Sussulti, cuore e respiro fermi

Oramai da molti mesi, prima di addormentarmi (molto raramente quando sono in piedi di giorno) ho delle sensazioni veramente molto brutte (non vorrei mai andare a letto pur di non provarle). Premetto che purtroppo tendo da sempre alla depressione e che sto vivendo un momento di grande rabbia, insoddisfazione e ansietà, per non dire angoscia. Non vorrei però rischiare di liquidare i sintomi che sto per descrivere come "psicosomatici" , mentre invece potrebbero nascondere cause più gravi, di natura cardiaca o neurologica.
Nel dormiveglia avverto come un black out improvviso, si ferma il respiro, il pensiero, e soprattutto il cuore. Contemporaneamente ho uno scatto, talvolta mi sento il corpo che si irrigidisce, altre volte è più un sussulto. Si ripete molte volte finché non mi addormento stremata e angosciata. Qualche volta mi capita anche durante il sonno profondo ed è ancora più brutto perché la sensazione è più intensa, mi sembra di stare per morire e mi ritrovo seduta sul letto che annaspo, cerco di afferrare le coperte e di chiamare aiuto. Cosa posso fare? Vorrei fare degli accertamenti per capire se si possono escludere cause gravi. Alcuni anni fa, per la precisione otto, feci la prova di Holter, proprio a seguito di episodi (molto più lievi) come questi che ho descritto ma il risultato fu normale. Se può essere utile, aggiungo di avere i livelli di prolattina alti. Poi ho saputo, prima di un piccolo intervento di raschiamento a seguito di un aborto spontaneo, di avere il "delta corto". Sul mio cuore non so altro e quindi, visto che il disturbo non si attenua ma anzi va a peggiorare, vorrei chiedervi un consiglio su altri eventuali accertamenti da fare.
Vi ringrazio tanto fin d'ora!
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Dr. Iacopo Ciccarelli Cardiologo 93 3
Probabilmente trattasi di riscontro elettrocardiografico di "pre-eccitazione ventricolare" (intervallo PR corto con presenza di onda delta) per cui, se non le ha già effettuate in passato, consiglierei visita cardiologica con elettrocardiogramma, ecocardiogramma e test ergometrico.
Comunque la sintomatologia riferita non sembra riconducibile in prima battuta a cause cardiologiche o aritmologiche, per cui mi orienterei a chiarire ulteriormente gli squilibri ormonali riferiti ed in particolare eseguirei un controllo della funzione tiroidea. Cordiali saluti

Dr. Iacopo Ciccarelli

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Utente
Utente
La ringrazio per i consigli Dr. Ciccarelli. Conto di fare questi accertamenti al più presto. Posso approfittare ancora per chiedere qualche chiarimento ulteriore:

- Lei consiglia ecocardiogramma o ecocardiogramma color-doppler?

- mi conviene ripetere anche l'Ecg Holter 24 ore, dal momento che l'altro risale a diversi anni fa (2008)? (mi scusi, Le scrivo anche il risultato: analizzati 107657 battiti; Ritmo sinusale a FC Media di 74 bpm. FC Massima 131 bpm. FC Minima 44 bpm. Stabile la conduzione S-A ed A-V. Sono stati registrati 13 BESV Isolati. Nulla di significativo a carico della fase di ripolarizzazione ventricolare). (riguardo la strumentazione utilizzata: tipo registratore FD5 S/N 0 15223; S/W versione: 4.0.2222; Release 12.0; Preferenze CARDIO 1)

- può essere molto pericolosa alla mia età la pre-eccitazione ventricolare? (49 anni, non bevo, non fumo, non ho pancia, sono magra e cerco di seguire un'alimentazione sana a parte qualche dolce di troppo).

- oltre a fare gli accertamenti, posso fare anche altro per prevenire problemi importanti? Intendo dire: devo evitare di prendere troppi caffè, evitare di stancarmi facendo lunghe camminate o facendo troppe scale, evitare le arrabbiature? Oppure tutto ciò è ininfluente?

