Recidiva tachicardia pjrt
buonasera
ho 36 anni e nel giro di pochi mesi ho scoperto di essere affetto da tachicardia sopraventricolare (per la precisione tachicardia reciprocante giunzionale). Durante una prova da sforzo (22.10.2015) sono riuscito a documentare l'evento che il cardiologo mi ha diagnosticato come TPSV condotta talora con aberranza. Premetto che sono sempre stato uno sportivo e fino all'anno scorso praticavo pallavolo a livello agonistico. In definitiva mi viene consigliato di valutare l'ablazione per non prendere antiaritmici a vita. Contatto aritmologo che mi conferma tale evenienza. In data 10.11.2015 ho un attacco di tachicardia che dopo mezz'ora non accenna a placarsi e così mi reco al pronto soccorso. Adenosina e defibrillazione non riescono a farmela passare, vengo ricoverato in terapia intensiva cardiaca e solo con amiodarone tramite vena femorale torno in ritmo sinusale. Rimango in ospedale una settimana, e in questo lasso temporale ho altri episodici attacchi di qualche ora. Vengo dimesso la mattina del 17.11.2015 e il giorno stesso mi reco presso la clinica da me prescelta dove hanno un rinomato centro di aritmologia altamente specializzato. Vengo classificato come caso interessante e raro e mi viene posticipato intervento perchè il responsabile di reparto vuole presenziare alla procedura. Per fugare ogni dubbio vengo sottoposto anche a RMN cardiaca. Purtroppo verso la fine dell'esame sono colto nuovamente da tachicardia ma fortunatamente il tecnico e la cardiologa dicono che sono riusciti a portare a termine il tutto. L'esito dicono essere negativo, cuore sano.
Quel pomeriggio (20.11.2015) entro quindi in sala operatoria e durante lo studio non appena inseriti i cateteri ecco partire la solita frequenza anomala. Mi viene ablata la via accessoria (occulta decrementale a sede postero settale-destra) e vengo riportato in camera con la rassicurazione che il problema è stato individuato e trattato.
Il post a parte l'inevitabile fastidio all'inguine e l'ematoma conseguente non mi ha fatto particolarmente penare. La sola cosa che ho avvertito è stata una mutazione nel mio battito, sicuramente molto + lento (55-60) e direi anche più "pieno" diverso dal pre operatorio. Avvertivo delle extra-sistoli che sembravano far partire la tachicardia ma non trovavano sfogo e non sentivo accelerazioni. Purtroppo fino a ieri sera e a stamattina. In entrambi i casi ho avvertito il solito tonfo e poi l'odiata accelerazione del mio cuore. La frequenza era sicuramente molto + ridotta rispetto a tempo fa (sui 100 anzichè 130-140). Ora il tutto è rientrato ma sento che il mio battito è tornato ad essere a riposo sui 75 battiti e anche quella pienezza che avvertivo nel post ablazione è svanita tornando a come lo sentivo fino all'operazione. La mia domanda è se nel periodo subito dopo l'ablazione può succedere che mi si ripresentino degli episodi senza che necessariamente questo debba significare la mal riuscita dell'intervento. Due gg. fa ho effettuato ecg di controllo e il dottore mi ha detto che il tracciato va bene. Sta però valutando cura per pressione alto. Come farmaci post ablazione mi sono stati prescritti cardio aspirina e pantorc per 30 gg, no antiaritmici. grazie a chi potrà dirimere i miei dubbi.
ho 36 anni e nel giro di pochi mesi ho scoperto di essere affetto da tachicardia sopraventricolare (per la precisione tachicardia reciprocante giunzionale). Durante una prova da sforzo (22.10.2015) sono riuscito a documentare l'evento che il cardiologo mi ha diagnosticato come TPSV condotta talora con aberranza. Premetto che sono sempre stato uno sportivo e fino all'anno scorso praticavo pallavolo a livello agonistico. In definitiva mi viene consigliato di valutare l'ablazione per non prendere antiaritmici a vita. Contatto aritmologo che mi conferma tale evenienza. In data 10.11.2015 ho un attacco di tachicardia che dopo mezz'ora non accenna a placarsi e così mi reco al pronto soccorso. Adenosina e defibrillazione non riescono a farmela passare, vengo ricoverato in terapia intensiva cardiaca e solo con amiodarone tramite vena femorale torno in ritmo sinusale. Rimango in ospedale una settimana, e in questo lasso temporale ho altri episodici attacchi di qualche ora. Vengo dimesso la mattina del 17.11.2015 e il giorno stesso mi reco presso la clinica da me prescelta dove hanno un rinomato centro di aritmologia altamente specializzato. Vengo classificato come caso interessante e raro e mi viene posticipato intervento perchè il responsabile di reparto vuole presenziare alla procedura. Per fugare ogni dubbio vengo sottoposto anche a RMN cardiaca. Purtroppo verso la fine dell'esame sono colto nuovamente da tachicardia ma fortunatamente il tecnico e la cardiologa dicono che sono riusciti a portare a termine il tutto. L'esito dicono essere negativo, cuore sano.
