Onde t negative in ortostatismo
Buongiorno,
Ho 34 anni (174cmx58kg). Un paio di settimane fa in seguito a forti dolori al petto sono stata ricoverata per riscontro di ecg alterato e didimero alto. Durante il ricovero ho eseguito diversi esami tra cui eco cardiogramma, tac toracica (che ha escluso embolia polmonare) e rmn cardiaca.
Sono stata dimessa con diagnosi di esito di recente miocardite e prescrizione di ace inibitori e betabloccanti in basse dosi.
Ho in seguito effettuato test da sforzo cardiopolmonare, holter e ripetuto ecocardiogramma.
I risultati sono sempre gli stessi: ipoconesia del setto intra ventricolare, onda t negativa da V3 a V6 e nelle derivazioni inferiori e tratto ST sottolivellato rigido.
L'onda T negativa si presenta in ortostatismo mentre torna nella norma quando mi sdraio.
Non è stato trovato nulla di patologicamente rilevante e le dimensioni del cuore sono nella norma. Non sono una sportiva e aspetto tac coronarica per escludere un'ischemia (nessun cardiologo che mi ha visitata crede comunque in questa diagnosi).
Visto che restano tutti piuttosto allibiti di fronte a queste anomalie, vorrei sapere, se una spiegazione esiste, a cosa possano essere dovute visto che stranamente compaiono appena mi alzo in piedi. Gli altri sintomi riguardano spossatezza generale, dolori e fatica muscolare e alle articolazioni, capogiri, frequenti emicranie, fiato corto anche a riposo e ultimamente sempre più frequenti contrazioni muscolari involontarie (simili a spasmi isolati agli arti), oltre che a senso di oppressione al torace. Gli esami del sangue sono tutti nella norma.
Posto che non sono assolutamente una persona ansiosa o ipocondriaca come dovrei comportarmi in futuro per evitare eventuali aggravamenti e/o sviluppi? Questa condizione potrebbe essere parafisiologica anche se legata alla postura o dovuta a cause diverse da una patologia cardiaca e dovrei quindi rivolgermi ad uno specialista diverso da un cardiologo per indagare più a fondo?
Ringrazio infinitamente per l'attenzione e resto a disposizione per eventuali ulteriori dettagli.
Ho 34 anni (174cmx58kg). Un paio di settimane fa in seguito a forti dolori al petto sono stata ricoverata per riscontro di ecg alterato e didimero alto. Durante il ricovero ho eseguito diversi esami tra cui eco cardiogramma, tac toracica (che ha escluso embolia polmonare) e rmn cardiaca.
Sono stata dimessa con diagnosi di esito di recente miocardite e prescrizione di ace inibitori e betabloccanti in basse dosi.
Ho in seguito effettuato test da sforzo cardiopolmonare, holter e ripetuto ecocardiogramma.
I risultati sono sempre gli stessi: ipoconesia del setto intra ventricolare, onda t negativa da V3 a V6 e nelle derivazioni inferiori e tratto ST sottolivellato rigido.
L'onda T negativa si presenta in ortostatismo mentre torna nella norma quando mi sdraio.
Non è stato trovato nulla di patologicamente rilevante e le dimensioni del cuore sono nella norma. Non sono una sportiva e aspetto tac coronarica per escludere un'ischemia (nessun cardiologo che mi ha visitata crede comunque in questa diagnosi).
Visto che restano tutti piuttosto allibiti di fronte a queste anomalie, vorrei sapere, se una spiegazione esiste, a cosa possano essere dovute visto che stranamente compaiono appena mi alzo in piedi. Gli altri sintomi riguardano spossatezza generale, dolori e fatica muscolare e alle articolazioni, capogiri, frequenti emicranie, fiato corto anche a riposo e ultimamente sempre più frequenti contrazioni muscolari involontarie (simili a spasmi isolati agli arti), oltre che a senso di oppressione al torace. Gli esami del sangue sono tutti nella norma.
Posto che non sono assolutamente una persona ansiosa o ipocondriaca come dovrei comportarmi in futuro per evitare eventuali aggravamenti e/o sviluppi? Questa condizione potrebbe essere parafisiologica anche se legata alla postura o dovuta a cause diverse da una patologia cardiaca e dovrei quindi rivolgermi ad uno specialista diverso da un cardiologo per indagare più a fondo?
Ringrazio infinitamente per l'attenzione e resto a disposizione per eventuali ulteriori dettagli.
[#1]
Scusi, non è chiaro quel che dice...
Lei riporta testualmente "...Sono stata dimessa con diagnosi di esito di recente miocardite "...
Questa diagnosi giustifica le alterazioni delle quali parla e quindi non comprendo perché dice " restano tutti piuttosto allibiti di fronte a queste anomalie"....la postura non c'entra nulla...del resto l'ECG si fa in posizione supina, non ortostatica..
Saluti
Lei riporta testualmente "...Sono stata dimessa con diagnosi di esito di recente miocardite "...
