Fibbrillazione atriale e FANS
Buongiorno ho 27 anni,176 cm x 70 kg, lavoro come ing.meccanico e una volta a settimana pratico sport: corsa,bici o trekking .
Non fumo,bevo non più di 2 bicchieri di vino buono,meno di una volta a settimana,ovviamente non assumo droghe ne altre sostanze ( ecc.. )
Nel 2010 (a 20 anni), dopo una cena molto abbondante e dei movimenti agitati, ho avuto 1 episodio di Fibrillazione atriale cardiovertito in pronto soccorso con propafenone e rientrato sinusale dopo 7h, con FC 140/170 bpm. Ecocardiogramma nella norma,pressione sempre nella norma,referto gastroscopia: incontinenza cardiale curata con peptazol 20mg per 4 settimane ogni 8 di stop,tiroide ok.
Ho eseguito per controllo nel 2012 a distanza di 2 anni un holter cardiaco risultato:
F.min= 44
F.max= 149
F.media = 74
Ectopia ventricolare: VE Totali = 2
Ectopia sopraventricolare :
SVE Totali = 54
Run-SV Totali = 13
Run SV più lungo = 8 beats
Freq.Massime in Run SV = 96 bpm
Segmento ST :
Min tot. ST CH1:0 min ; CH2: 8 min ; CH3: 24 min.
QT: QT Max : 393 ms (alle 6.36 FC 60 bpm) ; QTc Max 445 ms
Non avvertendo ulteriori segni apprate qualche extrasistole random ho eseguito dal 2012 al 2016 qualche ecg risultato sempre nella norma.
Il 25/05/2016 a distanza di 6 anni ho avuto un'altro episodio di Fibrillazione atriale il 2,che descrivo:
Alle ore 3.00 di notte vado in bagno e alzatomi già avverto il battito alla carotide aumentato ma regolare credo sui 100 bpm,che presumo dipenda dall'essermi alzato dal letto,come spesso a dire il vero mi capita quando mi alzo dopo essere stato seduto o sdraiato per diverse ore. Dato che avevo mal di gola ho fatto,come già prima di andare a letto (verso le 23.30), 4/5 spruzzi di Froben spray (Flurbiprofene) e bene dopo 1 min ho iniziato ad avvertire un senso di malessere generale,senso di vomito e alla fine calo della vista e perdita di sensi che si è risolto in 1/2 min essendomi riuscito a sedere,lì mi sono accorto dal battito accelerato e irregolare di essere in FA.
Recatomi alle 3.30 in prontosoccorso confermano la fibrillazione atriale e mi somministrano di nuovo propafenone ed eparina, FC sui 140/170 bpm e rientrata sinusale dopo 5h. Alle analisi: potassio 3* su [3,5 - 5,3] ; bilirubrina : 1,31*; globuli bianchi 12,73* [4,5-10] (che imputano alla gola infiammata); Rx torace normale.
Detto questo,ho letto uno studio pubblicato sul british medical journal [8 April 2014 Non-steroidal anti-inflammatory drugs and the risk of atrial fibrillation] che associa l'uso di FANS con un aumento dell'incidenza di FA.
E vorrei sapere se dato che in questi 6 anni non ho avuto altri segni e data la stretta contemporaneità dei sintomi con l'uso dell'antinfiammatorio,se esso possa essere di fatti la concausa d'innesco della FA. Inoltre 2)cos'altro sarebbe meglio evitare,esiste un decalogo? 3)Quali sono i rischi alla mia età della FA?d'uopo uno studio elettrofisiologico o superfluo? Comprendo la complessità e ringrazio chiunque voglia esprimersi.Saluti.
Non fumo,bevo non più di 2 bicchieri di vino buono,meno di una volta a settimana,ovviamente non assumo droghe ne altre sostanze ( ecc.. )
Nel 2010 (a 20 anni), dopo una cena molto abbondante e dei movimenti agitati, ho avuto 1 episodio di Fibrillazione atriale cardiovertito in pronto soccorso con propafenone e rientrato sinusale dopo 7h, con FC 140/170 bpm. Ecocardiogramma nella norma,pressione sempre nella norma,referto gastroscopia: incontinenza cardiale curata con peptazol 20mg per 4 settimane ogni 8 di stop,tiroide ok.
Ho eseguito per controllo nel 2012 a distanza di 2 anni un holter cardiaco risultato:
F.min= 44
F.max= 149
F.media = 74
Ectopia ventricolare: VE Totali = 2
Ectopia sopraventricolare :
SVE Totali = 54
Run-SV Totali = 13
Run SV più lungo = 8 beats
Freq.Massime in Run SV = 96 bpm
Segmento ST :
Min tot. ST CH1:0 min ; CH2: 8 min ; CH3: 24 min.
QT: QT Max : 393 ms (alle 6.36 FC 60 bpm) ; QTc Max 445 ms
Non avvertendo ulteriori segni apprate qualche extrasistole random ho eseguito dal 2012 al 2016 qualche ecg risultato sempre nella norma.