La ringrazio ancora, è stato davvero molto gentile a rispondermi in una giornata festiva!
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Dr. Iacopo Ciccarelli Cardiologo 93 3
Buongiorno,
l'ecocardiogramma e l'ecocolordoppler cardiaco sono sinonimi (anche se la seconda dicitura è quella corretta e che dovrebbe essere usata nella richiesta di esami allo specialista).
Da come ho capito, la sintomatologia che lamenta è quotidiana, quindi in questo caso l'esecuzione di un ECG Holter delle 24 ore può essere di aiuto diagnostico; nell'esame precedente viene riportata una normale conduzione atrio ventricolare quindi probabilmente la via accessoria è intermittente. Il rischio di tachiaritmie è maggiore nei pazienti maschi sotto i 35 anni, caratteristiche che non la appartengono e che quindi (insieme all'intermittenza) permettono di considerare la via occulta a basso rischio di conduzione. Raccomando di completare l'iter con test ergometrico massimale. Le attività "stressogene" da lei ricordate non hanno alcun impatto particolare sull'eventuale inducibilità di aritmie. Cordiali saluti
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Utente
Utente
Dr. Ciccarelli, grazie ancora. E' stato gentilissimo e chiarissimo. La saluto cordilamente e Le auguro buona Pasqua
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Utente
Utente
Chiedo scusa per il disturbo. Mi è venuto in mente ancora un dubbio, che per me sarebbe importante risolvere. Dato che normalmente risiedo a Roma ma in questi mesi sono in un paese molto piccolo per ragioni di lavoro, mi chiedevo se, per gli accertamenti, mi conviene tornare a Roma o se posso affidarmi, con la stessa tranquillità, anche ad un centro diagnostico di paese. In effetti la mia domanda è se i risultati degli esami che devo effettuare sono oggettivi oppure se (come nel caso, per esempio, delle ecografie) possono essere compromessi dalla maggiore o minore qualità delle apparecchiature e dalla maggiore o minore esperienza dell'operatore. La ringrazio ancora tanto!
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Utente
Utente
Dottore mi scusi ancora. Sono molto preoccupata anche perché siamo durante giorni festivi e non posso andare subito in qualche studio medico. Mi sono resa conto di aver dimenticato la cosa forse più importante: il referto dell'elettrocardiogramma con cui ho scoperto il problema.

Eccolo:

Ritmo sinusale con intervallo P-R corto
Deviazione assiale destra
Accenno di Onda Delta (comunque non diagnostico) in V5

Freq. Ventr: 63 BPM
PR. int: 114 ms
QRS dur: 102 ms
QT/Qtc 402/409 ms
assi P-R-T: 39 77 70

Posso chiederle la cortesia e la pazienza (oltre quella già dimostrata) di rispondere alla mia domanda precedente (se posso fare accertamenti in un paesino) e dirmi qualcosa circa il referto? Potrei avere la sindrome di Wolff-Parkinson-White?

La ringrazio tanto
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Dr. Iacopo Ciccarelli Cardiologo 93 3
Gentile utente,
pur con i limiti del consulto a distanza, consideri quanto segue:

- ECG Holter e test ergometrico sono due esami poco "operatore dipendenti", quindi eseguirli in un centro "ad alto volume" o a "basso volume" di esami, secondo me non cambia più di tanto, l'importante è comunque farsi seguire sempre dallo stesso specialista di fiducia, per non dover sempre ricominciare gli stessi discorsi e per non correre il rischio che, di specialista in specialista, si rischi di "perdere per strada" informazioni importanti, non so se sono stato sufficientemente chiaro.

- L'elettrocardiogramma, così come refertato, non è sufficiente per porre il sospetto diagnostico di pre-eccitazione ventricolare.

Cordiali saluti
[#8]
Utente
Utente
Chiarissimo. Grazie ancora, Dott. Ciccarelli
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