Ossigenoterapia nell' ima
salve a tutti.
sono uno studente di medicina e soccorritore del 118.
avrei una domanda da porvi:
in un paziente con IMA ha senso dare ossigeno ad alti flussi sebbene egli abbia una saturazione periferica ottimale (es. 98-100)?
invece nei pazienti con dolore toracico di tipo cardiologico (es. dolore retrosternale irradiato) nei quali l' ECG non da segni di STEMI?
ho cercato nella letteratura e ho trovato pareri contrastanti... vorrei saperne di più.
ps. lo so che è un po un uso improprio di questo sito e nel caso vogliate bloccare questo consulto non ve ne vorrei.
però gradirei molto saperlo perchè già l'ossigenoterapia è l'unica cosa che possiamo fare da soccorritori 118... Almeno vorrei conoscerla bene e sopratutto non arrecare danno ai pazienti pensando di agire nel bene...
colgo l'occasione per ringraziarvi dell'ottimo lavoro che fate!
cordiali saluti.
sono uno studente di medicina e soccorritore del 118.
avrei una domanda da porvi:
in un paziente con IMA ha senso dare ossigeno ad alti flussi sebbene egli abbia una saturazione periferica ottimale (es. 98-100)?
invece nei pazienti con dolore toracico di tipo cardiologico (es. dolore retrosternale irradiato) nei quali l' ECG non da segni di STEMI?
ho cercato nella letteratura e ho trovato pareri contrastanti... vorrei saperne di più.
ps. lo so che è un po un uso improprio di questo sito e nel caso vogliate bloccare questo consulto non ve ne vorrei.
però gradirei molto saperlo perchè già l'ossigenoterapia è l'unica cosa che possiamo fare da soccorritori 118... Almeno vorrei conoscerla bene e sopratutto non arrecare danno ai pazienti pensando di agire nel bene...
colgo l'occasione per ringraziarvi dell'ottimo lavoro che fate!
cordiali saluti.
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La ossigenoterapia nel IMA è utile qualora la saturazione sia bassa.
In realtà il grosso rischio della ossigenoterapia ad alti flussi si corrae quando si ha a che fare con pazienti con una BPCO, nei quali cioè , essendo loro abituati a bassi livelli do ossigeno e ad elevati valori di CO2, tendono a ridurre la efficacia ed il numero degli atti respiratori, accumulando in questo modo ulteriore anidride carbonica.
La saluto
Cecchini
www.cecchinicuore.org
In realtà il grosso rischio della ossigenoterapia ad alti flussi si corrae quando si ha a che fare con pazienti con una BPCO, nei quali cioè , essendo loro abituati a bassi livelli do ossigeno e ad elevati valori di CO2, tendono a ridurre la efficacia ed il numero degli atti respiratori, accumulando in questo modo ulteriore anidride carbonica.
La saluto
Cecchini
www.cecchinicuore.org
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.2k visite dal 19/04/2015.
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