Prolasso valvola mitralica
Vorrei sapere, se vi può essere una correlazione tra l'uso di farmaci a base di principi attivi quali terazosina, alfazosina e silodosina e il prolasso della valvola mitrale. Porgo questa domanda poiché dopo diversi anni di utilizzo di farmaci che contengono questi principi attivi a seguito di problemi prostatici ancora da definire bene, mi è stato riscontrato il prolasso della valvola summenzionata.. Viste le funzioni che svolgono tali medicinali, che purtroppo hanno come controindicazioni l'insorgere di fenomeni quali aritmie, ipotensione, tachicardie, (che tra l'altro nel mio caso si sono presentate in maniera più incisiva con l'aumentare del periodo di utilizzo) vorrei sapere se possono essere ancora utilizzati o se invece a lungo andare potrebbero peggiorare il prolasso che attualmente è lieve? O magari proprio per le loro proprietà, siano state l'evento scatenante di tale anomalia "cardiaca", anche se viene più spesso riportato quale "difetto" genetico.. scusate per essere stato così prolisso, ma non ero in grado di porgere tale domanda in maniera più sintetica.. anticipatamente ringrazio...
[#1]
Medico Chirurgo
Gentile Signore,
non vi è assolutamente nessuna relazione tra i farmaci alfa litici che Ella assume, le aritmie che lamenta (al più può avvertire tachicardia per fenomeni compensatori alla vasodilatazione) e la disfunzione della valvola mitralica.
A proposito di questa, va fatta una netta distinzione tra la "sindrome da prolasso mitralico" che è un quadro ben definito nosologicamente, che richiede per la diagnosi anche elementi clinici ed ECGgrafici e una lieve ridondanza di uno o di entrambi i lembi mitralici, con un jet minimo o assente, che con in nuovi e potenti ecocardiografi è un reperto rilevabile in centinaia di migliaia di persone. Senza alcun significato clinico.
Cordiali saluti.
non vi è assolutamente nessuna relazione tra i farmaci alfa litici che Ella assume, le aritmie che lamenta (al più può avvertire tachicardia per fenomeni compensatori alla vasodilatazione) e la disfunzione della valvola mitralica.
A proposito di questa, va fatta una netta distinzione tra la "sindrome da prolasso mitralico" che è un quadro ben definito nosologicamente, che richiede per la diagnosi anche elementi clinici ed ECGgrafici e una lieve ridondanza di uno o di entrambi i lembi mitralici, con un jet minimo o assente, che con in nuovi e potenti ecocardiografi è un reperto rilevabile in centinaia di migliaia di persone. Senza alcun significato clinico.
Cordiali saluti.
[#2]
Utente
La ringrazio per la risposta, che mi ha tolto il dubbio sull'eventuale riutilizzo dei farmaci che mi sono stati prescritti per i problemi prostatici, visto che mi è stato diagnosticato tramite ecocardiogramma color doppler il prolasso del lembo posteriore mitralico con trascurabile rigurgito , mentre per il resto sembra essere tutto nella norma come la dimensione del ventricolo sinistro che è comunque al limite della norma... rinnovo nuovamente i ringraziamenti per i vostri preziosi consulti...
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2k visite dal 04/04/2015.
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