Quel pomeriggio (20.11.2015) entro quindi in sala operatoria e durante lo studio non appena inseriti i cateteri ecco partire la solita frequenza anomala. Mi viene ablata la via accessoria (occulta decrementale a sede postero settale-destra) e vengo riportato in camera con la rassicurazione che il problema è stato individuato e trattato.
Il post a parte l'inevitabile fastidio all'inguine e l'ematoma conseguente non mi ha fatto particolarmente penare. La sola cosa che ho avvertito è stata una mutazione nel mio battito, sicuramente molto + lento (55-60) e direi anche più "pieno" diverso dal pre operatorio. Avvertivo delle extra-sistoli che sembravano far partire la tachicardia ma non trovavano sfogo e non sentivo accelerazioni. Purtroppo fino a ieri sera e a stamattina. In entrambi i casi ho avvertito il solito tonfo e poi l'odiata accelerazione del mio cuore. La frequenza era sicuramente molto + ridotta rispetto a tempo fa (sui 100 anzichè 130-140). Ora il tutto è rientrato ma sento che il mio battito è tornato ad essere a riposo sui 75 battiti e anche quella pienezza che avvertivo nel post ablazione è svanita tornando a come lo sentivo fino all'operazione. La mia domanda è se nel periodo subito dopo l'ablazione può succedere che mi si ripresentino degli episodi senza che necessariamente questo debba significare la mal riuscita dell'intervento. Due gg. fa ho effettuato ecg di controllo e il dottore mi ha detto che il tracciato va bene. Sta però valutando cura per pressione alto. Come farmaci post ablazione mi sono stati prescritti cardio aspirina e pantorc per 30 gg, no antiaritmici. grazie a chi potrà dirimere i miei dubbi.
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E' raro che un'aritmia trattata con successo recidivi solo nello stretto periodo post ablazione e poi scompaia (questo può accadere solo per la fibrillazione atriale)...ma non è detto che la sua aritmia sia recidivata....anzi, se vuole il mio parere, da quanto riporta i sintomi sono sfumati e poco correlabili con un ritorno della tachicardia. Si tranquillizzi.
Cordialità
Cordialità
Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica
[#2]
Utente
Buongiorno Dott. Rillo,
sicuramente cercherò di seguire il consiglio di tranquillizzarmi. Volevo chiederle però se può capitare che il battito subisca delle variazioni e degli assestamenti nel post ablazione (frequenza e tipologia). Tale variazione poi dovrebbe rimanere o a tendere si dovrebbe riassimilare al normale ritmo sinusale pre intervento (come detto ho sempre avuto una frequenza media sui 70 anzichè sui 55)? Confido che il suo parere sulla non riproposizione della mia vecchia tachicardia sia corrispondente alla realtà e che il prof Jacopino ed il suo staff mi abbiano finalmente liberato da questo problema!
grazie ancora!
sicuramente cercherò di seguire il consiglio di tranquillizzarmi. Volevo chiederle però se può capitare che il battito subisca delle variazioni e degli assestamenti nel post ablazione (frequenza e tipologia). Tale variazione poi dovrebbe rimanere o a tendere si dovrebbe riassimilare al normale ritmo sinusale pre intervento (come detto ho sempre avuto una frequenza media sui 70 anzichè sui 55)? Confido che il suo parere sulla non riproposizione della mia vecchia tachicardia sia corrispondente alla realtà e che il prof Jacopino ed il suo staff mi abbiano finalmente liberato da questo problema!
grazie ancora!
