Impianto di pacemaker bicamerale

Buongiorno,

Sono un uomo di 63 anni, cardiopatico ischemico cronico (PTCA+STENT nel 2010), diabetico, dislipidemico e con glaucoma. Inoltre sono affetto da carcinoma vescicale da trattare con cistectomia radicale.

Nel tardo pomeriggio di martedì sera sono stato colpito da giramento di testa, lipotimia e ripetute sincopi, ragion per cui mio figlio ha immediatamente allertato il 118 che mi ha trasportato in ospedale in codice rosso, diagnosticandomi un BAV di II grado.

La notte stessa, ricoverato in UTIC, sono stato colpito da un'asistolia durata 13 sec (e sono svenuto), ragion per cui mi hanno sottoposto a massaggio cardiaco e mi hanno impiantato un pacemaker temporaneo.

Il giorno dopo mi hanno sottoposto all'impianto di pacemaker bicamerale.

Vi riporto la scheda dell'intervento:

Indicazione: BAV

Modello PM: St. Jude Assurity Dr. MRI
Elettrocatetere atriale: Isoflex 52 cm
Elettrocatetere ventricolare: isoflex 58

Procedura: Mediante tecnica di Seldinger modificata si procedeva alla doppia puntura della vena succlavia sinistra. Si procedeva al posizionamento di elettrocatetere in apice ventricolo destro ed in auricola destra via succlavia.
Soglia di stimolazione Vdx: 0,3 V a 0,40 ms
Onda R:>8 mv
Soglia di stimolazione Adx: 0,5V a 0,40 ms
OndaP: 4 mV

Procedura ben tollerata decorsa senza complicanze.

Farmaci: Targosid 200 mg 2 fl e.v. una tambum. Aumenti 1fl x 2 e.v.
Si consiglia riposo a letto per 24 ore.

I medici che mi hanno curato non sono stati molto eloquenti. Vorrei capire che cosa ho avuto e come mai all'improvviso, senza nessun segno premonitore.

Ho rischiato molto?

Grazie
[#1]
Dr.ssa Chiara Lestuzzi Cardiologo 1.5k 64
L' ischemia cardiaca può manifestarsi a diversi livelli: a carico dei ventricoli (e causare angina) ma anche a carico del tessuto di conduzione cardiaco.
Ha corso un rischio soprattutto perché se le sincopi l' avessero colpita mentre stava guidando la macchina o mentre attraversava la strada, o era nella vasca da bagno o in cima a una scala avrebbe potuto farsi davvero male e anche morire.

Per fortuna suo figlio ha fatto una cosa saggia allertando il 118 e adesso che ha il suo bel pacemaker non avrà più problemi.

Ringrazi il Cielo e suo figlio!

Dr. Chiara Lestuzzi
Cardiologia, Centro di Riferimento Oncologico (CRO), IRCCS, Aviano (PN)

[#2]
Utente
Utente
Grazie mille, Dott.ssa Lestuzzi: ritengo le sue risposte di alta qualità e professionalità, improntate di una speciale umanità e di un elevato spessore culturale.

Lei è un medico molto prezioso, glielo dice un paziente che è a contatto con i medici 1-2 volte a settimana.

Inoltre approfitto della sua disponibilità, sottoponendo alla sua attenzione l'esame ecocardiografico fatto il giorno dell'impianto del pacemaker.

Il referto è il seguente:

Ventricolo sinistro di normali dimensioni cavitarie, con lieve incremento degli spessori parietali e con cinesi globale conservata (EF ca 50%). Cinetica segmenterai come da schema (riporto: Pareti: Inf. 3, P.Lat 2).
2 = Ipocinesia
3 = Acinesia
Tutto questo a "Livello basale".
Atrio sinistro dilatato (35 ml/m2)
Calcificazione dell'anulus posteriore mitralico; lieve insufficienza valvola.
Nei limiti il calibro della radice artica. Sclerosi non stenotipia delle semilunari.
Sezioni destre nella norma; buona la contrattilità del ventricolo destro. Regolare il calibro dell'asse venoso epato cavale.
Nulla al pericardio.

Conclusioni:

Cardiopatia ischemica con funzione di pompa ai limiti.

La cosa che mi lascia perplesso, cara Dott.ssa Lestuzzi, è che l'anno scorso (per la precisione a Marzo), fui sottoposto a cornarografia e relativo esame ecocardiografico che riportava:

Ventricolo sinistro di normali dimensioni con acinesia e fibrosi come da schema.
(riporto: Pareti: Inf. 3, P.Lat 3).
3 = Acinesia
F.E. 55%
Atrio sinistro e radice artica normali.
Ventricolo destro di normali dimensioni e cinesi.
Assenza di rigurgiti.

Conclusioni:

Ventricolo sinistro con acinesie regionali.

Perché questi due eco sono così diversi l'uno dall'altro? Sono molto confuso.

La ringrazio.

Complimenti per il suo lavoro.
[#3]
Dr.ssa Chiara Lestuzzi Cardiologo 1.5k 64
Grazie per i complimenti!

I due echi non sono poi tanto diversi!
Entrambi riportano un' acinesia inferoposteriore e una frazione di eiezione simile (50-55%). C' è una certa variabilità interosservatore nella valutazione della funzione di pompa, e 5% di differenza non è strano.
L' eco dell' anno scorso è un po' più stringato e -forse- refertato da un medico più ottimista, che ha valutato l' atrio sinistro normale senza misurarlo. La lieve insufficienza mitralica può non essere stata notata perché l'apparecchio usato non era molto sensibile, oppure in quel momento non c'era; variazioni di volume e di cinetica possono modificare l' entità di un rigurgito.
L'esame di quest' anno è dettagliato: si cita la calcificazione dell' annulus mitralico e un ispessimento delle cuspidi aortiche che sono abbastanza frequenti a una certa età; può darsi che chi ha fatto l'eco l'anno scorso non avesse segnalato nulla perché lo considerava "fisiologico per l' età" come le rughe.
Oppure, i due apparecchi usati erano diversi o regolati in modo diverso... comunque non si parsa di una valvola data una volta normale e una volta gravemente disfunzionante! Sono differenze trascurabili dal punto di vista clinico.

[#4]
Utente
Utente
Lei è d'oro. Avercene medici che danno spiegazioni così ben dettagliate e chiare.

Un caro saluto.
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