Ipertensione e estate

Dal febbraio 1997, quando avevo quasi 43 anni, sono in terapia per l'ipertensione. Dopo aver rilevato una pressione arteriosa di 170/100 e iniziali segni di sovraccarico sist. del ventricolo sinistro il cardiologo mi prescrisse LORTAAN 50, una cps dopo cena.
Gli esami del sangue, come mi chiarì lo specialista, rilevavano un colesterolo "buono" alto e quello "cattivo basso", niente iperglicemia...tutto a posto, mi disse,dopo ulteriori esami, si trattava di ipertensione essenziale; la stessa (con le stesse caratteristiche)dalla quale era affetto mio padre.
Alla visita di controllo successiva, qualche mese dopo, erano scomparsi i segni di sovraccarico. L'anno dopo, nel febbraio 1998, visto che la pressione restava spesso alta (138/88) mi venne prescritto SELES-BETA 1/2 cps dopo pranzo, con la raccomandazione di ricorrere al medico qualora la frequenza cardiaca scendesse sotto le 55 pulsazioni al minuto: scesero decisamente al di sotto, e 20 giorni dopo mi veniva prescritto COVERSYL 4 in sostituzione di SELES-BETA.
Al controllo nel 2000 la pressione risultava 140/90, mi venne aggiunta alla terapia 1 cps di TAULIZ 3 dopo pranzo. Nel 2001, dopo aver rilevato una pressione di 180/100, il cardiologo mi prescrisse COMBISARTAN 80 1 cps al mattino e ANTACAL 5 dopo cena, che prendo tutt'ora.
Da quando ho iniziato la terapia, nel 97, sono passati 11 anni, io sono passata da 62 kg per 1,60 m. a 73 kg, un kg all'anno + qualcosa dopo la menopausa. Ho subito una quadrantectomia nel 2003 e sono ancora in terapia con Arimidex; sono entrata in menopausa...
Per la prima volta l'anno scorso il colesterolo è salito a 205,e a detta dei medici è tutto in regola, ma io ho un problema da sottoporle.
Tre anni fa per la prima volta ho notato, con l'arrivo del caldo estivo, un gonfiore malleolare che non si era mai manifestato prima.
In inverno scompare, formandosi solo in misura ridotta se sto seduta al lavoro per ore consecutive. So che devo calare di peso, che devo muovermi di più, ma quest'estate il gonfiore alle caviglie ha raggiunto livelli eccessivi e mi dava anche dolenzia e senso di peso, in aggiunta al perenne senso di fiacchezza e di mancanza di respiro che accuso con il caldo. So per esserne stata informata dal cardiologo e per averlo letto nel bugiardino, che l'ANTACAL ha come effetto collaterale marcato il gonfiore malleolare, e sono andata a visita dal cardiologo che mi segue da sempre, pensando che, forse, avrebbe potuto prendere in considerazione l'opportunità di cambiarmi la terapia per l'estate, o comunque di sostituirmi l'ANTACAL con un farmaco che non abbia gli stessi spiacevoli e deturpanti effetti, anche visto che d'estate la mia pressione (rilevata a casa da me o da familiari con lo sfigmomanometro a mercurio) risulta in media 120/68-70. Nell'ultima visita (27 ago. 2008) il cardiologo ha rilevato una pressione di 138/88, mi ha chiesto se mi erano mai stati diagnosticati problemi di tiroide che giustificassero la bradicardia (mai prima, anzi da giovane ero soggetta a tachicardia,e nella mia famiglia ci sono stati più casi di ipertiroidismo)e mi ha prescritto COMBISARTAN 160/25 per il mattino e VASEXTEN 10, che non ho ancora preso. Anzi, ho fatto una cosa che non si dovrebbe fare, ma che ho voluto affrontare: per una settimana ho sospeso l'ANTACAL 5 e sono andata a dormire senza, ma ho sempre preso il COMBISARTAN 80 al mattino. Da subito, già la prima notte, ho avuto l'effetto di sentire a letto le pulsazioni nel petto, nella gola, nelle orecchie(non è per me un evento straordinario, perchè mi è sempre capitato, soprattutto dopo pranzo, o in posizione supina) ma erano molto forti, violente, e ho avuto difficoltà a dormire. In due/tre giorni le caviglie son tornate alla loro ciconferenza originale, ma il battito accentuato mi ha disturbato per tutta la settimana, fin quando non ho ripreso ANTACAL, e tutto è tornato alla normalità. Nella settimana senza ANTACAL ho controllato la pressione e ho registrato valori al mattino di 132/78 , 128/78 , 134/80 , 138/76, anche leggermente più bassi al pomeriggio, simili allla sera, ma dipendeva anche dalle attività che svolgevo. Le chiedo: è il caso secondo lei che venga apportato un adeguamento alla terapia per la stagione calda (e molto!)? Si può sostituire ANTACAL con un farmaco che non abbia gli stessi effetti sulle gambe? Cosa pensa della bradicardia?
Non son riuscita a sintetizzare meglio la mia richiesta di consulto, mi scuso, ma volevo essere chiara, non so se ci sono riuscita. Aspetto la vostra competente risposta, e ringrazio vivamente chi voglia prestarmi attenzione, grazie.
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Dr. Marino Ganadu Nefrologo, Ematologo 30
Non le paia strano se risponde un Nefrologo, ci occupiamo di Ipertensione almeno quanto i Cardiologi poiche' il rene ha un ruolo essenziale nel determinare e nel controllare la pressione arteriosa. Tant'e' che le suggerisco di completare gli accertamenti con una Ecografia Renale e meglio anche un Doppler delle arterie renali.
Una parte essenziale nella terapia della ipertensione e' il controllo del peso corporeo, non e' un fatto estetico. Ridurre il sovrappeso, fare una dieta iposodica ( povera di sale ) e' importantissimo ed equivale ad assumere uno o piu' farmaci.
In estate in genere e' naturale che si debba ridurre la terapia, specie quella diuretica ( nel Combisartan c'e' un diuretico).
L'Antacal puo' essere sostituito ad esempio con un alfa-litico come il Doxazosin, iniziando a basse dosi (ad esempio mezza compressa da 2 mg, per poi eventualmente aumentare). Se ne gioverebbe anche la bradicardia, posto che sia un problema.

