Tachicardia dopo pasti

Vi scrivo perchè mio marito che ha 35 anni ed è in soprappeso, con un BMI di 31, ultimamente ha avuto alcuni episodi di tachicardia. detti episodi si sono manifestati dopo aver mangiato (di preciso non c’è un’associazione alimentare).
Premetto che in questo periodo è molto stressato ed ansioso. i suoi attacchi possono essere dovuti all'alimentazione? Se si perchè?
In questo periodo, dato il soprappeso, sta mangiando più leggero, con meno grassi e carboidrati, con una buona dose di verdure. Inoltre sta prendendo due pastiglie al giorno di ω (omega) 3 e 1 di tè verde!
Ovviamente gli episodi di tachicardia si sono manifestati in sole tre occasioni, in cui eravamo a pranzo con altre persone (non corrispondono al nostro normale regime alimentare).
rimango in attesa di un vostra risposta.
Grazie Paola

[#1]
Cardiologo attivo dal 2006 al 2008
Cardiologo
Suo marito ha fatto bene a mettersi a dieta, vale più quella degli omega3, che potrebbero servire solo se avesse i trigliceridi alti o se mangia poco pesce, ancor meno il te verde, ma può consumarlo se gradito. Sicuramente se non l'ha già fatto ha bisogno di una visita cardiologica per accertare che il cuore è sano, ed anche di controllare la tiroide,inizialmente con un prelievo di sangue per il dosaggio degli ormoni.
[#2]
Dr. Guglielmo Mario Actis Dato Cardiochirurgo, Cardiologo, Chirurgo toracico 555 19
mi associo al collega!
Invece di farsi irretire dalla pubblicità è mille volte meglio fare una buona dieta e accertarsi che cuore e metabolismo funzionino bene.

cordialmente

GM Actis Dato
Cardiochirurgo
Ospedale Mauriziano
Umberto I di Torino

[#3]
Dr. Ugo Miraglia Cardiologo 1.1k 25
La fase digestiva come va?

Dott. Ugo Miraglia

[#4]
Dr. Gabriele Di Gregorio Cardiologo, Medico del lavoro 15
Fermo restando quanto hanno sopra espresso i colleghi, ai quali mi associo, va precisato se è realmente tachicardia oppure extrasistolia? In tal caso va valutata anche l'eventuale presenza di una ernia iatale, talvolta causa di aritmie frequentemente post-prandiali.

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Dr. Gabriele Di Gregorio Cardiologo, Medico del lavoro 15
Fermo restando quanto hanno sopra espresso i colleghi, ai quali mi associo, va precisato se è realmente tachicardia oppure extrasistolia? In tal caso va valutata anche l'eventuale presenza di una ernia iatale, talvolta causa di aritmie frequentemente post-prandiali.
[#6]
Utente
Utente
ringrazio per la disponibilità dei professori.
gli omega 3 li prende perchè, dato il suo orario di lavoro (esce di casa alle 7 e rientra alle 22) non pranza mai a casa e spesso nemmeno alla sera. Di solito si porta sia pranzo che cena da casa, quindi la quantità di mesce settimanale è piuttosto esigua.
per quanto riguarda la digestione: tutto ciò che io gli cucino (evito il più possibile i sofritto e i cibi fritti) lo digerisce benissimo, mentre quando ceniamo fuori casa, se il piatto è piuttosto elaborato, ha qualche difficoltà.
Però, alla fine, ha sempre un buon appetito.
per questo che quando ceniamo al ristorante, per evitare eventuali problemi, mangiamo pesce e quello lo digerisce benissimo.
per quanto riguarda l'ernia iatale, in che modo questo può provocare la tachicardia, in fase post-prandiale. che esami deve fare?
[#7]
Dr. Ugo Miraglia Cardiologo 1.1k 25
Consiglio innanzitutto di eseguire un RX del digerente completo (compreso trendelemburg)
L'ernia iatale puo' costituire con il suo reflusso gastroesofageo una spina irritativa ai danni del cuore.
[#8]
Utente
Utente
Egregio Dott. Miraglia,
se si tratta di un'ernia iatale (siamo ancora nella supposizione non avendo fatto ancora nessun test a riguardo)come mai gli episodi di tachicardia si sono moanifestati solo in 3 occasioni, non consecutive, in cui in un'occasione stavamo mangiando del pollo fritto, nella successiva della pizza e nell'ultima un toast?
[#9]
Dr. Ugo Miraglia Cardiologo 1.1k 25
Cara Paola,
non è detto che in caso di ernia iatale debbano comparire extra ad ogni pasto...e cmq non dipende da quello che si mangia.
[#10]
Utente
Utente
gentilissimo dott.re Miraglia,
dopo una piccola ricerca sull'ernia iatale ho compreso come questa possa provocare (o è essa stessa la diretta conseguenza del) reflusso gastroesofageo. leggendo, mi sono resa conto come, mio marito non presenta nessuno dei sintomi elencati. Infatti, non ha mai sofferto di bruciori allo stomaco o di rigurgiti.
non capisco, comunque appena "lui sarà più libero" (ricorda che negli ultimi mesi lavora tantissimo ed è sottoposto a forti stress) lo sottoporrò ad un controllo.
nella mia ricerca, ad un certo punto, però, è emerso che uno dei sintomi del REFLUSSO GASTROESOFAGEO è l'OTALGIA! ora mio marito lamenta da quasi ormai un anno un leggero, debole e costante fischio all'orecchio destro (almeno così mi pare), che non è causato da una labirintite. può, anche questo, essere una causa dell'ernia iatale?
Infine, leggendo gli alimenti sconsigliati in caso di ernia iatale e di reflusso gastroesofageo, ho letto le "bevande gassate"! siccome questa è stata, in tutte e 3 le occasioni assunta (in presenza di altri almenti più o meno grassi o più o meno acidi) ne può essere stata la causa della tachicardia. oppure può essere stata la combinazione della cocacola con gli alltri alimenti incriminati ad aver scatenato la tachicardia?
la ringrazio ancora.
Paola
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