Terapia con n.a.o.

Buongiorno, ho 51 anni e nel mese di Marzo c.a. ho avuto un Ictus cerebri causato sostanzialmente da una Fibrillazione Atriale di tipo non valvolare. Dopo l'evento sono stato messo immediatamente in T.A.O. con cumadin. Sono seguiti poi, in ricovero ospedaliero dopo circa 1 mese e mezzo, due tentativi di cardioversione elettrica senza però alcuna efficacia. Successivamente, la F.A. si e' tramutata in Flutter Atriale causandomi a metà Luglio un episodio sincopale con svenimento. Ricoverato con urgenza sono stato sottoposto a due procedure di Ablazione: la prima purtroppo non e' stata risolutiva a causa di una recidiva di Flutter insorta ad una settimana; la seconda ha avuto efficacia ed e' stato eliminato il Flutter. Dopo la seconda procedura mi e' stata sospesa la T.A.O. e sono stato messo in terapia con i N.A.O. (Xarelto 20 mg). La mia domanda è la seguente:
per pazienti nella mia situazione, in Terapia con N.A.O., in che modo viene monitorato il livello di coagulazione del sangue dato che non vi è più la necessità di fare i prelievi sanguigni con controllo dell'INR ? C'e' un Test specifico di altra natura ?
Ringrazio anticipatamente per il Vs. gentile riscontro.
[#1]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.7k 3.7k
"Non e' tutto oro cio' che luccica".
I NAO sono molto comodi perche' da una parte NON necessitano di alcun controllo di esami del sangue ed in piu al momento paiono ancora piu' efficaci del warfarin (Coumadin) nella prevenzione delle tromboembolie e che abbiano meno complicanze meorragiche maggiori.
Purtuttavia, ma questa e' una mia opinione, il Coumadin ha un grande pregio: ha un antidoto che e' la vit. K.
In caso di emorragia severa per traum, ad esempio, basta somministrare vit K per bloccarne l'effeto in poco tempo.
I NAO NON hanno al momento antidoti in commercio e comunque non disponibili in tempi brevi.

Nella pratica quotidiana io preferisco sempre prescrivere Coumadin: ci sono due tipi di pazienti ai quali io prescrivo i NAO:

1) pazienti allettati e che hanno difficolta' a eseguire prelievi domiciliari o hanno difficolta' a comprendere bene lo schema terapeutico del Coumadin

2) pazienti che necessitano per motivi di lavoro di viaggiare molto e che quindi possono avere difficolta' a trovare laboratori nelle varie citta'.

Cordialmente

cecchini

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

[#2]
Utente
Utente
E difatti la mia domanda era anche orientata su quelle due di categorie di pazienti che , a suo giudizio, risultano essere quelli più idonei a seguire una Terapia con i N.A.O.-
Quindi le rigiro praticamente la domanda: su quelle due categorie di pazienti che lei ha citato, come si deve fare per monitorare il livello di coagulazione del sangue ed assicurare quindi la prevenzione dalla formazione di emboli e successivo rischio di Ictus ?
La ringrazio anticipatamente per il suo cortese riscontro.
[#3]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.7k 3.7k
le ho già scritto , se legge bene, che non c e metodo di controllare l efficacia di questi farmaci.
non serve a niente ovviamente l INR
[#4]
Utente
Utente
La ringrazio vivamente per la sua risposta.

P.S. : forse nel mio caso specifico, e' stato ritenuto opportuno l'avvio di una Terapia con N.A.O. poiche' parte della Letteratura sostiene che questi ultimi sono indicati in Pazienti aventi uno score di rischio tromboembolico ed emorragico almeno moderati.
Lo score da utilizzare è il CHA2DS2VASc. Se il punteggio è 1 è consigliata l’anticoagulazione o terapia antiaggregante, diversamente, se il punteggio e' pari o superiore a 2 (Presenza di pregressi episodi di Ictus e/o TIA e/o trombo embolia) viene consigliata terapia anticoagulante.
[#5]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.7k 3.7k
io personalmente quando mi verrà un ictus prenderò il cOumadin
lei ovviamente faccia come crede
dopo tutto è lei che ha chiesto un parere a me e non viceversa
saluti
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