Impianto icd e frazione di eiezione
Salve, ho avuto un IMA circa 10 anni fà e mi è stata diagnostica una coronaropatia trivasale. Mi sono state fatte svariate angioplastiche. Dopo l'infarto ho fatto molta attività sportiva fino a quando circa 3 anni fà ho avuto un episodio ischemico. Fatta risonanza magnetica dalla quale risulta una cardiomiopatia dilatativa. Ora dopo una coronarografia di controllo le coronarie trattate con stent sono risultate libere ma dall'angiografia risulta al ventricolo sx ipocinesia diffusa con acinesia inferiore e laterale con frazione di eiezione 35. Mi è stato consigliata l'applicazione di un device ICD per sicurezza. Vorrei cortesemente sapere se con questo impianto la FE poteva aumentare e se come mi è stato detto dopo l'itervento posso tornare a guidare e poter avere una vita diciamo normale. Grazie infinite per la risposta.
Un ICD non aumenta la frazione di eiezione.
Ci sono dei pace makers con doppia stimolazione che vengono impiantati a chi, oltre alla rdiotta EF presenti un blocco di branca , capaci di re-sincronizzare i due ventricoli ottenendo un lieve aumento della EF.
Ma penso, da cio che lei scrive, che le abbiano proposto un ICD in quanto le forme dilatative post ischemiche (come la sua che NON e' una cardiomiopatia dilatativa, dal momento che ha stenosi coronariche) possono complicarsi con aritmie anche importanti.
La chiave delle forme dilatative post ischemiche come la sua e' la terapia medica che sicuramente le sara' stata ben impostata e norme comportamentali quali l'abolizione del sale aggiunto a tavola, un'adeguata idratazione dal momentio che assumera certtamente diuretici ed ace inibitori, , ed il riposo.
In alcuni casi, as econda dell'entita' della dilatazione ventrciolare ed atriale o alla presenza di alcune aritmie, e' necessaria la terapia anticoagulante orale (Coumadin).
Arrivederci
cecchini
Ci sono dei pace makers con doppia stimolazione che vengono impiantati a chi, oltre alla rdiotta EF presenti un blocco di branca , capaci di re-sincronizzare i due ventricoli ottenendo un lieve aumento della EF.
Ma penso, da cio che lei scrive, che le abbiano proposto un ICD in quanto le forme dilatative post ischemiche (come la sua che NON e' una cardiomiopatia dilatativa, dal momento che ha stenosi coronariche) possono complicarsi con aritmie anche importanti.
La chiave delle forme dilatative post ischemiche come la sua e' la terapia medica che sicuramente le sara' stata ben impostata e norme comportamentali quali l'abolizione del sale aggiunto a tavola, un'adeguata idratazione dal momentio che assumera certtamente diuretici ed ace inibitori, , ed il riposo.
In alcuni casi, as econda dell'entita' della dilatazione ventrciolare ed atriale o alla presenza di alcune aritmie, e' necessaria la terapia anticoagulante orale (Coumadin).
Arrivederci
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.3k visite dal 04/01/2016.
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