Betabloccante perché?

Salve, ho 26 anni e premettendo che soffro di ansia dopo essere andato al pronto soccorso 2 volte negli ultimi 6 mesi dove mi hanno fatto ecg risultati negativi se non per una tachicardia sinusale.ma dopo aver manifestato palpitazioni improvvise senza motivo apparente per mia tranquillità ho deciso di fare una visita dal cardiologo di mio padre che è anche primario della clinica della mia città e sembra molto rispettato nel campo il quale mi ha fatto un un ecocardiogramma (durato qualche secondo) che alla mia richiesta di informazioni ha detto che era tutto apposto, e un elettrocardiogramma dal quale a visto un ritmo di 110 bpm ma non ha detto nient'altro se non dicendomi che mi avrebbe prescritto atenolo 100 mg da prendere meta' mattina e meta' la sera...io gli ho detto che abitualmente misuro il battito che a riposo non supera quasi mai gli 80 bpm, ma me la prescritto comunque, dicendomi che dovevo fare analisi di "routine" e tiroide e fra una settimana di mettere una sorta di ecg portatile che regista quando ho quei sintomi. Il mio dubbio è che dai test e' risultato qualcosa di anomalo e lui (in buona fede)sapendo che sono un soggetto ansioso non me lo ha detto, è possibile che per una tachicardia mi ha prescritto un beta bloccante e altri approfondimenti? È anche vero che (o almeno penso) il medico ha l'obbligo di informarti su una reale situazione giusto? Grazie in anticipo a chi risponderà.
[#1]
Dr.ssa Chiara Lestuzzi Cardiologo 1.5k 64
Perché il cardiologo abbia agito così dovrebbe chiederlo a lui medesimo, visto che non possediamo capacità telepatiche!
Io posso fare delle ipotesi:
E' possibile che -vedendola così ansiosa- le abbia prescritto il betabloccante che inibisce tipicamente la tachicardia da stress, e che abbia prescritto le altre analisi solo per tranquillizzarla.

E' anche possibile che -prima di emettere un "verdetto" definitivo- abbia voluto approfondire la situazione (per esempio verificando se le palpitazioni corrispondono davvero solo a tachicardia sinusale o se sono extrasistoli). Il che è molto corretto.

Dr. Chiara Lestuzzi
Cardiologia, Centro di Riferimento Oncologico (CRO), IRCCS, Aviano (PN)

[#2]
Utente
Utente
Innanzitutto la ringrazia per la celere risposta è vorrei scusarmi se sono passato per quello che non ha fiducia nei medici ( purtroppo la mente dell'ansioso fa venire sempre dubbi ) ho scritto qui solo perché mi è sembrato strano che il dottore mi avesse dato atenolo 100 per una tachicardia isolata perché come scritto sopra il polso difficilmente a riposo supera gli 80 bpm e calcolando che voglia fare questa sorta di "holter al bisogno ho pensato che dai risultati dei test c'è qualcosa che non mi abbia detto anche se alle mie richieste di delucidazioni mi ha detto che il betabloccante era solo per far abbassare i battiti, e che risultava tutto apposto,un altra cosa visto che ci sono e mi sono scordato di chiedere al medico, si può fare tranquillamente sport? e siccome (raramente) bevo alcolici potrebbero avere interazioni con il farmaco ? Grazie.
[#3]
Dr.ssa Chiara Lestuzzi Cardiologo 1.5k 64
Stia tranquillo, ho capito bene il suo problema! Solo che in certi casi è possibile dedurre il ragionamento fatto dal medico perché molto ovvio, in altri no.
Per esempio, io in casi come il suo non prescrivo metoprololo a dosi piene, bensì comincio con piccole dosi di bisoprololo (l' unico betabloccante che è in commercio in molte formulazioni, da 1.25 mg a 10 mg -che corrispondono ai 100 di metoprololo come potenza- e quindi è più maneggevole), per saggiare la risposta clinica. Ma questa è una mia personale scelta, condivisa da altri cardiologi ma non da tutti.

