Episodio di ipertensione
Salve dottori, ho bisogno di un vostro aiuto/parere per un problema che mi sta capitando.
Ad inizio mese dopo una settimana di influenza con febbre sui 38 (ricaduta dopo primo episodio a dicembre) e raffreddore ho misurato la pressione arteriosa (in quel momento avevo raffreddore ma non febbre) poiché durante la settimana avevo avvertito fastidio alla nuca che andava via con una compressa di moment per poi ritornare dopo diverse ore, tale fastidio lo avevo attribuito al raffreddore e alla febbre ma poiché misuro la pressione ogni 1 o 2 mesi ho preferito rimisurarla, nell'arco della settimana avevo preso 3 cp di moment. La pressione era 160/90. Vengo da un periodo di stress enorme e quindi mi è salita l'ansia poiché fino al mese prima la PA era sempre sui 120/70 e quindi ci ho pensato tutta la giornata. La mattina successiva ancora 160/90 e questo mi ha ulteriormente agitata, ho lavorato e dopo in preda a crisi d'ansia ho rimisurato la Pa ed era 180/120 ma non avevo alcun mal di testa e altri sintomi, ho chiamato il medico e mi ha detto di andare al ps questo ovviamente per paura mi ha fatto salire il battito. Dopo 20 minuti giunta al ps la pa era nuovamente 160/90, battito 120, codice verde, dopo 2 ore la rimisurano, 150/100 battito accelerato, analisi di urgenza normali, ecg normale mi volevano dimettere e io presa dalla paura che risalisse ho richiesto di misurarla, nuovamente 180/120, fiala di clonidina, dopo 2 ore dimessa con 120/70 e "ipertensione lieve con crisi di ansia".
Il giorno dopo sono andata dal cardiologo, ecg normale, battito 102, ecocolordoppler normale, pressione 160/90. Mi ha prescritto analisi e detto di prendere Norvasc nel caso salisse. Nei giorni successivi la max era scesa sui 140 e a volte meno ma la min si era assestata su 100 e quindi ho preso Norvasc, attualmente 1/2 cp più ansiolitico Tienor, la pa non è più risalita oltre i 140/80, ed è nella media 130/80 misurata 3 volte al giorno.
Niente più sale nell'alimentazione, 40 minuti di passeggiata veloce al giorno.
Poiché ho un rene malato si è pensato ai reni ma ho effettuato:
Eco addome nella norma
Eco arterie renali nella norma
Glicemia, Colesterolo, Emocromo con formula, Calcio, Na, Cloro, tiroide, K, pth, clearance 24ore, sodiuria, magnesio sangue e urine, renina e aldosterone in clino e orto e acido vanilmandelico 24h tutto nella norma.
L'unico valore enormemente sballato è la vit.D che risulta essere 4.
Oggi, sbagliando lo so, ho fatto un eco presso un altro centro (ansia stupida...) ed è uscito "disfunzione diastolica di I grado", l'operatore mi ha detto che è proprio al principio e che è dovuta alla pa alta nessuna altra anomalia. Ma come mai allora nell'eco di 20 gg prima non c'era? E neanche in quello dell'anno scorso? Operatore diverso esito diverso?
le domande sono:
1) ho letto su internet che la vit.d carente alza la pressione è vero?
2) che faccio ora con questi eco diversi?
preciso che le visite mi agitano ma poi gli holter non portano sempre tachicardia
Ad inizio mese dopo una settimana di influenza con febbre sui 38 (ricaduta dopo primo episodio a dicembre) e raffreddore ho misurato la pressione arteriosa (in quel momento avevo raffreddore ma non febbre) poiché durante la settimana avevo avvertito fastidio alla nuca che andava via con una compressa di moment per poi ritornare dopo diverse ore, tale fastidio lo avevo attribuito al raffreddore e alla febbre ma poiché misuro la pressione ogni 1 o 2 mesi ho preferito rimisurarla, nell'arco della settimana avevo preso 3 cp di moment. La pressione era 160/90. Vengo da un periodo di stress enorme e quindi mi è salita l'ansia poiché fino al mese prima la PA era sempre sui 120/70 e quindi ci ho pensato tutta la giornata. La mattina successiva ancora 160/90 e questo mi ha ulteriormente agitata, ho lavorato e dopo in preda a crisi d'ansia ho rimisurato la Pa ed era 180/120 ma non avevo alcun mal di testa e altri sintomi, ho chiamato il medico e mi ha detto di andare al ps questo ovviamente per paura mi ha fatto salire il battito. Dopo 20 minuti giunta al ps la pa era nuovamente 160/90, battito 120, codice verde, dopo 2 ore la rimisurano, 150/100 battito accelerato, analisi di urgenza normali, ecg normale mi volevano dimettere e io presa dalla paura che risalisse ho richiesto di misurarla, nuovamente 180/120, fiala di clonidina, dopo 2 ore dimessa con 120/70 e "ipertensione lieve con crisi di ansia".