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Utente
Utente
Ho richiesto come controllo gli esami da lei consigliati ma mi è stato spiegato che si indaga la funzionalità renale dapprima eseguendo gli esami su creatinina, uricemia, e altro, che mi sono stati prescritti, e che, del resto, ho periodicamente effettuato.
Nel 1997, quando mi furono riscontrati i segni di sovraccarico al ventricolo sinistro, poi risolti grazie all'inizio della terapia antiipertensiva, eseguii una ecotomografia reno-vescicale che diede il seguente esito:
reni in sede a contorni regolari, normali per dimensioni e inflessione(?) pielo-parenchimale(?). Vescica regolare.
Gli ultimi esami del sangue eseguiti il 15/01/2008 dicono:

azoto ureico 13 mg/dl
creatinina 0.7 mg/dl
acido urico 4.90 mg/dl
calcio 9.6 mg/dl
sodio 139.8 mg/dl
potassio 3.83 mEq/L
glucosio 92 mg/dl
colesterolo 208 mg/dl
colesterolo HDL 51 mg/dl
trigliceridi 67 mg/dl
transaminasi alt/gpt 24 IU/L
transaminasi ast/got 20 IU/L

Le dicono qualcosa?


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Dr. Marino Ganadu Nefrologo, Ematologo 30
Gli esami sono a posto. Ma la ecografia renale e l'ecodoppler delle arterie renali non hanno solo una valenza esclusiva e/o integrativa nelle indagini di funzione renale. La funzione renale puo' essere apparentemente a posto e l'ecografia no. Percio' l'ecografia, e meglio anche l'ecodoppler, si dovrebbero fare a prescindere dall'esito degli esami di laboratorio, in un soggetto iperteso, specie se giovane.
Tant'e' che a suo tempo qualcuno la prescrisse, nonostante la funzione renale normale. E sono passati 11 anni.
Saluti.
[#4]
Utente
Utente
Gentile Dr.Ganadu.

La ringrazio per la puntuale e esauriente risposta, cercherò di sottopormi al più presto agli esami che lei raccomanda, ci tengo, si tratta di salute. Le comunicherò gli esiti, e, se vorrà essere ancora così disponibile, attenderò il suo parere.

Ancora mille grazie, saluti.
[#5]
Utente
Utente
Gentile Dor.Ganadu.
Ho effettuato gli esami da lei suggeriti;l'ecografia renale ha dato lo stesso esito del 1997, che già le ho riferito;quello dell'ecocolordoppler delle arterie renali è letteralmente il seguente:

Non si osservano immagini riferibili a calcoli ne segni di stasi urinaria bilateralmente.
Presenza di una formazione cistica nel terzo medio del rene sinistro con dim di circa 2 cm.
Reperti color Doppler delle arterie renali non indicativi di stenosi (valutabile solo il tratto distale, non valutabile quello prossimale) con valori di picco sistolico delle arterie renali nettamente inferiori al valore soglia di 150cm/sec; valori riscontrati dai 60 ai 70 cm/sec nei due lati.
Nella norma gli indici di resistenza delle arterie interlobari renali nei due lati ( IR Rdx 0,63; IR Rsx 0,61 ).

Devo precisare che l'esame ha presentato qualche difficoltà a causa dell'accentuato meteorismo intestinale, come rilevato dal radiologo, e che la vescica vuota è risultata mal valutabile.
Le sarei grata se volesse inviarmi il suo parere, anche e soprattutto in riferimento al problema dell'ipertensione e dell'edema alle caviglie per cui mi sono inizialmente rivolta a MedicItalia.
La ringrazio ancora dell'attenzione che ha voluto prestare alla mia richiesta e cordialmente la saluto.
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Dr. Marino Ganadu Nefrologo, Ematologo 30
Bene, il doppler aveva esattamente il senso che e' stato dato da chi lo ha esguito, escludere anomalie delle arterie renali. Quindi va bene.
Per quanto riguarda il gonfiore alle caviglie, mi spiego meglio, poiche' gia avevo fornito una spiegazione. E' molto probabile, se lei prende ancora un calcio antagonista come l'antacal, che l'edema agli arti inferiori dipenda da questo. Se e' possibile, chieda al suo medico di sostituirlo con il Doxazosin ( Cardura ad esempio ). Iniziando con dosi piccole( 1/2 cpr da 2 mg ) e poi progressivamente aumentandole se necessario.
Se invece non prende un calcio antagonista ed ha ancora gli edemi, si puo' pensare ad una altra causa frequente come l'insufficienza venosa.
Mi faccia sapere.
Cordiali saluti
Ipertensione

L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.

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