situazione in cui vorrei un parere

Buonasera,ho letto vari consulti prima di scrivere questo per capire anche come andava impostato,spero di non sbagliarmi:sono un ragazzo di 26 anni fortemente ansioso ,cura con psicoterapia e da qualche anno ho abbandonato le benzodiazepine soffro sporadicamente di attacchi di tachicardia sinusale anche a 180 bm registrati nell holter ,anzi ne soffrivo in quanto ora assumo il betabloccante e non ho più problemi ,qualche mese fa e accaduto cio:ero all estero,e dopo qualche extrasistole ravvicinata per pochi secondi ho avuto una forte tachicardia,impaurendomi sempre di più la frequenza era altissima e poi si e iniziato a scordinare il ritmo e al pronto soccorso locale mi hanno riferito che avevo una FA ad alta risposta sui 170 bm,trattata e regredita dopo 13h,tornando in italia ho eseguito tutti i controlli specifici tra cui ripetuti ECG,ecocardiodoppler,test da sforzo,emocromo ormoni tiroidei eco addome,e perfino applicato ben due holter che non riportavano nulla apparte una decina di extrasistoli VEtutto nella norma e i medici mi liquidano dicendo di ritornare solo in caso di eventuale recidiva ,ora io ho letto che alla genesi potrebbero esseci disturbi congeniti elettrici o disturbi allo sbocco delle vene cave,secondo la dinamica da me descritta extrasistoli forte tachicardia (ero spaventatissimo) e FA voi crediate che una forte tachicardia sinusale adrenergica potrebbe causarla o siete propensi a pensare che potrebbe esserci qualcosa di elettrico che non va ?premetto che ho chiesto questo consulto proprio per avere una vostra delucidazione e non incombere in eventuali ansie da articoli presi dalla rete dato che non ho le competenze per capire ,mi limito a comportarmi da paziene e chiedo un parere a voi,gentilissimi per un eventuale risposta cordiali saluti M.