Il giorno dopo sono andata dal cardiologo, ecg normale, battito 102, ecocolordoppler normale, pressione 160/90. Mi ha prescritto analisi e detto di prendere Norvasc nel caso salisse. Nei giorni successivi la max era scesa sui 140 e a volte meno ma la min si era assestata su 100 e quindi ho preso Norvasc, attualmente 1/2 cp più ansiolitico Tienor, la pa non è più risalita oltre i 140/80, ed è nella media 130/80 misurata 3 volte al giorno.
Niente più sale nell'alimentazione, 40 minuti di passeggiata veloce al giorno.
Poiché ho un rene malato si è pensato ai reni ma ho effettuato:
Eco addome nella norma
Eco arterie renali nella norma
Glicemia, Colesterolo, Emocromo con formula, Calcio, Na, Cloro, tiroide, K, pth, clearance 24ore, sodiuria, magnesio sangue e urine, renina e aldosterone in clino e orto e acido vanilmandelico 24h tutto nella norma.
L'unico valore enormemente sballato è la vit.D che risulta essere 4.
Oggi, sbagliando lo so, ho fatto un eco presso un altro centro (ansia stupida...) ed è uscito "disfunzione diastolica di I grado", l'operatore mi ha detto che è proprio al principio e che è dovuta alla pa alta nessuna altra anomalia. Ma come mai allora nell'eco di 20 gg prima non c'era? E neanche in quello dell'anno scorso? Operatore diverso esito diverso?
le domande sono:
1) ho letto su internet che la vit.d carente alza la pressione è vero?
2) che faccio ora con questi eco diversi?
preciso che le visite mi agitano ma poi gli holter non portano sempre tachicardia
[#1]
Cara signora
a mio giudizio lei deve cercare innanzitutto di controllare la sua ansia, che oltre a influenzare i valori pressori, complica l'interpretazione del quadro clinico....
Non è importante se lei ha o meno la disfunzione diastolica, ma se è o meno ipertesa (e sembrerebbe di si, anche se l'ansia incrementa ulteriormente i valori). Per la vit. D carente un lavoro pubblicato su una rivista medica internazionale ha messo in evidenza che una sua carenza si associa, soprattutto in persone non più giovanissime, a una disfunzione vascolare paragonabile a quella presente in chi soffre di diabete o ipertensione....ma indipendentemente dal valore di questa affermazione, se lei è ipertesa ha una patologia dalla quale non si guarisce perchè è cronica per definizione e quindi non importa se sia o meno correlata alla carenza di Vit. D, perchè questo ha solo un valore preventivo (ossia attuare modifiche prima che l'ipertensione sia consolidata). Il mio personale consiglio è di tranquillizzarsi e di validare l'efficacia della terapia con un Holter pressorio delle 24 h da eseguirsi preferibilmente nel periodo invernale. A tal proposito le consiglio la lettura dell'art. https://www.medicitalia.it/minforma/cardiologia/1940-ipertensione-arteriosa-prevenzione-e-diagnosi.html.
Cordialmente
a mio giudizio lei deve cercare innanzitutto di controllare la sua ansia, che oltre a influenzare i valori pressori, complica l'interpretazione del quadro clinico....
