Pacemaker e aorta
Buonasera
ho 2 domande da porvi pere 2 persone a me care:
1° mio padre ha subito un intervento a causa della bassa frequenza dei battiti cardiaci che ha richiesto l'impianto di un pacemaker nel luglio del 2010 annualmente effettua il controllo della batteria , lo scorso settembre gli hanno detto che la batteria ha una carica restante pari al 30% ....... quando sarebbe giusto sostituirla prima che sia TROPPO TARDI ?
2° dopo un controllo è stato diagnosticato a mio suocero un problema all'aorta ovvero dicono che il massimo inspessimento può essere 5mm ( molto grave ) ed a lui hanno detto l'abbia già a 4.9 mm hanno riferito che in queste condizioni non può essere operato.
Vi chiedo gentilmente chiarimenti.
RingraziandoVi anticipatamente porgo
Cordiali Saluti
ho 2 domande da porvi pere 2 persone a me care:
1° mio padre ha subito un intervento a causa della bassa frequenza dei battiti cardiaci che ha richiesto l'impianto di un pacemaker nel luglio del 2010 annualmente effettua il controllo della batteria , lo scorso settembre gli hanno detto che la batteria ha una carica restante pari al 30% ....... quando sarebbe giusto sostituirla prima che sia TROPPO TARDI ?
2° dopo un controllo è stato diagnosticato a mio suocero un problema all'aorta ovvero dicono che il massimo inspessimento può essere 5mm ( molto grave ) ed a lui hanno detto l'abbia già a 4.9 mm hanno riferito che in queste condizioni non può essere operato.
Vi chiedo gentilmente chiarimenti.
RingraziandoVi anticipatamente porgo
Cordiali Saluti
[#1]
Buona sera.
1) per suo padre, è chi fa il controllo del pacemaker che programma la sostituzione elettiva della batteria prima che sia troppo tardi! Oltre alla carica residua si valuta anche quanto è in funzione il pacemaker: se il pacemaker è solo "sentinella" (cioè la frequenza cardiaca di base è spontanea e il pacemaker entra in funzione solo saltuariamente quando la frequenza si abbassa) non c'è fretta; se invece la persona è "pacemaker-dipendente", cioè il suo ritmo è costantemente indotto dal pacemaker, bisogna intervenire prima.
2) un' aorta di 49 mm di diametro va valutata per intervento. In base a cosa hanno detto che "in queste condizioni non può essere operato"? Quali condizioni?
1) per suo padre, è chi fa il controllo del pacemaker che programma la sostituzione elettiva della batteria prima che sia troppo tardi! Oltre alla carica residua si valuta anche quanto è in funzione il pacemaker: se il pacemaker è solo "sentinella" (cioè la frequenza cardiaca di base è spontanea e il pacemaker entra in funzione solo saltuariamente quando la frequenza si abbassa) non c'è fretta; se invece la persona è "pacemaker-dipendente", cioè il suo ritmo è costantemente indotto dal pacemaker, bisogna intervenire prima.
2) un' aorta di 49 mm di diametro va valutata per intervento. In base a cosa hanno detto che "in queste condizioni non può essere operato"? Quali condizioni?
Dr. Chiara Lestuzzi
Cardiologia, Centro di Riferimento Oncologico (CRO), IRCCS, Aviano (PN)
[#2]
Ex utente
Buongiorno la ringrazio per la celere risposta ,
per quanto riguarda mio padre il pacemaker interviene soprattutto la notte perché in quelle ore si abbassano notevolmente i battiti, chi ha fatto l'ultimo controllo a settembre non ha detto nulla a mio padre, quindi suppongo ci sia ancora tempo....
Per quanto riguarda mio suocero dicono che è troppo "inspessita" mi hanno spiegato sia come un palloncino arrivato quasi al limite della "gonfiezza" non so in termini tecnici come spiegarmi meglio, e che un intervento sarebbe rischioso , gli hanno detto solo di non fare nulla non muoversi molto non prendere freddo o caldo non fare le scale perché potrebbe essere fatale ...... Facile fare una diagnosi del genere , ma come si può stare con la paura che da un momento all'altro possa succedere l'irreparabile senza sapere di poter rimediare in qualche modo prima......
La ringrazio ancora per la sua disponibilità.
Cordiali Saluti
per quanto riguarda mio padre il pacemaker interviene soprattutto la notte perché in quelle ore si abbassano notevolmente i battiti, chi ha fatto l'ultimo controllo a settembre non ha detto nulla a mio padre, quindi suppongo ci sia ancora tempo....
Per quanto riguarda mio suocero dicono che è troppo "inspessita" mi hanno spiegato sia come un palloncino arrivato quasi al limite della "gonfiezza" non so in termini tecnici come spiegarmi meglio, e che un intervento sarebbe rischioso , gli hanno detto solo di non fare nulla non muoversi molto non prendere freddo o caldo non fare le scale perché potrebbe essere fatale ...... Facile fare una diagnosi del genere , ma come si può stare con la paura che da un momento all'altro possa succedere l'irreparabile senza sapere di poter rimediare in qualche modo prima......
La ringrazio ancora per la sua disponibilità.
Cordiali Saluti
[#3]
Buona sera.
A suo padre dovrebbero aver dato un appuntamento per il prossimo controllo del pacemaker; se non l' hanno fatto, chiami e chieda quando è previsto.
Per suo suocero, sono piuttosto stupita. Non hanno scritto niente? Dire che è al diametro limite e che rischia la rottura ci sta, ma questo pone l' indicazione all' intervento, non la controindicazione!
Perché sarebbe a rischio? E' molto anziano? Ha altre malattie?
Immagino che la diagnosi sia stata fatta da un cardiologo che ha fatto l' ecocardiogramma. la valutazione dell' operabilità e del rischio va fatta da chi deve operare, cioè dal cardiochirurgo.
Quindi le suggerisco di sentire un altro parere, da un cardiologo che collabori con dei cardiochirurghi o da un cardiochirurgo; ma con in mano il referto completo dell' eco (che include la valutazione della capacità contrattile, lo stato delle valvole ecc.), e una valutazione dello stato di salute generale (funzione renale, epatica, altre patologie).
A suo padre dovrebbero aver dato un appuntamento per il prossimo controllo del pacemaker; se non l' hanno fatto, chiami e chieda quando è previsto.
Per suo suocero, sono piuttosto stupita. Non hanno scritto niente? Dire che è al diametro limite e che rischia la rottura ci sta, ma questo pone l' indicazione all' intervento, non la controindicazione!
Perché sarebbe a rischio? E' molto anziano? Ha altre malattie?
Immagino che la diagnosi sia stata fatta da un cardiologo che ha fatto l' ecocardiogramma. la valutazione dell' operabilità e del rischio va fatta da chi deve operare, cioè dal cardiochirurgo.
Quindi le suggerisco di sentire un altro parere, da un cardiologo che collabori con dei cardiochirurghi o da un cardiochirurgo; ma con in mano il referto completo dell' eco (che include la valutazione della capacità contrattile, lo stato delle valvole ecc.), e una valutazione dello stato di salute generale (funzione renale, epatica, altre patologie).
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.1k visite dal 18/01/2016.
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