La bradicardia attribuibile all'aumento dell'attività fisica
Buongiorno,
da qualche mese ho riscontrando, misurando la pressione arteriosa, di avere un discreta bradicardia.
I miei battiti vanno dai 48 ai 60 a riposo.
Ho 35 anni, non ho mai avuto battiti così lenti.
Devo anche dire che da un anno a questa parte mi sono dedicato intensamente all'attivtà fisica.
Nuoto (1h e mezza) a volte Footing per 1h e 15.
Tutto ciò per almeno 4 giorni a settimana.
La pressione è moderatamente elevata ( sup 140 e sup. 85).
Non ho particolari disturbi che non avessi anche prima.
Può essere la bradicardia attribuibile all'aumento dell'attività fisica?
Grazie
da qualche mese ho riscontrando, misurando la pressione arteriosa, di avere un discreta bradicardia.
I miei battiti vanno dai 48 ai 60 a riposo.
Ho 35 anni, non ho mai avuto battiti così lenti.
Devo anche dire che da un anno a questa parte mi sono dedicato intensamente all'attivtà fisica.
Nuoto (1h e mezza) a volte Footing per 1h e 15.
Tutto ciò per almeno 4 giorni a settimana.
La pressione è moderatamente elevata ( sup 140 e sup. 85).
Non ho particolari disturbi che non avessi anche prima.
Può essere la bradicardia attribuibile all'aumento dell'attività fisica?
Grazie
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In un giovane uomo che pratica regolare attività fisica, che non riferisce alcunchè di patologico nella sua storia clinica e che non lamenta particolari disturbi, una frequenza cardiaca come quella che Lei riferisce è semplicemente NORMALE.
Questo però non vuol dire che Lei non debba sottoporsi prima di tutto ad un controllo presso il Suo medico di famiglia (se non altro per una rilevazione oggettiva della frequenza cardiaca), ed in secondo luogo ad una visita specialistica cardiologica con ECG, cui dovrebbe sottoporsi almeno annualmente chiunque pratichi attività sportiva.
Infine, non prenda per oro colato le rilevazioni della frequenza cardiaca eseguite a mezzo di sfigmomanometri elettronici, spesso troppo sensibili ad interferenze esterne (artefatti).
Cordiali saluti
Questo però non vuol dire che Lei non debba sottoporsi prima di tutto ad un controllo presso il Suo medico di famiglia (se non altro per una rilevazione oggettiva della frequenza cardiaca), ed in secondo luogo ad una visita specialistica cardiologica con ECG, cui dovrebbe sottoporsi almeno annualmente chiunque pratichi attività sportiva.
Infine, non prenda per oro colato le rilevazioni della frequenza cardiaca eseguite a mezzo di sfigmomanometri elettronici, spesso troppo sensibili ad interferenze esterne (artefatti).
Cordiali saluti
Fabio Fedi, MD
Specialista Cardiologo
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.9k visite dal 25/09/2008.
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