Insufficienza cardiaca?
Gentili professori,
scusate la mia ignoranza in merito ma la medicina non è un campo che mi compete ed ho bisogno di chiarimenti sul mio stato di salute.
Come ho già scritto più volte sono in terapia da due anni per una tachicardia sinusoidale per la quale non si riesce a trovare spiegazione.
Lobivon 5 mg
Procoralan (ivabradina) 5 mg x2
Il mio quesito è questo: ho l'insufficienza cardiaca???
Per quanto possa sembrare inverosimile a nemmeno 40 anni, se fosse così ho bisogno di saperlo, di sapere che ASPETTATIVE DI VITA, per me e per le persone a cui voglio bene.
Questa patologia ha un decorso cronico inevitabile? E soprattutto, perché ce l'ho?
Fino ad oggi non ho avuto infarti, ho questa modesta valvulopatia, non ho mai bevuto, sono ex fumatrice,...possono bastare le sigarette?
Tornando ai dati oggettivi: all'ecocardiodoppler risulta solo un prolasso mitralico con rigurgito lieve, frazione d'eiezione conservata (due anni fa).
Ma al test da sforzo la mia tachicardia mi fa raggiungere la frequenza massimale con un carico di 75W.
Cioè al secondo step e non per esaurimento muscolare, ma proprio perché arrivo al massimo sforzo che il mio cuore puo tollerare. Per cui mi domando se la causa stia nel fatto che il mio cuore non riesce a pompare sufficiente sangue per compensare lo sforzo e quindi aumenta i battiti (dati sempre inerenti a 2 anni fa).
Non mi dissero niente al riguardo, solo che non c'erano presenti segni d'ischemia (motivo per cui venne fatta l'indagine), ne turbe del ritmo.
Da allora seguo tutti i cambiamenti sullo stile di vita raccomandati, escludendo l'aumento di peso che ho avuto in relazione all'assunzione di farmaci di natura psichiatrica, che ho modificato e attualmente sto riprendendo il mio peso.
Mi sono state fatte anche molte analisi (renina-angiotensina) e poi anche le catecolamine e cortisolo non è stato riscontrato nulla ma mi domando se questo discorso sia stato falsato dall'uso concomitante dei betabloccanti, che assumevo durante la prova delle urine delle 24 ore perché non mi era stato detto il contrario e perché senza queste medicine non riesco proprio a vivere.
Come sintomi, attualmente, ho un'intolleranza agli sforzi notevole per la mia età nonostante la terapia causata da una dispnea che ha un origine anche di tipo respiratorio, visto che ho una scoliosi grave che mi porta un deficit lieve - moderato restrittivo. Per quanto riguarda l tachicardia è sotto controllo e quindi l'esercizio fisico che faccio è importante per me, ma per un'altra persona probabilmente è una sciocchezza.
Anche riguardo all'intervento che dovrei subire per la scoliosi (8 ore in anestesia totale), mi preoccupa non poco.
Grazie di cuore a chi vorrà rispondermi e chiarire la mia situazione che io almeno, percepisco come complessa.
Tornerò a farmi visitare da un cardiologo a breve, per farmi prescrivere tutti gli esami del caso, visto che mi è stato consigliato di tenere sotto controllo questa situazione almeno ogni due anni.
Per ultimo, posso fare qualcos'altro oltre ad assumere i farmaci, e fare un'attività fisica consona?
scusate la mia ignoranza in merito ma la medicina non è un campo che mi compete ed ho bisogno di chiarimenti sul mio stato di salute.
Come ho già scritto più volte sono in terapia da due anni per una tachicardia sinusoidale per la quale non si riesce a trovare spiegazione.
Lobivon 5 mg
Procoralan (ivabradina) 5 mg x2
Il mio quesito è questo: ho l'insufficienza cardiaca???
Per quanto possa sembrare inverosimile a nemmeno 40 anni, se fosse così ho bisogno di saperlo, di sapere che ASPETTATIVE DI VITA, per me e per le persone a cui voglio bene.
Questa patologia ha un decorso cronico inevitabile? E soprattutto, perché ce l'ho?
