una lieve fovea).
Chiedo gentilmente un vostro parere.
Grazie
[#1]
Da lontano noi non possiamo esserle di aiuto...comprenderà che senza poterla visitare quello che riporta non è sufficiente per darle risposte....Il suo cardiologo di fiducia è l'unico che può stabilire cosa deve fare e se il tutto sia o meno preoccupante...Io le consiglieri solo un ecocardiogramma di controllo (ma l'affaticabilità potrebbe dipendere da bassi valori pressori tipici del periodo estivo e l'edema agli arti inferiori dal Norvasc che assume).
Cordialità
Cordialità
Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica
[#3]
Guardi, sono valori piuttosto basi giustificati dalle temperature climatiche dell'attuale stagione estiva...
se fossi il suo medico ridurrei un po' la terapia antipertensiva per riprenderla piena appena le temperature si riducono e valutando l'efficacia della terapia osservata con un Holter pressorio durante la stagione invernale.
Saluti
se fossi il suo medico ridurrei un po' la terapia antipertensiva per riprenderla piena appena le temperature si riducono e valutando l'efficacia della terapia osservata con un Holter pressorio durante la stagione invernale.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.5k visite dal 23/07/2016.
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