Dolore toracico e braccia al cammino (dopo visite)
Buongiorno.
Mio padre, malato di sclerosi multipla, dice spesso di accusare un dolore al torace quando cammina, che si estende anche alle braccia (non è sempre solo a sinistra, è anche bilaterale).
L'estate scorsa i primi episodi. Tornando dal mare, salendo le scale, gli venne questo dolore; riposando, gli passò. Stessa cosa tornando da una giornata in piscina, salendo a piedi per una ripida salita, gli venne il dolore (anche con un po' di tosse), e dovette fermarsi. Andammo al pronto soccorso, beccammo un medico che mi parve davvero approssimativo (gli diedero codice verde al PS).
Fecero ECG dopo una mezz'ora, tutto ok. Dissero che era raffreddore...
Ad ogni modo insistetti per fargli fare una visita. Il medico curante sospettò un'angina, lo indirizzò dal cardiologo per fargli fare una coronarografia.
Il cardiologo però si rifiutò, disse che effettuare una coronarografia sarebbe stato come "sparare ad una formica con un cannone", e optò per un ECG sotto sforzo. Mio padre prenotò ed andò ad effettuare l'ECG sotto sforzo al cicloergometro, ma la prova fu interrotta a meno del 50% perché fisicamente mio padre non ce la fa ad effettuare attività fisica a causa della sclerosi multipla.
Dunque il cardiologo gli prescrisse ECG da sforzo ma con sostanza iniettabile endovena, senza cicloergometro. La prova risultò negativa.
Dopo questi test, il cardiologo disse che quei dolori non fossero di origine anginosa, ma dovuti alla sclerosi multipla. Devo dire che avrei preferito che mio padre effettuasse la coronarografia, per fugare ogni dubbio.
Fatto sta che stamattina, a distanza di quasi un anno, mio padre ha avvertito di nuovo lo stesso fenomeno. Però camminando in discesa, senza quindi uno sforzo notevole.
Dice che sente come il torace "tirarsi", e si estende alle braccia questa sorta di dolore / tiro. L'anno scorso descrisse la sensazione al torace come una "costrizione" al petto.
Secondo voi, vanno bene le visite fatte? Occorrerebbe fare altro o indagare di più?
Sono sintomi preoccupanti o assimilabili alle angine?
Chiedo per favore questo consulto per chiarirmi le idee, e avere anche consigli su come eventualmente procedere. Tengo molto a mio padre, come normale che sia.
Vi ringrazio in anticipo.
Mio padre, malato di sclerosi multipla, dice spesso di accusare un dolore al torace quando cammina, che si estende anche alle braccia (non è sempre solo a sinistra, è anche bilaterale).
L'estate scorsa i primi episodi. Tornando dal mare, salendo le scale, gli venne questo dolore; riposando, gli passò. Stessa cosa tornando da una giornata in piscina, salendo a piedi per una ripida salita, gli venne il dolore (anche con un po' di tosse), e dovette fermarsi. Andammo al pronto soccorso, beccammo un medico che mi parve davvero approssimativo (gli diedero codice verde al PS).
Fecero ECG dopo una mezz'ora, tutto ok. Dissero che era raffreddore...
Ad ogni modo insistetti per fargli fare una visita. Il medico curante sospettò un'angina, lo indirizzò dal cardiologo per fargli fare una coronarografia.
Il cardiologo però si rifiutò, disse che effettuare una coronarografia sarebbe stato come "sparare ad una formica con un cannone", e optò per un ECG sotto sforzo. Mio padre prenotò ed andò ad effettuare l'ECG sotto sforzo al cicloergometro, ma la prova fu interrotta a meno del 50% perché fisicamente mio padre non ce la fa ad effettuare attività fisica a causa della sclerosi multipla.
Dunque il cardiologo gli prescrisse ECG da sforzo ma con sostanza iniettabile endovena, senza cicloergometro. La prova risultò negativa.
Dopo questi test, il cardiologo disse che quei dolori non fossero di origine anginosa, ma dovuti alla sclerosi multipla. Devo dire che avrei preferito che mio padre effettuasse la coronarografia, per fugare ogni dubbio.
Fatto sta che stamattina, a distanza di quasi un anno, mio padre ha avvertito di nuovo lo stesso fenomeno. Però camminando in discesa, senza quindi uno sforzo notevole.
Dice che sente come il torace "tirarsi", e si estende alle braccia questa sorta di dolore / tiro. L'anno scorso descrisse la sensazione al torace come una "costrizione" al petto.
Secondo voi, vanno bene le visite fatte? Occorrerebbe fare altro o indagare di più?
Sono sintomi preoccupanti o assimilabili alle angine?
Chiedo per favore questo consulto per chiarirmi le idee, e avere anche consigli su come eventualmente procedere. Tengo molto a mio padre, come normale che sia.
Vi ringrazio in anticipo.
[#1]
La coronarografia, essendo un esame invasivo puo' essere giustificata in caso di positivita' dei test provocativi.
Suo padre ha eseguito un test provocativo che , a quanto lei dice e' risultato negativo per ischemia.
Puo eventualmente programmare un holter a 12 derivazioni per valutare eventuali modificazion i elettrocardiografiche durante la marcia.
Arrivederci
cecchini
Suo padre ha eseguito un test provocativo che , a quanto lei dice e' risultato negativo per ischemia.
Puo eventualmente programmare un holter a 12 derivazioni per valutare eventuali modificazion i elettrocardiografiche durante la marcia.
Arrivederci
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.5k visite dal 06/04/2016.
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