Lo sport lo può fare tranquillamente e gli alcolici in modesta quantità non danno interferenze significative.
[#4]
Utente
Utente
Grazie per le sue delucidazioni,le devo dire che da ieri che ho iniziato ad assumerlo già mi sembra di trarne giovamento ,visto che non ho avvertito nessuna sensazione strana a livello cardiaco (palpitazioni/extrasistole) anzi, quando oggi c'è stato qualche momento di agitazione a livello (mi passi il termine)di "testa",il cuore che fino a ieri lo avrei ritenuto il responsabile dei sintomi mi andava subito in tachicardia invece sembra proprio non accusare della mia agitazione rimanendo con i sui 60/65 bpm al polso e anche dopo 3 piani di scale non ha superato i 75.
La ringrazio ancora e le auguro un buon lavoro Dr.lestuzzi
[#5]
Dr.ssa Chiara Lestuzzi Cardiologo 1.5k 64
Anni fa il British Medical Journal ha pubblicato uno studio in cui si chiedeva a medici che partecipano a conferenze ed eventi pubblici che sosa fanno per l' ansia,e molti di loro prendono un betabloccante priima di salire sul palco, per controllare la tachicardia da stress.
E sulle scatole dei betabloccanti c'è il segnale "DOPING" perché atleti che fanno biathlon, o tiro al bersaglio lo potrrebbero prendere per ridurre i tremori.
In effetti toglie i sintomi e disinnesca il circuito vizioso: tachicardia-ansia-tachicardia.
Però la cosa migliore è imparare a controllare la frequenza con mezzi non farmacologici, come l' allenamento aerobico, lo yoga, il trainiong autogeno....
[#6]
Utente
Utente
Sì in effetti ho visto il segno doping sulla scatola e adesso che ci penso, anche a livello aerobico potrebbero dare un aiutino, concordo perfettamente con lei infatti non voglio cominciare ad assumere beta bloccanti a questa età, ho fatto yoga per 2 anni e ne avevo tratto molto giovamento ma in questo momento quando ci provo sembra fare effetto contrario, nel frattempo sto andando da uno psicoterapeuta che, vedendomi dubbioso sul mio stato di salute Mi ha consigliato Prima di escludere le cause organiche in modo di avere piu attenzione da parte mia e lavorare meglio poi sulla componente psicologica, ultimamente sto facendo una vita abbastanza sedentaria e non faccio sport(che praticamente ho sempre fatto)per paura di avere qualcosa, il tutto si riassume nel come ha detto lei, il circolo vizioso dell'ansia. Ultima domanda tanti per curiosità poi ovviamente quando sarà il momento chiedero' al mio medico, quando si vuole interrompere il farmaco deve essere fatto gradualmente ?
[#7]
Dr.ssa Chiara Lestuzzi Cardiologo 1.5k 64
Visto il dosaggio pieno, è meglio ridurre gradualmente per evitare l' effetto "rimbalzo": si dimezza la dose per una settimana, poi si dimezza ancora e poi si sospende.
[#8]
Utente
Utente
Salve, riapro questo consulto intanto per dirle che mi sono notevolmente calmato dopo che ieri sono andato dal mio cardiologo che ai miei dubbi e domande, mi ha rassicurato sul fatto che durante la visita sia ecg che ecocardio sono risultati del tutto negativi e che secondo lui non ho assolutamente niente, il fatto di avermi dato questo "aggeggio" che ho scoperto si collega al cellulare per poi mandare il tracciato ecg (1 derivazione) in tempo reale al suo computer era più che altro per tranquillizzarmi visto che il software oltre che poterlo mandare al dottore da' una sorta di "parere preventivo" che nelle 4 prove mi ha dato sempre il "cuoricino verde"comunque, senza dilungarmi troppo vorrei sapere il perché sia nel referto ecg del dottore che in quelli di questo apparecchio (provo a spiegarlo in modo più tecnico possibile per le mie possibilità sperando di non scrivere stupidaggini) la linea isoelettrica che va' dal tratto ST e poi fino alla onda P invece di essere una linea isoelettrica netta e' piena di "artefatti" mentre facendo provare a mio fratello e alla mia fidanzata e molto più netta della mia, quindi la mia domanda era il perché secondo lei di questa cosa ? Grazie.
[#9]
Dr.ssa Chiara Lestuzzi Cardiologo 1.5k 64
L' ECG rileva i potenziali elettrici non solo del cuore ma anche dei muscoli (infatti, si chiede la paziente di stare disteso e rilassato); se ci si muove o si hanno tremori, o anche tensioni muscolari si possono osservare degli artefatti. Ma -finché sono lievi- non impediscono al lettura del tracciato.
Aritmie

Cos'è un'aritmia cardiaca? Fibrillazione atriale, extrasistoli, tachicardia: scopri quali sono le alterazioni del ritmo cardiaco e come trattare le aritmie.

Leggi tutto