Adattamento post stress
Buongiorno a tutti...è ormai da un anno che ho concluso un'esperienza lavorativa molto impegnativa in maniera improvvisa e fallimentare. Per 2 anni e mezzo ho condotto un'azienda agricola con ritmi di lavoro assurdi (con picchi di 20 ore al giorno ed una media di 16 per 7 giorni a settimana ). La mia vita era estremamente dinamica e frenetica. Smettendo di lavorare ho subito un crollo psico-fisico notevole e ancora non riesco a riprendermi. Ho parametri auspicabili, pressione 115-80, 65-75 battiti, ma evidentemente non riesco ad adattarmi a questa situazione di normalità e mi sento come se avessi la pressione bassa (non sono mai sceso sotto 110-70 almeno misurandola)...un senso di stanchezza e sonnolenza continua, lo stomaco pieno di aria (ho una gastroscopia il 21) mi da un senso di oppressione e se vado a correre, i primi 10 minuti sono di eruttazioni con qualche extrasistole. Rispetto allo scorso anno, quest'anno sembra andare un pochino meglio...ma è possibile che il mio fisico non riesca a riadattarsi ad una vita normale? Ancora oggi, se sono impegnato, se ho da fare...sto abbastanza bene. ..come mi fermo crollo. Come posso uscire da questa situazione? Grazie e buon lavoro.
[#1]
Medico Chirurgo
Salve,
ha sbagliato sezione.
:-)
Lei non è un cardiopatico ma semplicemente un Paziente che vive una depressione reattiva ad un brusco cambiamento di vita.
Faccia la gastroscopia programmata e qualche esame di Routine, per sua tranquillità ulteriore.
Poi si affidi a chi possa curarla che non è certamente il cardiologo.
In bocca al lupo!
Dott. Vincenzo Caldarola.
ha sbagliato sezione.
:-)
Lei non è un cardiopatico ma semplicemente un Paziente che vive una depressione reattiva ad un brusco cambiamento di vita.
Faccia la gastroscopia programmata e qualche esame di Routine, per sua tranquillità ulteriore.
Poi si affidi a chi possa curarla che non è certamente il cardiologo.
In bocca al lupo!
Dott. Vincenzo Caldarola.
[#2]
Utente
Gent.mo dottore, la ringrazio molto per la sua risposta. La sua ipotesi è sicuramente condivisibile, l'unica cosa che non mi spiego è perché i sintomi peggiorino sempre a maggio giugno quando inizia il caldo. Certo la situazione è strana, nel senso che ho dei cali navigando con il telefono e magari sto benissimo saltando le onde al mare...che specialista mi consiglia? Neurologo o psichiatra/psicologo? Grazie e buona giornata.
[#3]
Medico Chirurgo
Salve,
le fasi di transizione stagionali sono le peggiori per chi soffre di disturbi del tono dell'umore.
Mi sento di consigliarle lo Psichiatra, meglio se abilitato a eseguire una psicoterapia o con uno psicoterapeuta di fiducia: prenderebbe i classici due piccioni con una fava.
Al momento lei ha bisogno di una terapia farmacologica, rapida nell'agire che può prescriverle solo un medico Psichiatra: quando starà meglio potrà affiancare il percorso psicoterapeutico con risultati molto più concreti.
Intanto navighi meno col telefono e si diverta di più! Se può...
In bocca al lupo e buona giornata anche a lei!
Dott. Vincenzo Caldarola.
le fasi di transizione stagionali sono le peggiori per chi soffre di disturbi del tono dell'umore.
Mi sento di consigliarle lo Psichiatra, meglio se abilitato a eseguire una psicoterapia o con uno psicoterapeuta di fiducia: prenderebbe i classici due piccioni con una fava.
Al momento lei ha bisogno di una terapia farmacologica, rapida nell'agire che può prescriverle solo un medico Psichiatra: quando starà meglio potrà affiancare il percorso psicoterapeutico con risultati molto più concreti.
Intanto navighi meno col telefono e si diverta di più! Se può...
In bocca al lupo e buona giornata anche a lei!
Dott. Vincenzo Caldarola.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.2k visite dal 04/06/2016.
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