Non è importante se lei ha o meno la disfunzione diastolica, ma se è o meno ipertesa (e sembrerebbe di si, anche se l'ansia incrementa ulteriormente i valori). Per la vit. D carente un lavoro pubblicato su una rivista medica internazionale ha messo in evidenza che una sua carenza si associa, soprattutto in persone non più giovanissime, a una disfunzione vascolare paragonabile a quella presente in chi soffre di diabete o ipertensione....ma indipendentemente dal valore di questa affermazione, se lei è ipertesa ha una patologia dalla quale non si guarisce perchè è cronica per definizione e quindi non importa se sia o meno correlata alla carenza di Vit. D, perchè questo ha solo un valore preventivo (ossia attuare modifiche prima che l'ipertensione sia consolidata). Il mio personale consiglio è di tranquillizzarsi e di validare l'efficacia della terapia con un Holter pressorio delle 24 h da eseguirsi preferibilmente nel periodo invernale. A tal proposito le consiglio la lettura dell'art. https://www.medicitalia.it/minforma/cardiologia/1940-ipertensione-arteriosa-prevenzione-e-diagnosi.html.
Cordialmente
Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica
[#2]
Ex utente
Grazie dottore per la risposta.
Riguardo l'ansia sono consapevole e provvederò, purtroppo un periodo brutto da settembre ad ora mi ha riscatenato questa situazione di ansia eccessiva.
Il problema della disfunzione diastolica, innanzi tutto non ho capito se è grave, seconda cosa non capisco come possa comparire dopo 20gg e terza cosa non mi spiego come un medico possa dire di si e l'altro no.
Si, sono ansiosa, però non si può negare l'evidenza e cioè che due medici danno due diagnosi di ecocolordoppler diversi.
Un medico dice che è segno di ipertensione da molto tempo (cosa che ai controlli periodici non mi è stato mai riscontrato), un altro dice che non ho segni ecografici di ipertensione pregressa.
C'era tachicardia durante l'esame ma quella mi viene sempre dal medico, infatti l'Holter24 ore che ho messo spesso, ogni volta riporta battiti medi 85 e ritmo normale.
Credo che il paziente abbia diritto a chiedere pareri diversi prima di scegliere il medico di fiducia, soprattutto se si tratta di malattia cronica, io non ho avuto mai un cardiologo di fiducia quindi ora mi ritrovo a doverne scegliere uno e non è facile.
Otto anni fa fui vittima di cattiva sanità e per 4 anni ho avuto diagnosi errate, da vari medici, molti dei quali sono "grandi nomi" dirigenti primari ecc che si vedono anche sui giornali e che avrei dovuto solo denunciare, la cui diagnosi sbagliata mi ha portato ad un danno irreversibile di un rene poiché non si erano accorti che il problema era quello e quindi mi è stato fatto invecchiare addosso, quindi magari se ora cerco di capire bene a chi affidarmi è anche giustificabile.
Lei ad esempio dice che sembro quasi sicuramente ipertesa (ma non si preoccupi so che il suo è un parere a distanza), il mio medico attuale è più per il no, anche perché io ho misurato sempre la PA ogni due mesi ed è sempre stata 120/70, fino al mese prima dell'episodio che mi ha portato in ospedale, quella è stata la prima volta che ho trovato la pressione alta infatti pensavo fosse uno strascico influenzale o del brutto periodo che stavo vivendo.
Non siamo ancora arrivati ad una conclusione ma lui, finora, propende più per l'episodio anche perché a quanto ha detto, prendo un farmaco ad una dose così minima che non avrebbe potuto da solo riportare la pressione ai valori normali (120/80 in genere e media giornaliera 130/80). Però ripeto, una diagnosi conclusiva ancora non l'ho avuta.
Lei mi parla di Holter pressorio, ma alla mia richiesta il medico ha detto che è uno degli esami più inutili che esiste per l'ipertensione perché snerva solo il paziente e non è affidabile e non ritiene si debba usare.
Che poi l'ansia mi alza la pressione e rende tutto più complicato questo è indiscusso. In passato mi fu detto che ho una sorta di iperattività del sistema simpatico.
Ma è indiscusso anche che è assurdo avere diagnosi cosi opposte ad un ecocolordoppler e che ovviamente disorientano la scelta.
Grazie.
Riguardo l'ansia sono consapevole e provvederò, purtroppo un periodo brutto da settembre ad ora mi ha riscatenato questa situazione di ansia eccessiva.
Il problema della disfunzione diastolica, innanzi tutto non ho capito se è grave, seconda cosa non capisco come possa comparire dopo 20gg e terza cosa non mi spiego come un medico possa dire di si e l'altro no.
Si, sono ansiosa, però non si può negare l'evidenza e cioè che due medici danno due diagnosi di ecocolordoppler diversi.