Fino ad oggi non ho avuto infarti, ho questa modesta valvulopatia, non ho mai bevuto, sono ex fumatrice,...possono bastare le sigarette?
Tornando ai dati oggettivi: all'ecocardiodoppler risulta solo un prolasso mitralico con rigurgito lieve, frazione d'eiezione conservata (due anni fa).
Ma al test da sforzo la mia tachicardia mi fa raggiungere la frequenza massimale con un carico di 75W.
Cioè al secondo step e non per esaurimento muscolare, ma proprio perché arrivo al massimo sforzo che il mio cuore puo tollerare. Per cui mi domando se la causa stia nel fatto che il mio cuore non riesce a pompare sufficiente sangue per compensare lo sforzo e quindi aumenta i battiti (dati sempre inerenti a 2 anni fa).
Non mi dissero niente al riguardo, solo che non c'erano presenti segni d'ischemia (motivo per cui venne fatta l'indagine), ne turbe del ritmo.
Da allora seguo tutti i cambiamenti sullo stile di vita raccomandati, escludendo l'aumento di peso che ho avuto in relazione all'assunzione di farmaci di natura psichiatrica, che ho modificato e attualmente sto riprendendo il mio peso.
Mi sono state fatte anche molte analisi (renina-angiotensina) e poi anche le catecolamine e cortisolo non è stato riscontrato nulla ma mi domando se questo discorso sia stato falsato dall'uso concomitante dei betabloccanti, che assumevo durante la prova delle urine delle 24 ore perché non mi era stato detto il contrario e perché senza queste medicine non riesco proprio a vivere.
Come sintomi, attualmente, ho un'intolleranza agli sforzi notevole per la mia età nonostante la terapia causata da una dispnea che ha un origine anche di tipo respiratorio, visto che ho una scoliosi grave che mi porta un deficit lieve - moderato restrittivo. Per quanto riguarda l tachicardia è sotto controllo e quindi l'esercizio fisico che faccio è importante per me, ma per un'altra persona probabilmente è una sciocchezza.
Anche riguardo all'intervento che dovrei subire per la scoliosi (8 ore in anestesia totale), mi preoccupa non poco.
Grazie di cuore a chi vorrà rispondermi e chiarire la mia situazione che io almeno, percepisco come complessa.
Tornerò a farmi visitare da un cardiologo a breve, per farmi prescrivere tutti gli esami del caso, visto che mi è stato consigliato di tenere sotto controllo questa situazione almeno ogni due anni.
Per ultimo, posso fare qualcos'altro oltre ad assumere i farmaci, e fare un'attività fisica consona?
[#1]
Lei non ha alcuna insufficienza cardiaca, dal momento che l'ecografia e' perfettamente normale.
Ha tre motivi per essere tachicardica:
- sovrappeso
- sindrome restrittiva polmonare
- ansia
Esegua , per massimo di scrupolo anche il dosaggio degli ormoni tiroidei.
Per cio che riguarda il LOBIVON non e' certo il beta bloccante piu' attivo sulla tachicardia (ad esempio il bisoprololo o propanololo potrebbero essere piu' efficaci).
ma non vedo motivo di preoccupazuione
Arrivederci
cecchini
Ha tre motivi per essere tachicardica:
- sovrappeso
- sindrome restrittiva polmonare
- ansia
Esegua , per massimo di scrupolo anche il dosaggio degli ormoni tiroidei.
Per cio che riguarda il LOBIVON non e' certo il beta bloccante piu' attivo sulla tachicardia (ad esempio il bisoprololo o propanololo potrebbero essere piu' efficaci).
ma non vedo motivo di preoccupazuione
Arrivederci
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Utente
Grazie infinite Dr.Cecchini,
mi ha veramente aiutato a chiarire alcuni alcuni aspetti che mi spaventavano molto non avendo le nozioni necessarie per interpretare i risultati di ciò che mi capita.
Riguardo al discorso sovrappeso ce la sto veramente mettendo tutta ed i risultati si vedono, in un mese ho perso 5kg, cambiando la terapia per l'ansia e seguendo la dieta.
