Conseguenze infarto.

Salve a tutti, scrivo per aver maggiori delucidazione riguardo un episodio successo a mio nonno.
Lui è un uomo di 85 anni che da più di 30 fa il contadino a tempo pieno, cardiopatico e sofferente di artrosi a un ginocchio.
Sfortunatamente un giorno (una domenica) cade da uno scalino e subisce una linea di frattura al femore. Portato subito all' ospedale, viene due giorni (martedì), per mancanza di tempo e per la carenza del personale sanitario. In questi due giorni, mio nonno, resta un giorno a digiuno e si lamenta di fortissimi dolori alla gamba (giustamente).
Martedì viene operato, operazione che si dimostra piuttosto semplice visto che consisteva nel mettere una placca che gli avrebbe consentito di camminare gia dall'indomani, e durante l'operazione, gli vengono delle palpitazioni.. un infarto. Solo dopo altri 2 giorni (giovedì) viene messo nel reparto di terapia intensiva (per carenza di posti letto), dove vi è rimasto per circa 3 settimane. In tale periodo, la domenica dopo l'operazione i medici ci informano di un altro infarto nella giornata di venerdì, e per tutto il tempo della permanenza in ospedale, mio nonno, ha avuto i livelli di troponina in circolo sempre alti (da 1000 a 4000).
Qual è il problema? il problema è che mio nonno da dopo l'operazione sembra essere diventato demente. Alterna momenti di lucidità a momenti in cui scoppia a piangere (mai fatto nella sua vita), raccontando storie fantasiose e surreali.
Perchè tutto questo? cos'è successo? Possibile che a due mesi da una semplice operazione, mio nonno (che fortunatamente sta riprendendo a camminare), sia rimasto così traumatizzato e sia diventato demente? e pensare che il giorno prima dell' accaduto era li a zappare la terra.
Malasanità? un ictus? cos'è successo?
Vi ringrazio in anticipo per l'eccellente servizio che fornite,
Buona giornata.
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.6k 3.7k
Alterazioni della vigilanza, il disorientamento si ritrovano frequentemente in pazienti anziano ospedalizazti.
Occorre pero' eliminare altroe possibilita', come squilibri elettrolitici (specie la iponatremia se il paziente fosse stato trattato con diuretici) oppure terapia farmacoliogca spesso somministrata alla sera al paziente anziano affinche ' dorma.
Per ciio' che riguarda gli infarti non so che dire, nel senso che il rilievo di rialzo enzimatico che lei riporta e' sicuramente patologico, ma ci sono state modificazioni ECG o ECO?
Il paziente e' stato trattato sin dal tempo zero con eparina a basso peso molecolare (iniezioni nella pancia)?

Arrivederci

cecchini

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

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