Colesterolo alto dopo dieta
Buongiorno,
sono un italiano all'estero ( irlanda ), quindi i valori che indico sono in unità di misura diverse da quelle italiane, ma spero vadano bene lo stesso.
Ho 36 anni, faccio vita abbastanza sedentaria ( 1 partita a calcetto a settimana, ma per il resto seduto davanti al computer ) , NON sono sovrappeso, non bevo e non fumo.
Ad un controllo fatto al lavoro lo scorso settembre ( analisi fatta tramite goccia di sangue dal dito, come si fa per il diabete ) , è risultato che il mio colesterolo totale fosse di poco superiore a 5 mmol/l ( che corrisponde ai nostri 200 in italia ).
Ne ho parlato col mio medico, che mi ha consigliato di tenere un regime alimentare sano e di fare delle analisi approfondite dopo 3 mesi.
Da settembre in poi, quindi, a parte un paio di ore di attività fisica moderata a settimana, in aggiunta al famigerato calcetto, ho tenuto formaggi, salumi e carni grasse lontani dalla mia tavola.
Ho praticamente mangiato avena e frutta a colazione, tonno, pollo o tacchino a pranzo
e cereali e yoghurt a cena.
Ho perso 3 - 4 chili in 3 mesi, passando da 80 a 76kg, ma purtroppo, al momento di rifare le analisi ad inizio gennaio, ho scoperto che il colesterolo é addirittura aumentato ( 6.6 totale, 0.93 trigliceridi, 1.55 HDL, 4.58 LDL ) , e si é palesata una carenza di vitamina B12 ( 171 pg/ml ).
Il medico mi ha ribadito di tenere una dieta sana e mi ha detto di tornare tra 3 mesi, oltre a prescrivermi una iniezione a settimana di B12 per 6 settimane.
Ora, considerando che nell'ultima settimana di dicembre ho chiuso un occhio ( e forse anche due ) per quanto riguarda l'assunzione di dolci, posso considerare che questo abbia avuto una incidenza maggiore sui valori di colesterolo?
Ho letto recentemente che secondo alcuni, sono invece pane e cereali in genere a portare il fegato a produrre più colesterolo e guardando alla mia dieta degli ultimi 3 mesi, fatta eccezione per una settimana ( maledette feste ) , mi sorge quasi un dubbio, non vorrei perseverare in qualcosa che mi fa più male che bene, e sono molto confuso a questo punto sulla dieta da seguire.
Devo segnalare che purtroppo mio padre è cardiopatico con diversi interventi di bypass ed angioplastiche negli ultimi 20 anni, e mia madre tende alla colesterolemia.
Mi devo arrendere al fatto che questa è l'unica eredità che posso aspettarmi da loro?
p.s. cerco di sdrammatizzare, ma il colesterolo alto mi porta ansia e malumore.
Grazie
sono un italiano all'estero ( irlanda ), quindi i valori che indico sono in unità di misura diverse da quelle italiane, ma spero vadano bene lo stesso.
Ho 36 anni, faccio vita abbastanza sedentaria ( 1 partita a calcetto a settimana, ma per il resto seduto davanti al computer ) , NON sono sovrappeso, non bevo e non fumo.
Ad un controllo fatto al lavoro lo scorso settembre ( analisi fatta tramite goccia di sangue dal dito, come si fa per il diabete ) , è risultato che il mio colesterolo totale fosse di poco superiore a 5 mmol/l ( che corrisponde ai nostri 200 in italia ).
Ne ho parlato col mio medico, che mi ha consigliato di tenere un regime alimentare sano e di fare delle analisi approfondite dopo 3 mesi.
Da settembre in poi, quindi, a parte un paio di ore di attività fisica moderata a settimana, in aggiunta al famigerato calcetto, ho tenuto formaggi, salumi e carni grasse lontani dalla mia tavola.
Ho praticamente mangiato avena e frutta a colazione, tonno, pollo o tacchino a pranzo
e cereali e yoghurt a cena.
Ho perso 3 - 4 chili in 3 mesi, passando da 80 a 76kg, ma purtroppo, al momento di rifare le analisi ad inizio gennaio, ho scoperto che il colesterolo é addirittura aumentato ( 6.6 totale, 0.93 trigliceridi, 1.55 HDL, 4.58 LDL ) , e si é palesata una carenza di vitamina B12 ( 171 pg/ml ).
Il medico mi ha ribadito di tenere una dieta sana e mi ha detto di tornare tra 3 mesi, oltre a prescrivermi una iniezione a settimana di B12 per 6 settimane.
Ora, considerando che nell'ultima settimana di dicembre ho chiuso un occhio ( e forse anche due ) per quanto riguarda l'assunzione di dolci, posso considerare che questo abbia avuto una incidenza maggiore sui valori di colesterolo?
Ho letto recentemente che secondo alcuni, sono invece pane e cereali in genere a portare il fegato a produrre più colesterolo e guardando alla mia dieta degli ultimi 3 mesi, fatta eccezione per una settimana ( maledette feste ) , mi sorge quasi un dubbio, non vorrei perseverare in qualcosa che mi fa più male che bene, e sono molto confuso a questo punto sulla dieta da seguire.
Devo segnalare che purtroppo mio padre è cardiopatico con diversi interventi di bypass ed angioplastiche negli ultimi 20 anni, e mia madre tende alla colesterolemia.
Mi devo arrendere al fatto che questa è l'unica eredità che posso aspettarmi da loro?
p.s. cerco di sdrammatizzare, ma il colesterolo alto mi porta ansia e malumore.
Grazie
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Vede, molto semplicemente lei ha un fegato per condizioni genetiche produce più' colesterolo. tanto e' che i suoi trigliceridi sono perfettamente normali.
La dieta ovviamente influisce , ma solo di poco nei suoi casi.
I valori di colesterolemia non sono elevatissimi e al momento non necessitano di terapia con statine.
Dica al suo medico di farsi per se' le iniezioni di vitamina B (ma perché' mai???)
saluti
cecchini
La dieta ovviamente influisce , ma solo di poco nei suoi casi.
I valori di colesterolemia non sono elevatissimi e al momento non necessitano di terapia con statine.
Dica al suo medico di farsi per se' le iniezioni di vitamina B (ma perché' mai???)
saluti
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.5k visite dal 16/01/2016.
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