Adesso prendo farmaci con un minor impatto metabolico, passeggio tutti i giorni un'ora in salita, e sono passata da 80 a 75kg, me ne mancano ancora una decina ma ci sto lavorando...
Diminuendo il peso è migliorato anche l'aspetto lipidico, e anche tanto:
da COL.TOT 200 a 175
da TRIGLICERIDI 336 (!) a 102
e credo che miglioreranno ancora....
D'altronde come le dicevo questo dimagrimento è funzionale anche all'operazione per scoliosi per cui sono in lista d'attesa presso il Rizzoli di Bologna, ed anche loro mi hanno consigliato di perdere peso in vista dell'intervento, anche per motivi ortopedici.
La sindrome restrittiva dovrebbe quindi risolversi dopo l'intervento e naturalmente successiva riabilitazione respiratoria.
Gli ormoni tiroidei sono stati fatti e ripetuti due anni fa ed erano nella norma, presumo che lo saranno ancora.
Per quanto riguarda il LOBIVON, anche la pneumologa mi aveva detto che se si poteva evitare in via precauzionale era meglio perché puo indurre broncospasmo (anche se io non l'avverto), ma presumo che sia una cosa di tutti i betabloccanti...
In ogni caso, quando mi chiameranno per l'intervento, se non le spiace mi farò viva personalmente, considerando che siamo relativamente vicini e che richiedono un consulenza cardiologica esterna per chiunque si operi.
Il Rizzoli è un grande centro dove ho visto risolvere situazioni molto peggiori della mia con la chirurgia vertebrale, ma è appunto un centro specializzato in ortopedia esclusivamente per cui questi accertamenti dovrò farli in separata sede.
mi ha veramente aiutato a chiarire alcuni alcuni aspetti che mi spaventavano molto non avendo le nozioni necessarie per interpretare i risultati di ciò che mi capita.
Riguardo al discorso sovrappeso ce la sto veramente mettendo tutta ed i risultati si vedono, in un mese ho perso 5kg, cambiando la terapia per l'ansia e seguendo la dieta.
Adesso prendo farmaci con un minor impatto metabolico, passeggio tutti i giorni un'ora in salita, e sono passata da 80 a 75kg, me ne mancano ancora una decina ma ci sto lavorando...
Diminuendo il peso è migliorato anche l'aspetto lipidico, e anche tanto:
da COL.TOT 200 a 175
da TRIGLICERIDI 336 (!) a 102
e credo che miglioreranno ancora....
D'altronde come le dicevo questo dimagrimento è funzionale anche all'operazione per scoliosi per cui sono in lista d'attesa presso il Rizzoli di Bologna, ed anche loro mi hanno consigliato di perdere peso in vista dell'intervento, anche per motivi ortopedici.
La sindrome restrittiva dovrebbe quindi risolversi dopo l'intervento e naturalmente successiva riabilitazione respiratoria.
Gli ormoni tiroidei sono stati fatti e ripetuti due anni fa ed erano nella norma, presumo che lo saranno ancora.
Per quanto riguarda il LOBIVON, anche la pneumologa mi aveva detto che se si poteva evitare in via precauzionale era meglio perché puo indurre broncospasmo (anche se io non l'avverto), ma presumo che sia una cosa di tutti i betabloccanti...
In ogni caso, quando mi chiameranno per l'intervento, se non le spiace mi farò viva personalmente, considerando che siamo relativamente vicini e che richiedono un consulenza cardiologica esterna per chiunque si operi.
Il Rizzoli è un grande centro dove ho visto risolvere situazioni molto peggiori della mia con la chirurgia vertebrale, ma è appunto un centro specializzato in ortopedia esclusivamente per cui questi accertamenti dovrò farli in separata sede.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.9k visite dal 26/04/2016.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Aritmie
Cos'è un'aritmia cardiaca? Fibrillazione atriale, extrasistoli, tachicardia: scopri quali sono le alterazioni del ritmo cardiaco e come trattare le aritmie.