Frequenza cardiaca alta dopo attività fisica
Gentili Dottori, buongiorno.
Sono un ragazzo di 25 anni che da circa 5 anni pratica attività sportiva individuale ma molto spesso anche a livelli intensi (corsa, scatti, ecc.). Prima di 20 anni ho praticato sport di gruppo (calcio a livello dilettantistico).
Da inizio marzo (dopo essere stato fermo 2 mesi) ho ricominciato i miei allenamenti, partendo ovviamente "gradualmente", cioè alternando corsa e camminata. A Pasqua ho corso 3,6 km in 30 minuti a un ritmo di 8 min. al km (in pratica un ritmo da principianti). Al termine dell'allenamento mi sono "accorto" (in quanto non era un battito particolarmente forte) che la mia frequenza si aggirava intorno ai 95-100... soltanto dopo circa 2 ore si era abbassata.
Ieri sera mi sono allenato nuovamente alle 19:00, aumentando il ritmo e i km... ho percorso 2 serie da 2400 metri a un ritmo di 6 min. al km, con pausa di 10 minuti tra le serie.
Stessa storia alla fine dell'allenamento, frequenza che si aggirava intorno ai 95-105... che perdurava fino a tarda serata...
Ribadisco che non erano battiti "forti", non so se il termine giusto sia "pulsazione"... probabilmente se non ci pensavo forse non me ne sarei neanche accorto, ma mi sentivo comunque un pò spossato. L'abitudine di misurare i battiti l'ho presa solo da poco tempo... altrimenti in passato non l'ho mai fatto.
Caratterialmente sono anche un soggetto emotivo e capita a volte che per "niente" mi prendo spaventi, con conseguente tachicardia.... non so se anche questo possa influire.
Stamattina sembra che la situazione sia tornata alla normalità (68 battiti).
Come visite cardiologiche, ho effettuato un ecocardiogramma 7-8 anni fa, dove risultò solo un "piccolo prolasso mitralico" che a detta dei medici era una cosa insignificante.
A Febbraio ho effettuato un normale elettrocardiogramma da ricoverato (esame di routine) dove la frequenza risultò alta per il fatto che avevo appena finito di mangiare, ma non c'era niente di preoccupante.
Il test da sforzo invece non l'ho più fatto dopo aver smesso di giocare a calcio.
Questa situazione può essere normale secondo voi negli sportivi? Sarebbe il caso di ripetere tutti questi esami e nel frattempo fermarmi con l'attività sportiva? Negli anni può essersi modificato qualcosa???
Volevo dire, se può essere utile, che in famiglia mio padre è iperteso e mia madre ha circa 2-3 episodi all'anno di fibrillazione, mia nonna è portatrice di pace maker. C'è il rischio di andare incontro a problemi cardiovascolari?
Vi ringrazio in anticipo,
cordialmente
Sono un ragazzo di 25 anni che da circa 5 anni pratica attività sportiva individuale ma molto spesso anche a livelli intensi (corsa, scatti, ecc.). Prima di 20 anni ho praticato sport di gruppo (calcio a livello dilettantistico).
Da inizio marzo (dopo essere stato fermo 2 mesi) ho ricominciato i miei allenamenti, partendo ovviamente "gradualmente", cioè alternando corsa e camminata. A Pasqua ho corso 3,6 km in 30 minuti a un ritmo di 8 min. al km (in pratica un ritmo da principianti). Al termine dell'allenamento mi sono "accorto" (in quanto non era un battito particolarmente forte) che la mia frequenza si aggirava intorno ai 95-100... soltanto dopo circa 2 ore si era abbassata.
Ieri sera mi sono allenato nuovamente alle 19:00, aumentando il ritmo e i km... ho percorso 2 serie da 2400 metri a un ritmo di 6 min. al km, con pausa di 10 minuti tra le serie.
Stessa storia alla fine dell'allenamento, frequenza che si aggirava intorno ai 95-105... che perdurava fino a tarda serata...
Ribadisco che non erano battiti "forti", non so se il termine giusto sia "pulsazione"... probabilmente se non ci pensavo forse non me ne sarei neanche accorto, ma mi sentivo comunque un pò spossato. L'abitudine di misurare i battiti l'ho presa solo da poco tempo... altrimenti in passato non l'ho mai fatto.
Caratterialmente sono anche un soggetto emotivo e capita a volte che per "niente" mi prendo spaventi, con conseguente tachicardia.... non so se anche questo possa influire.
Stamattina sembra che la situazione sia tornata alla normalità (68 battiti).
Come visite cardiologiche, ho effettuato un ecocardiogramma 7-8 anni fa, dove risultò solo un "piccolo prolasso mitralico" che a detta dei medici era una cosa insignificante.
A Febbraio ho effettuato un normale elettrocardiogramma da ricoverato (esame di routine) dove la frequenza risultò alta per il fatto che avevo appena finito di mangiare, ma non c'era niente di preoccupante.
Il test da sforzo invece non l'ho più fatto dopo aver smesso di giocare a calcio.
Questa situazione può essere normale secondo voi negli sportivi? Sarebbe il caso di ripetere tutti questi esami e nel frattempo fermarmi con l'attività sportiva? Negli anni può essersi modificato qualcosa???
Volevo dire, se può essere utile, che in famiglia mio padre è iperteso e mia madre ha circa 2-3 episodi all'anno di fibrillazione, mia nonna è portatrice di pace maker. C'è il rischio di andare incontro a problemi cardiovascolari?
Vi ringrazio in anticipo,
cordialmente
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Non vedo nulla di preoccupante in quello che riporta. Per approfondimento può eseguire un Holter ECG delle 24 h al fine di documentare quello che descrive.
Saluti cordiali
Saluti cordiali
Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 5.3k visite dal 08/04/2015.
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