Extrasistoli ventricolari

Buongiorno, sono un ragazzo di 32 anni, alto 1.70 peso 63 kg. Non ho mai fumato, bevo poco (un bicchiere di vino a cena), prendo un caffè al giorno. Da ormai 3 anni, a seguito di un evento particolare che mi ha segnato, il mio carattere è un po' ansionso. Ho cominciato a soffrire di extrasistole saltuariamente, classificate come ventricolari ma che non mi hanno dato particolarmente fastidio e dai vari controlli che ho fatto sono sempre state imputate dai medici al mio carattere ansioso. In questi 3 anni ho fatto ecg (vari, l'ultimo 2 settimane fa), ecocolordoppler (2012), holter ecg (2013). Il problema è che da febbraio ho parecchie extra praticamente tutti i giorni (mi accorgo che aumentano con ansia ma non spariscono mai del tutto). A marzo ho fatto dunque una visita cardiologica: il cardiologo, visti gli esami di cui sopra, ha confermato la natura nervosa delle extrastistoli non dandomi nessuna cura e consigliandomi, in caso di persistenza, in ecg da sforzo. Due settimane fa, dopo un episodio che mi ha spaventato (ho avuto come 3 battiti strani velocissimi uno dietro l'altro) sono andato al ps dove mi hanno confermato extrasistoli ventricolari non preoccupanti, dandomi xanax per 10 gg per calmarmi e consigliandomi nuovo holter. Come consigliato da cardiologo con cui feci la visita, ho fatto test da sforzo. Il problema che io mi agito tantissimo durante gli esami e quindi già partivo con molte extrasistoli (la pressione a riposo prima del test era 100-170, mentre in condizioni normali ho 80-125) che non sono passate durante il test il cui referto riporta:"prova da sforzo al cicloergometro massimale senza sintomi ne alterazioni del tratto St negativa per insuff coronarica. BeV isolati in coppia ed 1 tripletta". Il cardiologo che ha seguito esame, senza spiegare alcunché nonostante le mie richieste, mi ha mandato a casa dicendo di prendere Solatex 1cp al mattino, di rifare holter e poi tornare da lui. Ora, dato che il cardiologo della visita di marzo mi aveva sconsigliato di prendere farmaci betabloccanti perché possono causare effetti collaterali più pericolosi delle extrasistoli che a sua detta erano benigne, ho un po' timore a prendere Solatex. La mia intenzione sarebbe continuare con xanax (0.25 al gg) che me le tiene un po a bada, fare holter e tornare dal primo cardiologo per una risposta definitiva. Intanto ho cominciato un percorso per cercare di vincere l'ansia che ultimamente mi attanaglia. Vi chiedo pertanto un consiglio: devo iniziare subito terapia con Solatex perché rischio qualcosa di peggiore della extrasistoli, o posso aspettare nuova visita con cardiologo facendo intanto holter? Vi ringrazio in anticipo per la disponibilità, Cordiali saluti
Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 279
Personalmente non sono dell'avviso che abbia bisogno di terapia antiaritmica....sicuramente lei è affetto da ansia patologica e può trarre giovamento dall'assunzione dello xanax, ma ancor più da una richiesta di aiuto a un bravo psicologo.
Saluti cordiali

Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica

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Buongiorno dott. Rillo,
la aggiorno sulla mia situazione.
Il 28/6 mi sono recato al PS per extrasistoli frequenti, trigemine e monomorfe risolte con una fiala di flecainide per via endovenosa; mi hanno detto di non preoccuparmi.
Il 2/7 ho fatto holter da cui sono risultate 3000 BEV monomorfe e isolate (2 coppie) e 1 BESV.
Il 15/7 mi sono recato da un cardiologo aritmologo il quale mi ha consigliato di fare terapia per 6 mesi con flecainide 100 mg (1/2 pastiglia la mattina e 1/2 la sera) unicamente a causa della sintomatologia (per il resto ha valutato come "benigne" e non pericolose le extrasistoli).
Sto seguendo la terapia dal 20/7 scorso, ma i risultati sono alterni: passo da giorni tranquilli e quasi senza extra a giorni con molte extrasistoli concentrate al mattino presto e dall'ora di cena in avanti.
Ora vorrei tornare dall'aritmologo, ma prima vorrei capire se c'è una causa a monte per questo disturbo comparso quasi dal nulla (almeno con questa frequenza) a febbraio scorso.
Potrebbe c'entrare lo stomaco? Noto che il picco di frequenza è dopo cena e al mattino presto; ho spesso problemi di digestione nel senso che mi sento il cibo "bloccato" nell'esofago e ogni tanto ho anche bruciori e reflusso. Inoltre spesso quando ho le extrasistoli sento come dei fastidi alla bocca dello stomaco, come delle "vibrazioni" (tali problemi era calati durante le ferie e sono ricomparsi ora al ritorno alla vita normale con aumento delle extrasistole).
Oppure, come pensava lei all'inizio, tutto (anche i problemi di stomaco) sono da ricondursi all'ansia? A dire il vero non mi sento molto ansioso in questo periodo (ho tolto lo xanax), piuttosto con una preoccupazione fissa (le extra) e nervoso.
Le chiedo pertanto un consiglio su "dove andare a parare" per risolvere problema a monte (gastro enterologo?neurologo? psicologo?) dato che l'artimologo sembrava preoccuparsi solo del fatto che il mio cuore fosse sano e di non farmi sentire i sintomi (mentre io sono fermamente convinto che ci sia una causa a monte "extra-cardiaca" e che la fleacainide stia solo tamponando -in parte - il problema).
La ringrazio in anticipo dell'attenzione e dei consigli che vorrà darmi.
Cordiali Saluti
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 279
Personalmente avrei un solo consiglio: sospenda gli antiaritmici e si rivolga a un bravo psicologo.
Saluti
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