Tachicardia sinusale e bisoprololo

Buongiorno Dottori,
Vi disturbo nuovamente per una domanda.
Sono un ragazzo molto ansioso con un passato di attacchi di panico, seguito mensilmente da uno psichiatra senza cura con psicofarmaci. Da quasi 3 anni assumo 5mg di bisorololo ogni mattina, come prescrittomi dal mio medico di famiglia, per una tachicardia sinusale (ho sempre il battito alto a riposo, e al minimo sforzo sale ancora di piu).

Nelle ultime settimane comincio ad avere alcuni sintomi strani come vertitini, senso di instabilità, una sorta di lieve paralisi alle braccia, sensazione di dispercezione. Ho parlato alcuni giorni fa con lo psichiatra e lui mi ha consigliato di diminuire con il bisoprololo perche potrebbe trattarsi di effetti collaterali. Allo stesso tempo esclude di volermi prescrivere psicofarmaci in quanto secondo lui sono sulla via della guarigione.

Per questo motivo lui mi ha consigliato di prendere al.momento 1 giorno 5mg e 1 giorno 2,5mg, alternando, fino ad un consulto con il medico di famiglia che mi visiterà tra una settimana.

Ora noto che quando prendo 2,5mg i sintomi spariscono (o comunque sono minori), ma allo stesso tempo ho paura perchè sento il cuore forte, se misuro la pressione (con l'apparecchio da polso) è ok ma spesso i battiti si aggirano (o superano) i 100. Inoltre avvverto negli ultimi giorni un dolorino al pettorale sinistro: come un forte pizzicotto, dolore che dura un paio di secondi ma che si presenta piu volte nell'arco della giornata, talvolta anche ogni 5-10 minuti.

Preciso per finire che causa ansia piu volte ho fatto esami cardiologici (ecg, ecg sottosforzo, holter 24ore, ecografia al cuore, esami del sangue, radiografie del torace), nel luglio 2015 direttamente da un cardiologo, e mai sono state evidenziate problematiche al cuore. Solo questa eventuale tachicardia sinusale e un rischio di extrasistoli.

In attesa di un consulto da parte del mio medico, volevo un pensiero e un consiglio da parte vostra sui sintomi (vertigini e dolori ora con i 2,5mg) e sulla terapia da continuare oppure no.

Cordiali saluti
[#1]
Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Scusi ma da che Psichiatra la segue?
Una volta al mese che cosa le controlla?
Se anche fosse uno psicoterapeuta, una seduta al mese non risolve i suoi problemi, come emerge dalla sua richiesta di consulto. Lei è nelle medesime condizioni del consulto precedente, spero abbia smesso di fumare almeno.
Inoltre non ha alcun senso assumere bisoprololo 5 mg un giorno e il giorno dopo la mezza dose.
Assodato che non è il bisoprololo a darle i sintomi tipici di un DAP o di un DOC, che vanno curati con specifiche molecole che il suo psichiatra dovrebbe conoscere bene, io le sconsiglio vivamente questa cura "altalenante": o continua con i 5 mg giornalieri e aggiunge una terapia psichiatrica adeguata, o è piuttosto preferibile portare la dose a 2,5 mg/die. In qualche tempo il numero di Beta1 recettori, che sono aumentati per via del blocco operato dal bisoprololo (UP REGULATION) tenderanno a diminuire (DOWN REGULATION) e non avrà più i sintomi che invece lamenta con la terapia alterna.
Il dolore che riferisce non è, con i limiti della distanza, cardiologico: si tranquillizzi.
Cambi Psichiatra.....
Saluti,
Dott. Vincenzo Caldarola.
[#2]
Attivo dal 2015 al 2019
Ex utente
Egregio Dr Caldarola,
La ringrazio per la sua gentile risposta.
Sono seguito da questo psichiatra da ormai 3 anni e alcuni passi in avanti sono stati fatti. Inizialmente ero seguito settimanalmente, chiaramente ora ci vediamo mensilmente forse perche ha notato miglioramenti. Inoltre si ho smesso di fumare da piu di un mese.