[#3]
E' possibile che banali extrasistoli siano presenti nel post ablazione o che comunque vengano paradossalmente avvertite più di prima poichè erano quelle che in precedenza permettevano alla tachicardia di partire...Quindi anche se le sembrerà strano a volte l'extrasistolia diventa più sintomatica dopo l'ablazione semplicemente perchè la tachicardia non c'è più....
Saluti
Saluti
[#4]
Utente
Gent Dott. Rillo,
solo per precisazione, non facevo riferimento alle extrasistole ma al normale battito. Ero stato informato che in effetti la percezione delle extra si sarebbe acuito nel post intervento.
Ho notato però come detto una variazione dopo l'ablazione della consistenza e della frequenza del normale battito non delle extra. Prima un rallentamento del ritmo sinusale e da un paio di giorni il suo ripristino al pre intervento.
Grazie per la sua disponibilità.
solo per precisazione, non facevo riferimento alle extrasistole ma al normale battito. Ero stato informato che in effetti la percezione delle extra si sarebbe acuito nel post intervento.
Ho notato però come detto una variazione dopo l'ablazione della consistenza e della frequenza del normale battito non delle extra. Prima un rallentamento del ritmo sinusale e da un paio di giorni il suo ripristino al pre intervento.
Grazie per la sua disponibilità.
[#7]
Utente
Buongiorno
Scrivo dopo una notte quasi insonne. Ieri sera su "autorizzazione" del mio aritmologo ho fatto una piccola corsa di circa 5 km a ritmo blando per cercare di riprendere la normale attività fisica. Non ho avuto episodi di tachicardia, ho solo avvertito come consuetudine diverse extrasistole ma nulla che mi facesse preoccupare sul momento. In serata ho poi partecipato ad una lauta cena con colleghi per farci gli auguri. Rientrato a casa e mettendomi a letto, ho avvertito nettamente il pulsare insolitamente più accelerato del cuore. Per fugare eventuale soggettività ho provveduto a misurarle e ho constatato che nn sono mai scese sotto i 70-75 battiti. Mi ha un po insospettito xke in tutto questo mese di monitoraggio pressione il mio battito è sempre stato in un range di 55-65 da seduto (e anche prima Dell ablazione), suppongo quindi ancora meno nella fase notturna. Stanotte invece non appena effettuavo qualche movimento schizzava anche a 100. Mi chiedo se potrebbe esserci stato qualche episodio scatenante...ho percepito un piccolo "colpo al cuore" al momento di coricarsi.
Ringrazio in anticipo per ogni delucidazione o parere.
Scrivo dopo una notte quasi insonne. Ieri sera su "autorizzazione" del mio aritmologo ho fatto una piccola corsa di circa 5 km a ritmo blando per cercare di riprendere la normale attività fisica. Non ho avuto episodi di tachicardia, ho solo avvertito come consuetudine diverse extrasistole ma nulla che mi facesse preoccupare sul momento. In serata ho poi partecipato ad una lauta cena con colleghi per farci gli auguri. Rientrato a casa e mettendomi a letto, ho avvertito nettamente il pulsare insolitamente più accelerato del cuore. Per fugare eventuale soggettività ho provveduto a misurarle e ho constatato che nn sono mai scese sotto i 70-75 battiti. Mi ha un po insospettito xke in tutto questo mese di monitoraggio pressione il mio battito è sempre stato in un range di 55-65 da seduto (e anche prima Dell ablazione), suppongo quindi ancora meno nella fase notturna. Stanotte invece non appena effettuavo qualche movimento schizzava anche a 100. Mi chiedo se potrebbe esserci stato qualche episodio scatenante...ho percepito un piccolo "colpo al cuore" al momento di coricarsi.
Ringrazio in anticipo per ogni delucidazione o parere.
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Caro signore, non c'è necessità di delucidazione alcuna...lei stà amplificando dei sintomi che non hanno nulla che faccia pensare ad anomalie...se continua di questo passo avrà bisogno di uno psicologo e non di un cardiologo. Cerchi di tranquillizzarsi e non pensi sempre che il suo cuore non va.
Saluti
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 4k visite dal 03/12/2015.
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Approfondimento su Aritmie
Cos'è un'aritmia cardiaca? Fibrillazione atriale, extrasistoli, tachicardia: scopri quali sono le alterazioni del ritmo cardiaco e come trattare le aritmie.