Un medico dice che è segno di ipertensione da molto tempo (cosa che ai controlli periodici non mi è stato mai riscontrato), un altro dice che non ho segni ecografici di ipertensione pregressa.
C'era tachicardia durante l'esame ma quella mi viene sempre dal medico, infatti l'Holter24 ore che ho messo spesso, ogni volta riporta battiti medi 85 e ritmo normale.
Credo che il paziente abbia diritto a chiedere pareri diversi prima di scegliere il medico di fiducia, soprattutto se si tratta di malattia cronica, io non ho avuto mai un cardiologo di fiducia quindi ora mi ritrovo a doverne scegliere uno e non è facile.
Otto anni fa fui vittima di cattiva sanità e per 4 anni ho avuto diagnosi errate, da vari medici, molti dei quali sono "grandi nomi" dirigenti primari ecc che si vedono anche sui giornali e che avrei dovuto solo denunciare, la cui diagnosi sbagliata mi ha portato ad un danno irreversibile di un rene poiché non si erano accorti che il problema era quello e quindi mi è stato fatto invecchiare addosso, quindi magari se ora cerco di capire bene a chi affidarmi è anche giustificabile.
Lei ad esempio dice che sembro quasi sicuramente ipertesa (ma non si preoccupi so che il suo è un parere a distanza), il mio medico attuale è più per il no, anche perché io ho misurato sempre la PA ogni due mesi ed è sempre stata 120/70, fino al mese prima dell'episodio che mi ha portato in ospedale, quella è stata la prima volta che ho trovato la pressione alta infatti pensavo fosse uno strascico influenzale o del brutto periodo che stavo vivendo.
Non siamo ancora arrivati ad una conclusione ma lui, finora, propende più per l'episodio anche perché a quanto ha detto, prendo un farmaco ad una dose così minima che non avrebbe potuto da solo riportare la pressione ai valori normali (120/80 in genere e media giornaliera 130/80). Però ripeto, una diagnosi conclusiva ancora non l'ho avuta.
Lei mi parla di Holter pressorio, ma alla mia richiesta il medico ha detto che è uno degli esami più inutili che esiste per l'ipertensione perché snerva solo il paziente e non è affidabile e non ritiene si debba usare.
Che poi l'ansia mi alza la pressione e rende tutto più complicato questo è indiscusso. In passato mi fu detto che ho una sorta di iperattività del sistema simpatico.
Ma è indiscusso anche che è assurdo avere diagnosi cosi opposte ad un ecocolordoppler e che ovviamente disorientano la scelta.
Grazie.
[#3]
Gentile signora, le faccio presente che noi di MI esprimiamo pareri gratuiti (e non diagnosi o terapie), nel tentativo di andar incontro alle richieste di aiuto delle persone....in questi termini, cara signora, non posso esserle di aiuto alcuno (se sia correttamente seguita o meno e se sia stata fatta una diagnosi ecocardiografica corretta nel primo o nel secondo caso, non stà a me stabilirlo).
Ritengo pertanto conclusa la mia consulenza.
Saluti cordiali
Ritengo pertanto conclusa la mia consulenza.
Saluti cordiali
[#4]
Ex utente
assolutamente dottore, come le ho scritto prima so benissimo che il suo è un parere a distanza, sono ansiosa ma non pazza ne stupida.
Non ho allora denunciato (sbagliando, se dovesse ricapitare lo farò) coloro che mi hanno diagnosticato malattie errate invece della vera malattia che avevo, figuriamoci se posso risentirmi verso chi aiuta a distanza.
Di certo non pretendo che lei sappia quale medico possa aver ragione senza visualizzare le analisi.
Le chiedo soltanto se una eventuale disfunzione diastolica di primo grado è pericolosa, se può comparire in 20gg, se può essere stata influenzata dalla tachicardia, e se in qualche modo potrebbe influenzare una terapia di una eventuale ipertensione (nel senso che magari in presenza di una disfunzione diastolica si preferisce un farmaco piuttosto che un altro).
E' solo un parere, come quello che mi ha dato sull'indicazione di un Holter, comunque se non vuole rispondere non c'è problema.
Grazie comunque.
Non ho allora denunciato (sbagliando, se dovesse ricapitare lo farò) coloro che mi hanno diagnosticato malattie errate invece della vera malattia che avevo, figuriamoci se posso risentirmi verso chi aiuta a distanza.
