I.m.a. mai accettato
Gentili dottori, è passato ormai più di un anno da quando ho avuto un ima curato con angioplastica e due stent di cui uno medicato.
Capisco perfettamente che nessuno ha la sfera di cristallo per poter prevedere il futuro o dare certezze ma non mi sono ancora rassegnato all'idea di non aver "psicologicamente" sotto controllo la mia salute; eppure sto seguendo tutte le terapie come da protocollo e ho eliminato per sempre il fumo e abbassato notevolmente i valori di colesterolo (156 totale) di trigliceridi (103) e cerco di controllare la pressione (non sempre facile per quanto riguarda la minima...) .
Non salto mai un farmaco previsto, cerco di evitare lo stress lavorativo è da un anno ho fatto tutti gli esami possibili che mi hanno confermato fin'ora la mia guarigione. Eppure al minimo segnale strano (per es. fiatone se sono nervoso o se corro a rincorrere un pulman ,ma ho 53 anni e non 20 e non sono allenato...) vado in crisi e scatta il terrore di un ritorno di infarto ....quando poi prendo 7-8 gocce di Xanax tutti gli strani disturbi ... dopo circa mezz'ora ... scompaiono .....continuo anche ad esser seguito da uno psicologo ogni settimana ma il trauma è ancora vivo in me; ho la sindrome del colon irritabile ed il reflusso gastroesofageo ma al minimo malessere imprevisto ed improvviso (per es. indolenzimento epigastrico...o fiato corto, dispnea....) a cosa subito penso ? ......al cuore ....(la domanda è sempre la stessa : sarà di nuovo il cuore ? ......ce la farei di nuovo a salvarmi in tempo come un anno fa se ricapitasse qualcosa ? ....) . Quello che qui mi chiedo e Vi chiedo e se si possa più o meno escludere ormai che sia facile una ricaduta in tal senso considerando che sono sicuramente sotto totale controllo rispetto a qualsiasi persona non cardiopatica . Non Vi chiedo quindi certezze assolute bensì almeno di sapere che "in linea di massima" , continuando a seguire le regole e non fumando mai più, sia molto difficile una recidiva. Grazie, saluti.
Capisco perfettamente che nessuno ha la sfera di cristallo per poter prevedere il futuro o dare certezze ma non mi sono ancora rassegnato all'idea di non aver "psicologicamente" sotto controllo la mia salute; eppure sto seguendo tutte le terapie come da protocollo e ho eliminato per sempre il fumo e abbassato notevolmente i valori di colesterolo (156 totale) di trigliceridi (103) e cerco di controllare la pressione (non sempre facile per quanto riguarda la minima...) .
Non salto mai un farmaco previsto, cerco di evitare lo stress lavorativo è da un anno ho fatto tutti gli esami possibili che mi hanno confermato fin'ora la mia guarigione. Eppure al minimo segnale strano (per es. fiatone se sono nervoso o se corro a rincorrere un pulman ,ma ho 53 anni e non 20 e non sono allenato...) vado in crisi e scatta il terrore di un ritorno di infarto ....quando poi prendo 7-8 gocce di Xanax tutti gli strani disturbi ... dopo circa mezz'ora ... scompaiono .....continuo anche ad esser seguito da uno psicologo ogni settimana ma il trauma è ancora vivo in me; ho la sindrome del colon irritabile ed il reflusso gastroesofageo ma al minimo malessere imprevisto ed improvviso (per es. indolenzimento epigastrico...o fiato corto, dispnea....) a cosa subito penso ? ......al cuore ....(la domanda è sempre la stessa : sarà di nuovo il cuore ? ......ce la farei di nuovo a salvarmi in tempo come un anno fa se ricapitasse qualcosa ? ....) . Quello che qui mi chiedo e Vi chiedo e se si possa più o meno escludere ormai che sia facile una ricaduta in tal senso considerando che sono sicuramente sotto totale controllo rispetto a qualsiasi persona non cardiopatica . Non Vi chiedo quindi certezze assolute bensì almeno di sapere che "in linea di massima" , continuando a seguire le regole e non fumando mai più, sia molto difficile una recidiva. Grazie, saluti.
[#1]
guardi il suo caso é frequentissimo
la cosa più intelligente da dire e da spiegare è che è più sicuro
ora di 19
minuti prima che avesse avuto l infarto.
molte persone che hanno avuto l'ansia storia non c'è l hanno fatta . ora è in terapia piena ed il suo rischio di infarto è molto inferiore al
mio
non scherzo... è così davvero
la cosa più intelligente da dire e da spiegare è che è più sicuro
ora di 19
minuti prima che avesse avuto l infarto.
molte persone che hanno avuto l'ansia storia non c'è l hanno fatta . ora è in terapia piena ed il suo rischio di infarto è molto inferiore al
mio
non scherzo... è così davvero
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Utente
Egregio e gentilissimo dott. Cecchini, a questo punto ritengo quindi che il problema mio sia ormai essenzialmente psicologico e psichiatrico ed in quella sede vada affrontato (nel frattempo continuo ad assumere 50 mg di sertralina al dì e, al bisogno, al verificarsi di attacchi di panico causati da tali strani e mutevoli disturbi psicosomatici alcune gocce di Xanax.....) ...... tuttavia mi chiedo e Le chiedo : perchè non continuare di tanto in tanto a ripetere alcuni esami periodicamente quali l'ECG, l'ECO, la TROPONINA I nonchè e soprattutto qualche prova da sforzo ? .... E' inutile secondo lei o sbagliata tale mia (forse ossessiva) idea ? .......Credo molto nella prevenzione medica e, soprattutto, la mia natura mi ha sempre portato ad indagare ed affrontare fino in fondo i problemi, cercando possibilmente di avere sempre una risposta (sia pur cruda a volte...) e, se possibile, di risolverli per tempo. Ho sempre amato cercare in qualche modo "risposte razionali" anche se mi rendo conto che a volte non si possono pretendere e che forse la medicina, sia pur sempre più all'avanguardia devo ammettere, non è tuttavia una scienza assoluta e perfetta. Grazie.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.8k visite dal 11/10/2015.
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