Cardiopatia ischemica

Gentili medici
Mio padre di 58 anni, operato con due bypass da 18 anni e affetto da coronaropatia ischemica, è stato dimesso da pochi giorni con la seguente diagnosi: cardiopatia ischemica, angina instabile da sforzo in coronaropatia trivascolare giá trattata con bypass aortocoronarico, attualmente pervi e normofunzionanti, normale funzione sistoli a globale. Dislipidemia. Obesitá I grado. La coronarografia ha mostrato: coronaria destra con stenosi critica del tratto prossimale, occlusione cronica nel tratto medio, coronaria sinistra con tronco comune indenne da lesioni significative, discendente anteriore occlusa all'inizio del tratto medio, ramo intermedio di piccolo calibro presenta stenosi significativa nel tratto prossimale. Bypass normo funzionanti, arteria mammaria sinistra su IVA: vaso nativo sottile, diffusamente malato con stenosi significativa subito dopo l'anastomosi. Arteria mammaria destra su MO1: ramo nativo presenta stenosi significativa alla biforcazione dista,e. Conclusioni: malattia coronarica trivascolare. È stato dimesso con la sola possibilità di una terapia farmacologica e l'impossibilità di compiere alcuno sforzo se non quelli minimi. L'intervento chirurgico è stato escluso per la debolezza dei vasi. Possibile non vi sia altra soluzione per poter far si che mio padre possa fare qualche sforzo in più visto il suo lavoro da operaio? É normale aver escluso a priori altre possibilità. Vi ringrazio per l'attenzione. Spero in una risposta che ci dia qualche speranza.
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 279
Caro signore
purtroppo la malattia di suo padre è severa e da quanto riporta non ha dato ai colleghi la possibilità di migliorare il quadro operando in maniera interventistica (e non chirurgica).....Occorrerà che segua una buona terapia, faccia controlli seriati e una vita senza eccessi e con i limiti imposti dal buon senso e dai consigli dei colleghi che lo stanno seguendo, modificando gli atteggiamenti terapeutici in base all'eventuale evoluzione futura della malattia....
Cordialmente

Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica

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Utente
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Grazie dott. Rillo della risposta.