Ciclismo e benefici
Buongiorno,
Desidererei chiedere il Vostro parere medico riguardo alla pratica dell'attività Cicloamatoriale.
Ho letto diversi pareri, del tutto discordanti, sugli effettivi benefici del ciclismo: molti articoli reperibili in rete affermano che il ciclismo è sicuramente un toccasana sia per il cuore che per uno stato di benessere generale, mentre altri pareri, trovati anche nei consulti medici di questo sito, affermano che invece non faccia bene al cuore in quanto possa generare dei fattori di rischio nei decenni a venire.
Mi chiedo dunque: è probabile che i suddetti articoli nei quali mi sono imbattuto trattassero esclusivamente l'attività ciclistica definibile come "passeggiata", mentre i consulti diciamo "contrari" riguardassero specificatamente la pratica a livello intenso e continuativo?
Approfitto dello spazio dedicatomi per una domanda personale:
Io ho 24 anni, in buono stato di salute, normopeso, non fumatore, operato di difetto interatriale con sternotomia nel 1996. Dal post-operazione fino a pochi anni fa sono stato tenuto sotto controllo medico con tutti gli esami effettuati con cadenza annuale (EGC - EcoCardio - Holter - EGC da sforzo, ecc..) e, da quando ho interrotto i controlli continuativi (sotto consiglio dei medici che mi seguivano), mi sono sempre e comunque tenuto sotto controllo con almeno una visita sportiva annuale o ECG.
La mia domanda è: è consigliabile per una persona con i miei trascorsi medici di praticare il ciclismo a livello amatoriale, ma comunque intensivo?
Ringrazio anticipatamente i professionisti che mi risponderanno e colgo l'occasione per salutarVi cordialmente.
Desidererei chiedere il Vostro parere medico riguardo alla pratica dell'attività Cicloamatoriale.
Ho letto diversi pareri, del tutto discordanti, sugli effettivi benefici del ciclismo: molti articoli reperibili in rete affermano che il ciclismo è sicuramente un toccasana sia per il cuore che per uno stato di benessere generale, mentre altri pareri, trovati anche nei consulti medici di questo sito, affermano che invece non faccia bene al cuore in quanto possa generare dei fattori di rischio nei decenni a venire.
Mi chiedo dunque: è probabile che i suddetti articoli nei quali mi sono imbattuto trattassero esclusivamente l'attività ciclistica definibile come "passeggiata", mentre i consulti diciamo "contrari" riguardassero specificatamente la pratica a livello intenso e continuativo?
Approfitto dello spazio dedicatomi per una domanda personale:
Io ho 24 anni, in buono stato di salute, normopeso, non fumatore, operato di difetto interatriale con sternotomia nel 1996. Dal post-operazione fino a pochi anni fa sono stato tenuto sotto controllo medico con tutti gli esami effettuati con cadenza annuale (EGC - EcoCardio - Holter - EGC da sforzo, ecc..) e, da quando ho interrotto i controlli continuativi (sotto consiglio dei medici che mi seguivano), mi sono sempre e comunque tenuto sotto controllo con almeno una visita sportiva annuale o ECG.
La mia domanda è: è consigliabile per una persona con i miei trascorsi medici di praticare il ciclismo a livello amatoriale, ma comunque intensivo?
Ringrazio anticipatamente i professionisti che mi risponderanno e colgo l'occasione per salutarVi cordialmente.
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La patologia per la quale e' stato operato non controindica assolutamente la partica sportiva.
Molto spesso gli atleti amatoriali raggiungono soglie di sforzo paragonabili a quelli dell'agonismo ed e' pertanto opportuno per tutte queste persone, eseguire periodicamente un ECG sotto sforzo
Arrivederci
Molto spesso gli atleti amatoriali raggiungono soglie di sforzo paragonabili a quelli dell'agonismo ed e' pertanto opportuno per tutte queste persone, eseguire periodicamente un ECG sotto sforzo
Arrivederci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.1k visite dal 01/10/2015.
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