Tachicardia persistente nonostante ivabradina

Salve, scrivo a voi perché é da più di un anno che il mio cuore non mi da pace. A febbraio 2014 mentre ero nel letto mi sono sentita come mancare e misurando il battito era a 180 con pressione 120/80. Premetto che ho sempre avuto pressione molto bassa 90/60 ma senza problemi. Diagnosi attacco di panico. Il problema é che il battito da quel momento in poi non é mai sceso al di sotto di 100 a riposo. Dopo varie corse in ospedale e ecg di 7 giorni, e varie analisi, la diagnosi rimaneva quella. Ansiolitici e calmanti mi alteravano ancor di più la frequenza cardiaca. A luglio mi ricoverano d'urgenza per infarto in corso, fanno quello che devono fare compresa quella specie di ecografia, insomma mi dimettono perché fuori pericolo visto che il cuore é sano. Mi ero rassegnata ed ho sofferto per convivere con i sintomi e la paura. A novembre decido di andare in un altro ospedale sempre d'urgenza con battiti a 160. Dopo vari esami e prove sotto sforzo, mi hanno visitata cardiologi e ritmologi, diagnosi ritmo sinusale inappropriato da curare con ivabradina 5mg 2x/gg. Dopo un mese ancora ritmo che supera 100 con picchi di 140. Mi aumentando la dose a 7.5. Ma la frequenza resta sopra i 90 e passa, ed ho ancora picchi di 130. La tiroide é a posto. Vengo seguita da una psichiatra da 2 anni e da quando si é parlato di attacchi di panico un anno fa prendo edronax 5mg la mattina. Ero in sovrappeso ed ho perso 14 chili senza far nulla, perché l'antidepressivo mi spezza l'appetito. Ho 30 anni, sono originaria di Napoli ma vivo in Svizzera da sempre. Cosa posso fare? Ringrazio anticipatamente per la cortesia. Emanuela
[#1]
Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Gentile Signora,
dalla sua anamnesi emerge che le è stata posta la diagnosi di Tachicardia Sinusale Inappropriata.
Se la diagnosi è stata posta escludendo qualunque altra causa di tachicardia, la terapia con Ivabradina è il trattamento di elezione per questa disfunzione del NSA, anche se l'uso è off label.
Mi risulta tuttavia strano che, soffrendo di attacchi di panico, essendo ansiosa, le sia stato prescritto come antidepressivo l'Edronax che è un inibitore puro della reuptake della N.A. e annovera tra gli effetti collaterali proprio la tachicardia e le palpitazioni.

Tra l'altro in Italia è registrato solo in compresse da 4 mg: quindi o ha commesso un errore di digitazione oppure in Svizzera è registrato anche il dosaggio da 5 mg.

Lo faccia presente al suo cardiologo: nel suo caso un SSRI puro, come l'escitalopram, potrebbe essere una opzione più adeguata.

Cordialità.

[#2]
Utente
Utente
Gentile Dottore,

La ringrazio di cuore della tempestiva risposta.

In effetti per quanto riguarda l'Edronax il dosaggio è di 4 mg (era un errore di digitazione). Quello che è un pò strano è che il cardiologo/ritmologo sapeva bene cosa stavo prendendo e mi ha consigliato di continuare a prenderlo, nonostante io gli avessi fatto presente (in caso lui non lo sapesse) che uno degli effetti collaterali di questo antidepressivo è proprio la tachicardia.

In ogni caso, io oggi non ho preso l'Edronax e domani avrò modo di parlarne di nuovo con la mia psichiatra per trovare un'alternativa.

Per il momento il ritmo cardiaco rimane attorno ai 100/minuto, ed il mio medico curante mi ha proposto, nel caso in cui persista ancora, di aggiungere anche un betabloccante. Cosa su cui mi trovo in disaccordo, visto che il ritmologo prevedeva di risolvere il caso in tre mesi con 5 mg di ivabradina mentre ora la dose è di 7.5 ed il ritmo non si calma.

Ho insistito per farmi mandare da un endocrinologo che purtroppo non mi ha potuto dare un appuntamento prima del mese di maggio.

Continuerò ad approfondire la cosa, visto che il ritmologo mi ha fatto intendere che probabilmente non ho mai avuto dei veri e propri attacchi di panico ma tachicardia sinusale inappropriata fin dal'inizio. E dopo varie conferme di avere un cuore sano, vorrei proprio capire perché il mio cuore è impazzito un anno fà e non si è mai più calmato. Soprattutto perchè questa tachicardia mi ha portato a diventare ansiosa e non il contrario.

Grazie di avermi dato il suo parere ed il suo consiglio.

Cordiali saluti

Emanuela

[#3]
Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Di nulla Emanuela,
se ha piacere di farlo, mi faccia sapere gli sviluppi.

Cordiali saluti.
Vincenzo Caldarola.
[#4]
Utente
Utente
Buonasera Dottor Caldarola,

torno sul Forum per farle sapere gli sviluppi della mia situazione.

Eliminato l'Edronax ho continuato con l'ivabradina per un paio di mesi. Non ho più avuto picchi esagerati ma il ritmo resta intorno ai 100 battiti al minuto.
Dalla visita endocrinologica emerge nodulo alla tiroide fortunatamente inattivo da ricontrollare a novembre, e ipoferritinemia (ferritina a 11). Cosa che mi ha indisposto non poco calcolando tutte le analisi fatte da quando è cominciata questa storia e che non era mai emerso questo problema. Quindi flebo di ferro e su consiglio dell'endocrinologo ho fatto una gastroscopia. Risultato gastrite (che io non sento assolutamente). Tutte e tre le cose secondo i medici non spiegano la tachicardia. Intanto niente più psicofarmaci ma osteopatia. L'osteopata dice che ho lo stomaco troppo in alto, non saprei come si dice. Praticamente secondo lui la posizione ed il gonfiore comprimono il cuore.
Quindi per ora faccio sedute dall'osteopata e prendo ogni tanto antiacidi sperando che la causa sia questa gastrite asintomatica.

Grazie dell'attenzione e buona serata.
Emanuela
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