Fino a.pochi giorni fa continuavo ad assumere 5 mg al giorno di bisoprololo e lui mi ha consigliato di diminuire e di fare questa cura altalenante fino al consulto dal medico di famiglia (ovvero per una decina di giorni). Ma i sintomi descritti sono comparsi quando ancora prendevo 5mg tutti i giorni. Devo dire che il bisoprololo non mi ha mai dato.problemi in 3 anni di assunziome, ma solo negli ultimi.mesi e mai ho pensato fosse questo.

Quindo secondo lei per una patologia come la.mia (ansia+tachicardia sinusale/battito alto) sarebbe meglio diminuire a 2,5mg al giorno? È normale che i primi giorni il battito sia alto? In seguito tornerà nella normalita?

La mia paura è sempre che continuando con 5mg al giorno con i sintomi descritti, oppure diminuendo di colpo alla metà o togliendo la terapia si possa andare incontro a effetti pericolosi...

Cordialmente
[#3]
Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Non incorrerà in nessun pericolo scendendo stabilmente a 2,5 mg/die.
Viceversa potrà avere fastidi con la terapia a corrente alternata suggerita dallo psichiatra.
Di tutto questo deve parlare con il cardiologo che la segue: questo è solo un consulto telematico di indirizzo.
A mio avviso lei ha solo manifestato una riacutizzazione del suo disturbo psichiatrico e il bisoprololo non c'entra assolutamente nulla.
La saluto,
Dott. Vincenzo Caldarola.
[#4]
Attivo dal 2015 al 2019
Ex utente
Egregio Dr Caldarola,
La ringrazio per le risposte.
Ormai ho solo fatto una visita cardiologica lo scorso anno ma non sono seguito da un cardiologo.

Se posso la disturbo per un ultima domanda: vedendo il mio quadro clinico (ansioso, attacchi di panico, tachicardia sinusale con battito sempre intorno ai 100-110, con diversi esami cardiologici che non hanno evidenziato alcun problema cardiaco -ecg, ecg sottosforzo, holter 24 ore, radiografie al torace, ecc), secondo lei una terapia con 5mg di bisoprololo da 3 anni, oppure in futuro con una terapia di 2,5mg giornalmente, può essere utile oppure inutile riguardo un caso come ol mio?

Capisco la difficoltà per una valutazione a distanza, ma volevo solo una sua idea. Grazie mille, saluti
[#5]
Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Guardi una bassa dose di beta bloccante, come il bisoprololo, è prevista negli attacchi di panico dove limita le manifestazioni somatiche dell'ansia: tachicardia, EXS, vampate ecc.
Non ha effetto invece sulla componente propriamente psichica, che necessita di farmaci SSRI/SNSRI che hanno una efficacia risolutivaquasi sempre eccezionale.
Dunque lei mi ha posto una domanda e io le rispondo: se con il Bisoprololo si sente meglio non ci sono problemi ad assumerlo per anni ad una dose così bassa.
Ma se vuole guarire definitivamente dal DAP deve farsi prescrivere un SSRI /SNRI (escitalopram, sertralina, Venlafaxina, paroxetina.....) da uno psichiatra o dal medico curante.
Personalmente mi sono fatto una vasta esperienza con la sertralina e l'escitalopram: dopo le iniziali ritrosie i pazienti hanno riferito di essere rinati.
Non abbia timore di questi farmaci: le miglioreranno solo la qualità di vita.
Perciò non esiti: 23 anni non deve sprecarli perché poi non tornano e si morderà le mani.
Saluti e in bocca al lupo,
Dott. Vincenzo Caldarola.
[#6]
Attivo dal 2015 al 2019
Ex utente
Egregio Dr. Caldarola,
la ringrazio vivamente per la risposta e la sua gentilezza.
Parlerò nuovamente del caso con il medico curante che vedrò nei prossimi giorni.

Grazie mille, cordiali saluti.
Buona continuazione
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