Tachicardia Ventricolare non sostenuta

Buongiorno,

Sono un uomo di 63 anni, soffro di cardiopatia ischemica cronica (PTCA+STENT nel 2010), diabete tipo II, glaucoma e dal Gennaio 2016 sono portatore di PMK bilaterale a causa di BAV II Grado.
Sempre nel mese di Gennaio sono stato operato di cistectomia radicale con impianto di ureterocutaneostomia bilaterale a causa di un carcinoma vescicale infiltrante, con esito istologico pT1 N0 M0.
Non sono stato sottoposto né a chemioterapia né a radioterapia.

Assumo la seguente terapia:

PANTORC 40 (ore 7,00)
CONGESCOR 2,5 (ore 8-20)
ESKIM 1000 (ore 8-14-21)
ENAPREN 20 (ore 9)
DEBRIDAT 150 (ore 12-19)
METFORAL 500 (ore 14-21)
DUOPLAVIN (ore 14:30)
NORVASC 5 (ore 21)
TORVAST 40 (ore 22)

Prima dell'intervento chirurgico assumevo Corlentor 5 (1/2 al mattino e 1/2 alla sera), dopodiché l'ho sospeso.

Quest'oggi mi sono sottoposto alla visita di controllo del pacemaker, dal quale è emerso che ho avuto 2 tachicardie ventricolari non sostenute (una durante la notte e un'altra nel pomeriggio). Io non ho avvertito in entrambi i casi alcun disturbo.

Nel mese di marzo del 2015 sono stato sottoposto ad esame coronarografico dal quale sono emerse coronarie ateromasiche ma esenti da stenosi angiograficamente significative e pervietà dello stent recentemente impiantato.

Nel Gennaio del 2016, durante la degenza in U.T.I.C., sono stato sottoposto ad ecocardiogramma dal quale è emerso:

Ventricolo sinistro di normali dimensioni cavitarie, con lieve incremento degli spessori parietali e con cinesi globale conservata (EF ca 50%). Cinetica segmenterai come da schema (riporto: Pareti: Inf. 3, P.Lat 2).
2 = Ipocinesia
3 = Acinesia
Tutto questo a "Livello basale".
Atrio sinistro dilatato (35 ml/m2)
Calcificazione dell'anulus posteriore mitralico; lieve insufficienza valvola.
Nei limiti il calibro della radice artica. Sclerosi non stenotipia delle semilunari.
Sezioni destre nella norma; buona la contrattilità del ventricolo destro. Regolare il calibro dell'asse venoso epato cavale.
Nulla al pericardio.

Conclusioni:

Cardiopatia ischemica con funzione di pompa ai limiti.

Il cardiologo dell'ambulatorio mi ha consigliato di recarmi da un cardiologo di fiducia per decidere il da farsi.

Cosa mi consigliate?
[#1]
Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 279
Sarebbe opportuno che lei si affidasse a un aritmologo...da lontano personalmente non posso esserle di ulteriore aiuto, perché occorrerebbe visionare i tracciati per avere informazioni aggiuntive sul tipo di tachicardia ventricolare e la sede di origine e le regole del nostro sito ce lo impediscono.
Cordialmente

Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica

[#2]
Utente
Utente
Buonasera Dott. Rillo,

Ho ritirato l'Elettrocardiogramma dinamico secondo Holter che, a detta del mio curante, desta delle preoccupazioni.

L'esito è il seguente:

Ritmo da pace-maker bicamerale alternato a ritmo sinusale. FC Media: 73 bpm. FC minima: 58 bpm alle 12:53. FC massima: 117 bpm alle 11:09. Pause superiori a 2.5: 0. Battiti Ventricolari 2039, polimorfi, con 8 Run V di massimo 5 complessi e 18 coppie VE, eventi di Bigeminismo Ventricolare: 2, eventi di Trigimenismo Ventricolare: 7. Ectopia Sopraventricolare: 351, con 6 SV-Runs, il più lungo alle 11.21 della durata di circa 50 secondi con FC di 120 bpm e 3 Coppie SVE. Eventi di Bigeminismo sopraventricolare: 1. Eventi di trigeminismo sopraventricolare: 0. Assenti modifiche significative della ripolarizzazione.

Su questa base il mio curante mi ha consigliato di sottopormi al più breve possibile ad esame coronarografico.

La mia domanda è la seguente:

A Marzo 2015 le mie coronarie risultavano ateromasiche ma esenti da stenosi significative. Inoltre i due stent impiantati al tratto medio della coronaria destra risultavano pervi.

A Gennaio 2016 mi sono sottoposto ad intervento di cistectomia radicale a causa di carcinoma vescicale infiltrante, intervento dal quale ho avuto (e sto avendo ancora) un post-operatorio molto difficile, con subocclusioni intestinali frequenti che comportano un singhiozzo incoercibile che mi stressa particolarmente.

Lei cosa mi consiglia?

Grazie.
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