cardioplamo tachicardia e valvola mitrale
Gentili dottori,
a seguito di un periodo di circa una settimana di ipertensione con valori minimi da 85 a 100 e massimi tra 140 e 170 mi è stato prescritto di eseguire le indagini per ipertensione, vista anche la familiarità. Nell'occasione ho manifestato dei sintomi percepiti da diversi mesi, anche improvvisamente di notte di cardiopalmo.
L'holter pressorio eseguito dopo un paio di settimane dall'evento ipertensivo non ha riscontrato problemi con normale variabilità di valori e calo fisiologico notturno e frequenza cardiaca scarsamente correlata con i valori pressori.
L'holter cardiaco in 24 ore ha rilevato ritmo sinusale con frequenza compresa tra 58 e 138 battiti/minuto (138 bpm rilevata alle 8:30 del mattino) con media di 80 bpm, attività ectopica sopraventricolare costituita da 1 coppia, attività ectopica ventricolare costituita da 3 battiti isolati monomorfi, non sono state registrate pause superiori a 2 secondi e non significative modificazioni della fase di ripolarizzazione ventricolare.
Esito spirometria: rilevata disventilazione respiratoria di tipo restrittivo
Esito ecocardio: tutto ok tranne minima insufficienza mitralica e tricuspidalica
Analisi del sangue nei limiti della norma.
Alla fine dell'iter mi viene consegnata lettera di dimissioni con diagnosi di disturbi della valvola mitrale e consiglio di eseguire rivalutazione holter ecg tra 30-40 giorni e di controllare frequentemente la PA.
Ma non è esagerato eseguire un ulteriore holter ecg tra 30 giorni? Gli episodi di palpitazioni sono quindi correlati con questa piccola insufficienza delle valvole che va controllata? Vorrei consigli in merito se dovrei/non dovrei fare qualcosa in futuro.
Grazie mille in anticipo e buon lavoro.
a seguito di un periodo di circa una settimana di ipertensione con valori minimi da 85 a 100 e massimi tra 140 e 170 mi è stato prescritto di eseguire le indagini per ipertensione, vista anche la familiarità. Nell'occasione ho manifestato dei sintomi percepiti da diversi mesi, anche improvvisamente di notte di cardiopalmo.
L'holter pressorio eseguito dopo un paio di settimane dall'evento ipertensivo non ha riscontrato problemi con normale variabilità di valori e calo fisiologico notturno e frequenza cardiaca scarsamente correlata con i valori pressori.
L'holter cardiaco in 24 ore ha rilevato ritmo sinusale con frequenza compresa tra 58 e 138 battiti/minuto (138 bpm rilevata alle 8:30 del mattino) con media di 80 bpm, attività ectopica sopraventricolare costituita da 1 coppia, attività ectopica ventricolare costituita da 3 battiti isolati monomorfi, non sono state registrate pause superiori a 2 secondi e non significative modificazioni della fase di ripolarizzazione ventricolare.
Esito spirometria: rilevata disventilazione respiratoria di tipo restrittivo
Esito ecocardio: tutto ok tranne minima insufficienza mitralica e tricuspidalica
Analisi del sangue nei limiti della norma.
Alla fine dell'iter mi viene consegnata lettera di dimissioni con diagnosi di disturbi della valvola mitrale e consiglio di eseguire rivalutazione holter ecg tra 30-40 giorni e di controllare frequentemente la PA.
Ma non è esagerato eseguire un ulteriore holter ecg tra 30 giorni? Gli episodi di palpitazioni sono quindi correlati con questa piccola insufficienza delle valvole che va controllata? Vorrei consigli in merito se dovrei/non dovrei fare qualcosa in futuro.
Grazie mille in anticipo e buon lavoro.
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No, non sono correlati.
Anzi gli esami cardiologici che lei riporta sono normali.
Non vedrei pèertanto il motivo di ripeterli.
Controlli soltanto la pressione piu' frequentemente.
Arrivederci
cecchini
Anzi gli esami cardiologici che lei riporta sono normali.
Non vedrei pèertanto il motivo di ripeterli.
Controlli soltanto la pressione piu' frequentemente.
Arrivederci
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.7k visite dal 22/06/2016.
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