Di certo non pretendo che lei sappia quale medico possa aver ragione senza visualizzare le analisi.
Le chiedo soltanto se una eventuale disfunzione diastolica di primo grado è pericolosa, se può comparire in 20gg, se può essere stata influenzata dalla tachicardia, e se in qualche modo potrebbe influenzare una terapia di una eventuale ipertensione (nel senso che magari in presenza di una disfunzione diastolica si preferisce un farmaco piuttosto che un altro).
E' solo un parere, come quello che mi ha dato sull'indicazione di un Holter, comunque se non vuole rispondere non c'è problema.
Grazie comunque.
[#5]
Se la disfunzione è presente difficilmente non lo era 20 giorni fà...la disfunzione diastolica può essere un segno di sofferenza cardiaca secondaria a una ipertensione datata...se così è, rappresenta un "marker" dell'ipertensione (conferma che i valori pressori sono stati alti nel tempo al punto da permettere la sofferenza cardiaca come potenziale danno d'organo secondario dell'ipertensione, ma non è pericolosa)....impone solo un'adeguata terapia farmacologica che deve essere diretta al controllo dei valori pressori con verifica mediante Holter pressorio delle 24 h (quest'ultimo aspetto è a mio giudizio importante). La tachicardia non ha alcun rapporto con la disfunzione diastolica.
Saluti
Saluti
[#6]
Ex utente
Ok tutto chiaro grazie mille.
A questo punto credo di dover fare un ulteriore ecocolordoppler per capire chi ha ragione.
Se dovesse essere confermata la disfunzione diastolica mi meraviglierei davvero perché misurando la PA ogni due mesi (a causa del rene) non ho mai trovato valori alti (max 120/70), (anzi da giovanissima ero ipotesa e sono anche svenuta a causa della pressione bassa) ne mi sono mai stati trovati valori alti durante le visite di controllo. Evidentemente, in caso affermativo, andava misurata più spesso.
Anche perché leggo spesso le linee guida per misurarla (seduta da almeno 5 minuti, ambiente comodo ecc ecc), ma in una situazione in cui sto seduta, tranquilla ecc magari è bassa e poi se mi agito o lavoro o faccio attività fisica si alza (nella vita non è che si sta seduti tranquilli su una sedia per 24 ore) per questo avevo chiesto l'Holter, ma il mio medico non è stato il solo a dire che non è affidabile, anche ad altre persone che conosco con problemi di ipertensione altri medici hanno sostenuto l'inutilità di tale esame mentre altri come lei lo ritengono importante. Io, se devo dire la mia, avrei voluto tentare quanto meno.
Grazie per avermi risposto e per la sua precisione nella risposta.
Spero tanto di non ricapitare nelle mani sbagliate anche stavolta.
Sono confortata dal fatto che la disfunzione diastolica non è comunque pericolosa.
Saluti.
A questo punto credo di dover fare un ulteriore ecocolordoppler per capire chi ha ragione.
Se dovesse essere confermata la disfunzione diastolica mi meraviglierei davvero perché misurando la PA ogni due mesi (a causa del rene) non ho mai trovato valori alti (max 120/70), (anzi da giovanissima ero ipotesa e sono anche svenuta a causa della pressione bassa) ne mi sono mai stati trovati valori alti durante le visite di controllo. Evidentemente, in caso affermativo, andava misurata più spesso.
Anche perché leggo spesso le linee guida per misurarla (seduta da almeno 5 minuti, ambiente comodo ecc ecc), ma in una situazione in cui sto seduta, tranquilla ecc magari è bassa e poi se mi agito o lavoro o faccio attività fisica si alza (nella vita non è che si sta seduti tranquilli su una sedia per 24 ore) per questo avevo chiesto l'Holter, ma il mio medico non è stato il solo a dire che non è affidabile, anche ad altre persone che conosco con problemi di ipertensione altri medici hanno sostenuto l'inutilità di tale esame mentre altri come lei lo ritengono importante. Io, se devo dire la mia, avrei voluto tentare quanto meno.
Grazie per avermi risposto e per la sua precisione nella risposta.
Spero tanto di non ricapitare nelle mani sbagliate anche stavolta.
Sono confortata dal fatto che la disfunzione diastolica non è comunque pericolosa.
Saluti.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 9.4k visite dal 27/02/2015.
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Approfondimento su Ipertensione
L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.