Tachicardia da curare o semplice variabilità interindividuale?
Salve. Sono un ragazzo di 25 anni, con anamnesi familiare di cardiopatie ischemiche. Da un anno a questa parte non sono più lo stesso...da quando cioè presi tanta paura perché pensavo mi avesse morso una vipera ( invece era solo una botta ricevuta giocando a calcio..si era creato un vistoso edema). Prima vivevo, ora sopravvivo tra visite cardiologiche continue. Ho fatto ecg, ecocardio (blocco di branca dex) , e da poco prova da sforzo. Il medico in quest'ultima mi ha detto che "devo controllare la frequenza" poiché prima ancora di iniziare a correre era a 96 bpm. Ho una prostatite che nn mi fa mangiare più quanto vorrei. Ora mangio poco perché se mangio il secondo ho le palpitazioni. Oggi a pranzo ho misurato cn cardiofrequenzimetro appena finito di mangiare : 105 bpm. Cosa posso fare? Gli esami dicono che nn c'è nulla di organico tranne questa maledetta frequenza che blocca la mia vita. Farmaci o variabilità interindividuale? Grazie.
[#2]
Utente
A riposo sul letto i bpm sono stabilmente sotto i 65 bpm. Se faccio una passeggiata salgono anche fino a 90-95. Faccio appena posso corsette leggere. È necessario prendere farmaci tipo BDZ o beta bloccanti? Studio chimica per cui studio continuamente i pro e i contro di questi farmaci. ho paura che prendendo psicofarmaci le cose peggiorino.
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Medico Chirurgo
Studi chimica per diventare un bravo professionista, non per studiare i farmaci che ritiene di dover prendere.
Le BDZ e i Beta litici non sono assolutamente indicati nel suo caso.
Faccia più movimento, passeggiate a passo svelto, gite, vada al mare si diverta e lasci al cuore il compito di mantenere la frequenza che serve in quel momento, senza stare a valutarla ossessivamente.
Curi l'ansia nel modo consigliato: gli SSRI le risolverebbero molti problemi.
Cari saluti.
Le BDZ e i Beta litici non sono assolutamente indicati nel suo caso.
Faccia più movimento, passeggiate a passo svelto, gite, vada al mare si diverta e lasci al cuore il compito di mantenere la frequenza che serve in quel momento, senza stare a valutarla ossessivamente.
Curi l'ansia nel modo consigliato: gli SSRI le risolverebbero molti problemi.
Cari saluti.
[#4]
Utente
Grazie mille. Avevo pensato lo stesso: l'ansia è alle volte ipotono serotoninergico. Ma non faccio autoprescrizioni :è il medico della prova da sforzo che mi ha consigliato di prendere "BDZ o beta bloccanti tipo metoprololo". Sto mesi a casa senza uscire perché gli esami incombono e non posso permettermi di fermarmi. Sn molto spento mentre prima ero il contrario. Ma nn riesco a capire questo "panico" che mi prende quando mangio. Idee fisse?
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.6k visite dal 03/07/2015.
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