Il 25/05/2016 a distanza di 6 anni ho avuto un'altro episodio di Fibrillazione atriale il 2,che descrivo:
Alle ore 3.00 di notte vado in bagno e alzatomi già avverto il battito alla carotide aumentato ma regolare credo sui 100 bpm,che presumo dipenda dall'essermi alzato dal letto,come spesso a dire il vero mi capita quando mi alzo dopo essere stato seduto o sdraiato per diverse ore. Dato che avevo mal di gola ho fatto,come già prima di andare a letto (verso le 23.30), 4/5 spruzzi di Froben spray (Flurbiprofene) e bene dopo 1 min ho iniziato ad avvertire un senso di malessere generale,senso di vomito e alla fine calo della vista e perdita di sensi che si è risolto in 1/2 min essendomi riuscito a sedere,lì mi sono accorto dal battito accelerato e irregolare di essere in FA.
Recatomi alle 3.30 in prontosoccorso confermano la fibrillazione atriale e mi somministrano di nuovo propafenone ed eparina, FC sui 140/170 bpm e rientrata sinusale dopo 5h. Alle analisi: potassio 3* su [3,5 - 5,3] ; bilirubrina : 1,31*; globuli bianchi 12,73* [4,5-10] (che imputano alla gola infiammata); Rx torace normale.
Detto questo,ho letto uno studio pubblicato sul british medical journal [8 April 2014 Non-steroidal anti-inflammatory drugs and the risk of atrial fibrillation] che associa l'uso di FANS con un aumento dell'incidenza di FA.
E vorrei sapere se dato che in questi 6 anni non ho avuto altri segni e data la stretta contemporaneità dei sintomi con l'uso dell'antinfiammatorio,se esso possa essere di fatti la concausa d'innesco della FA. Inoltre 2)cos'altro sarebbe meglio evitare,esiste un decalogo? 3)Quali sono i rischi alla mia età della FA?d'uopo uno studio elettrofisiologico o superfluo? Comprendo la complessità e ringrazio chiunque voglia esprimersi.Saluti.
[#1]
Gentile signore
sulla relazione tra antinfiammatori non steroidei e fibrillazione atriale effettivamente sono riportati in letteratura degli studi al riguardo, ma questo rapporto non è così semplice dimostrarlo per tutta una serie di motivi e anche il lavoro che lei riporta conclude che occorrono studi ulteriori per investigare sui meccanismi di questa associazione. Personalmente, viste le recidive di FA e la sua giovane età (che gioca a favore di un risultato positivo) le consiglierei di eseguire un'ablazione transcatetere con RF con un operatore esperto. Per la terapia profilattica tromboembolica se lei (come sembrerebbe) ha un CHADSvasc score pari a 0 non deve fare terapia anticoagulante in profilassi.
Cordialmente
sulla relazione tra antinfiammatori non steroidei e fibrillazione atriale effettivamente sono riportati in letteratura degli studi al riguardo, ma questo rapporto non è così semplice dimostrarlo per tutta una serie di motivi e anche il lavoro che lei riporta conclude che occorrono studi ulteriori per investigare sui meccanismi di questa associazione. Personalmente, viste le recidive di FA e la sua giovane età (che gioca a favore di un risultato positivo) le consiglierei di eseguire un'ablazione transcatetere con RF con un operatore esperto. Per la terapia profilattica tromboembolica se lei (come sembrerebbe) ha un CHADSvasc score pari a 0 non deve fare terapia anticoagulante in profilassi.
Cordialmente
Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica
[#2]
Utente
Buonasera Dott. Rillo la ringrazio del consulto,
e vorrei chiederle se secondo la sua esperienza adottare stili di comportamento atti a limitare l'insorgere di extrasistole,quali ad esempio una cura più adeguata per il reflusso e sindrome gastro cardiaca,possa portare benefici ed evitare insorgere di fa? In quanto i due episodi sopra esposti,magari ingenuamente,li ho associati sempre a situazioni "particolari" che magari possono essere evitate. Nel mio caso ad esempio limitando l'uso di FANS e prestando ancor più attenzione allo stomaco.
Ringrazio chiunque voglia lasciare il proprio contributo.
Saluti
e vorrei chiederle se secondo la sua esperienza adottare stili di comportamento atti a limitare l'insorgere di extrasistole,quali ad esempio una cura più adeguata per il reflusso e sindrome gastro cardiaca,possa portare benefici ed evitare insorgere di fa? In quanto i due episodi sopra esposti,magari ingenuamente,li ho associati sempre a situazioni "particolari" che magari possono essere evitate. Nel mio caso ad esempio limitando l'uso di FANS e prestando ancor più attenzione allo stomaco.
Ringrazio chiunque voglia lasciare il proprio contributo.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.4k visite dal 27/05/2016.
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