Problemi di respirazione
Gentilissimi dottori
Da febbraio / marzo 2013 circa ho cominciato a soffrire di alcuni disturbi mai avvertiti prima, come l’ insufficienza respiratoria ( fame d’ aria ), terribili sensazioni di soffocamento durante il sonno le quali mi provocano tuttora dei risvegli bruttissimi ( anche una decina a notte, e la sensazione è quella della sospensione del respiro ), capogiri talvolta duraturi e talvolta effimeri e senso di debolezza improvviso ma sporadico. Anche se a tutta prima verrebbe da pensare fossero attacchi di panico, io sono convinto che lo spavento e l’ agitazione sono soltanto conseguenze di un problema reale che registro in un dato momento. Dal 2013 a oggi, ho fatto una serie di esami: holter-24H ( relazione: nel corso della registrazione si osserva aritmia sinusale con frequenza cardiaca compresa tra 46 e 160 battiti per minuto [ fc media di 74 bpm ]; conduzione AV e IV nella norma; aritmie: occasionali BESV non complicati; ripolarizzazione ventricolare: assenza di variazioni significative a carico del tratto ST. ); esofagogastroduodenoscopia ( relazione: incontinenza cardiale con esofagite di grado C sec. LA ), analisi del sangue e delle urine i cui risultati sono stati considerati nella norma dal mio medico di base e infine una radiografia ai seni paranasali che ha riscontrato una sinusite. Premetto che non ho ancora curato l’ esofagite diagnosticata l’ anno scorso per i tanti farmaci assegnatimi. A distanza di un anno, i sintomi allo stomaco sono in parte cambiati ( non ho mai sofferto di bruciori, reflussi acidi ricorrenti e dolori localizzati ). Dopo mangiato ( ma non soltanto dopo mangiato ), lo stomaco si gonfia moltissimo raccogliendo una gran quantità d’ aria, e mi comprime tutto il busto e parte del torace, rendendomi difficilissima la respirazione. Inoltre, a contribuire alla difficoltà respiratoria, non è soltanto questo accumulo di aria nello stomaco ma un’ intensa produzione di muchi che vedo provenire dalla gola che mi ostacolano il respiro quando uso la bocca: ho la sensazione di avere un nodo, e la produzione dei muchi, è davvero tanta, dunque fisicamente ostruttiva. Dopo mesi, ho cominciato a consultare il web, e la ricerca che più si è avvicinata al mio problema è quella della dispnea, la quale si dice possa dipendere dal cuore, dai polmoni o da fattori psicologici. Certuni dicono che è pericolosa dacché può precedere un attacco cardiaco. A volte, avverto palpitazioni nei pressi del petto. Ho cercato di descrivere tutto nel massimo realismo. Dottori, voi cosa ne pensate ? Cosa mi consigliate di fare ? Quale altro esame potrei fare ? Come continuare a muovermi ?
DATI PERSONALI
Ho 23 anni, ho fatto pesistica per 5 anni, sono vegetariano, peso 70 kg e sono alto 175.
Cordialmente.
Da febbraio / marzo 2013 circa ho cominciato a soffrire di alcuni disturbi mai avvertiti prima, come l’ insufficienza respiratoria ( fame d’ aria ), terribili sensazioni di soffocamento durante il sonno le quali mi provocano tuttora dei risvegli bruttissimi ( anche una decina a notte, e la sensazione è quella della sospensione del respiro ), capogiri talvolta duraturi e talvolta effimeri e senso di debolezza improvviso ma sporadico. Anche se a tutta prima verrebbe da pensare fossero attacchi di panico, io sono convinto che lo spavento e l’ agitazione sono soltanto conseguenze di un problema reale che registro in un dato momento. Dal 2013 a oggi, ho fatto una serie di esami: holter-24H ( relazione: nel corso della registrazione si osserva aritmia sinusale con frequenza cardiaca compresa tra 46 e 160 battiti per minuto [ fc media di 74 bpm ]; conduzione AV e IV nella norma; aritmie: occasionali BESV non complicati; ripolarizzazione ventricolare: assenza di variazioni significative a carico del tratto ST. ); esofagogastroduodenoscopia ( relazione: incontinenza cardiale con esofagite di grado C sec. LA ), analisi del sangue e delle urine i cui risultati sono stati considerati nella norma dal mio medico di base e infine una radiografia ai seni paranasali che ha riscontrato una sinusite. Premetto che non ho ancora curato l’ esofagite diagnosticata l’ anno scorso per i tanti farmaci assegnatimi. A distanza di un anno, i sintomi allo stomaco sono in parte cambiati ( non ho mai sofferto di bruciori, reflussi acidi ricorrenti e dolori localizzati ). Dopo mangiato ( ma non soltanto dopo mangiato ), lo stomaco si gonfia moltissimo raccogliendo una gran quantità d’ aria, e mi comprime tutto il busto e parte del torace, rendendomi difficilissima la respirazione. Inoltre, a contribuire alla difficoltà respiratoria, non è soltanto questo accumulo di aria nello stomaco ma un’ intensa produzione di muchi che vedo provenire dalla gola che mi ostacolano il respiro quando uso la bocca: ho la sensazione di avere un nodo, e la produzione dei muchi, è davvero tanta, dunque fisicamente ostruttiva. Dopo mesi, ho cominciato a consultare il web, e la ricerca che più si è avvicinata al mio problema è quella della dispnea, la quale si dice possa dipendere dal cuore, dai polmoni o da fattori psicologici. Certuni dicono che è pericolosa dacché può precedere un attacco cardiaco. A volte, avverto palpitazioni nei pressi del petto. Ho cercato di descrivere tutto nel massimo realismo. Dottori, voi cosa ne pensate ? Cosa mi consigliate di fare ? Quale altro esame potrei fare ? Come continuare a muovermi ?
DATI PERSONALI
Ho 23 anni, ho fatto pesistica per 5 anni, sono vegetariano, peso 70 kg e sono alto 175.
Cordialmente.
[#1]
il suo problema pare proprio essere proprio gastro esofageo e quindi lo deve curare
anche perché una esofagi te come quella
che lei descrive può creare grossi problemi se trascurata
saluti
anche perché una esofagi te come quella
che lei descrive può creare grossi problemi se trascurata
saluti
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2k visite dal 15/10/2015.
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