Questa diagnosi giustifica le alterazioni delle quali parla e quindi non comprendo perché dice " restano tutti piuttosto allibiti di fronte a queste anomalie"....la postura non c'entra nulla...del resto l'ECG si fa in posizione supina, non ortostatica..
Saluti
Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica
[#2]
Utente
Buongiorno,
Grazie per la risposta. Mi rendo conto che sia strano, ma il punto è proprio questo: le alterazioni dell'ecg compaiono ogni volta che da supina mi alzo in piedi e dipendono o sono correlate quindi alla postura e non alla miocardite. Come scritto peraltro nei referti.
Le racconto com'è andata. Durante la preparazione per effettuare il test da sforzo durante il ricovero, dopo aver posizionato gli elettrodi da supina mi sono semplicemente alzata per iniziare. Questo è stato subito interrotto per via dell'immediata comparsa delle alterazioni (onde t negative da V3 a V6, tratto ST sottolivellato e tachicardia appunto). In seguito mi hanno rifatto ecg supina, seduta e in piedi, a riposo e iperventilando, chiamando addirittura il primario del reparto cardiologico dov'ero ricoverata che mi ha detto testualmente 'Ma... Lei è unica,'). Visti gli stessi risultati mi hanno fatto fare comunque il test da sforzo che ho in seguito rifatto altre due volte dal cardiologo che mi ha presa in cura in seguito alla dimissione (così come ho rifatto tre volte l'holter e l'ecocardiogramma alla ricerca di qualcosa che potesse spiegarle in qualche modo). Sempre stessa conclusione: alterazioni dovute alla postura e prescrizione di betabloccanti.
Per questo parlo di cardiologi allibiti (ma non preoccupati comunque) e mi chiedo se possano essere dovute a qualcosa di estraneo a patologie cardiache e se dovrei rivolgermi ad un altro specialista. Sono stata e sono tuttora seguita da ottimi professionisti, ma prima di lasciare perdere e prendere questi farmaci a tempo indeterminato mi chiedevo se esistesse una spiegazione plausibile o precedentemente riscontrata in altri pazienti che soffrono forse di altri tipi di patologie e che potrebbe essere sfuggita...
La ringrazio infinitamente per l'attenzione e mi scuso per la poca chiarezza.
Grazie per la risposta. Mi rendo conto che sia strano, ma il punto è proprio questo: le alterazioni dell'ecg compaiono ogni volta che da supina mi alzo in piedi e dipendono o sono correlate quindi alla postura e non alla miocardite. Come scritto peraltro nei referti.
Le racconto com'è andata. Durante la preparazione per effettuare il test da sforzo durante il ricovero, dopo aver posizionato gli elettrodi da supina mi sono semplicemente alzata per iniziare. Questo è stato subito interrotto per via dell'immediata comparsa delle alterazioni (onde t negative da V3 a V6, tratto ST sottolivellato e tachicardia appunto). In seguito mi hanno rifatto ecg supina, seduta e in piedi, a riposo e iperventilando, chiamando addirittura il primario del reparto cardiologico dov'ero ricoverata che mi ha detto testualmente 'Ma... Lei è unica,'). Visti gli stessi risultati mi hanno fatto fare comunque il test da sforzo che ho in seguito rifatto altre due volte dal cardiologo che mi ha presa in cura in seguito alla dimissione (così come ho rifatto tre volte l'holter e l'ecocardiogramma alla ricerca di qualcosa che potesse spiegarle in qualche modo). Sempre stessa conclusione: alterazioni dovute alla postura e prescrizione di betabloccanti.
Per questo parlo di cardiologi allibiti (ma non preoccupati comunque) e mi chiedo se possano essere dovute a qualcosa di estraneo a patologie cardiache e se dovrei rivolgermi ad un altro specialista. Sono stata e sono tuttora seguita da ottimi professionisti, ma prima di lasciare perdere e prendere questi farmaci a tempo indeterminato mi chiedevo se esistesse una spiegazione plausibile o precedentemente riscontrata in altri pazienti che soffrono forse di altri tipi di patologie e che potrebbe essere sfuggita...
La ringrazio infinitamente per l'attenzione e mi scuso per la poca chiarezza.
[#5]
Utente
Buonasera,
A titolo informativo la aggiorno sulle modifiche posturali del mio ecg: mi è stata infatti diagnosticata la POTS (sindrome da tachicardia ortostatica cronica).
Si tratta di una neuropatia del sistema autonomo caratterizzata appunto da tachicardia e onde t negative in ortostatismo, confermata con tilting test e dosaggio delle catecolamine in clino e ortistatismo.
Cordiali saluti.
A titolo informativo la aggiorno sulle modifiche posturali del mio ecg: mi è stata infatti diagnosticata la POTS (sindrome da tachicardia ortostatica cronica).
Si tratta di una neuropatia del sistema autonomo caratterizzata appunto da tachicardia e onde t negative in ortostatismo, confermata con tilting test e dosaggio delle catecolamine in clino e ortistatismo.
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 3.7k visite dal 01/05/2016.
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