Dolore e oppressione al petto
Buongiorno dottori,
ieri sera ero ad un concerto, la musica era molto alta e soprattutto i bassi molto forti, dopo dieci minuti dall'inizio del concerto ho sentito uno strano dolore proprio sotto al seno dal lato sinistro, meno acuto delle solite fitte intercostali, mi sono un po' allarmata siccome era un dolore nuovo, che non conoscevo e ho cominciato a sentire un senso di pressione e oppressione al petto più precisamente all'altezza del diaframma. Mi sentivo come oppressa dalla musica sentivo che tutti quei bassi mi stavano dando fastidio. Quando il concerto dopo 15-20 minuti è passato a toni più calmi mi sono sentita meglio, non sentivo più quel senso di oppressione e ho cercato di non pensarci, sono tornata a casa e mi sono addormentata. Ma questa mattina a distanza di più di 12 ore sento ancora un indolenzimento in quel punto al centro all'altezza del diaframma. Sono molto preoccupata ma essendo in un periodo di forte stress ed ansia e avendo un passato di attacchi di panico non vorrei andare di nuovo in ospedale per nulla.
Però ho davvero paura di aver avuto un infarto e che non intervenendo il tessuto cardiaco stia morendo.
ieri sera ero ad un concerto, la musica era molto alta e soprattutto i bassi molto forti, dopo dieci minuti dall'inizio del concerto ho sentito uno strano dolore proprio sotto al seno dal lato sinistro, meno acuto delle solite fitte intercostali, mi sono un po' allarmata siccome era un dolore nuovo, che non conoscevo e ho cominciato a sentire un senso di pressione e oppressione al petto più precisamente all'altezza del diaframma. Mi sentivo come oppressa dalla musica sentivo che tutti quei bassi mi stavano dando fastidio. Quando il concerto dopo 15-20 minuti è passato a toni più calmi mi sono sentita meglio, non sentivo più quel senso di oppressione e ho cercato di non pensarci, sono tornata a casa e mi sono addormentata. Ma questa mattina a distanza di più di 12 ore sento ancora un indolenzimento in quel punto al centro all'altezza del diaframma. Sono molto preoccupata ma essendo in un periodo di forte stress ed ansia e avendo un passato di attacchi di panico non vorrei andare di nuovo in ospedale per nulla.
Però ho davvero paura di aver avuto un infarto e che non intervenendo il tessuto cardiaco stia morendo.
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Cara signora, gli attacchi di panico fanno parte di una patologia che è difficile da trattare e che comunque richiede tempi lunghi di psicoterapia per ottenere risultati validi. Il suo cuore non c'entra. Contatti il suo psicologo di fiducia.
Cordialmente
Cordialmente
Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica
[#2]
Ex utente
La ringrazio dr Rillo per la celere risposta.
Soffrendo di attacchi d'ansia dall'eta di 15 so riconoscerli. Arrivano e dopo poco se ne vanno. Quello che mi preoccupa oltre al fatto che una sintomatologia di questo tipo, ovvero senso di oppressione forte al petto, non l'ho mai provata prima, è anche il fatto che ancora adesso a distanza di oltre 12 ore io continui ad avvertire una specie di dolore e di indolenzimento in quel punto.
Dato che ho una situazione cardiaca anche non molto chiara, forse per via di specialisti non esattamente chiari e rassicuranti a cui mi sono rivolta, non sono mai riuscita a togliermi il dubbio che il mio cuore abbia qualche cosa che non va.
Ho un tracciato anomalo fin dai primi elettrocardiogrammi effettuati all'età di 15 anni. Il commento dell'ultimo elettrocardiogramma è il seguente: Ritmo sinusale Fc 87'. PR:0.13 sec. Asse elettrico equilibrato. Alterazioni della ripolarizzazione in sede anteriore. Durante inspirium profondo miglioramento della ripolarizzazione. In posizione ortottica aumento della frequenza cardiaca con depressione dell'ST e inversione dell'onda T in tutte le derivazioni precordiali.
Il cardiologo ha subito parlato di possibile malformazione alle coronarie, anche se i cardiologi che mi avevano precedentemente visitata avevano sostenuto che le anomalie nel tracciato non erano dovute a patologie ma ad un fatto di età e costituzione. Mi sono naturalmente allarmata, da premettere che mi ero rivolta all'ultimo cardiologo per effettuare un ecg da sforzo, quindi il giorno dopo sono andata per fare il test e le anomalie nel tracciato sotto sforzo regrediscono fino a sparire per ripresentarsi dopo il quarto minuto a riposo. Mi ha quindi detto che se ci fosse effettivamente stata una malattia di tipo coronarico o altro, sotto sforzo le anomalie sarebbero peggiorate e non sparite. Non è tuttavia stato del tutto rassicurante, oltre ad avermi a mio avviso allarmata senza motivo. Ho successivamente effettuato sempre un holter di 24h con questo stesso cardiologo che ha commentato dicendo che non c'erano anomalie ma che ho una forte tendenza tachicardica e che "c'è chi sostiene che i battiti in una vita siano programmati e se uno se li gioca tutti subito..." (non lo ha detto in modo scherzoso o ironico).
Quindi non essendo chiara la mia situazione cardiaca e conoscendo bene i sintomi di attacchi di panico e ansia generale con cui convivo da 8 anni, ogni volta che ho qualche nuovo strano sintomo riconducibile a problemi cardiaci mi preoccupo molto.
Soffrendo di attacchi d'ansia dall'eta di 15 so riconoscerli. Arrivano e dopo poco se ne vanno. Quello che mi preoccupa oltre al fatto che una sintomatologia di questo tipo, ovvero senso di oppressione forte al petto, non l'ho mai provata prima, è anche il fatto che ancora adesso a distanza di oltre 12 ore io continui ad avvertire una specie di dolore e di indolenzimento in quel punto.
Dato che ho una situazione cardiaca anche non molto chiara, forse per via di specialisti non esattamente chiari e rassicuranti a cui mi sono rivolta, non sono mai riuscita a togliermi il dubbio che il mio cuore abbia qualche cosa che non va.
Ho un tracciato anomalo fin dai primi elettrocardiogrammi effettuati all'età di 15 anni. Il commento dell'ultimo elettrocardiogramma è il seguente: Ritmo sinusale Fc 87'. PR:0.13 sec. Asse elettrico equilibrato. Alterazioni della ripolarizzazione in sede anteriore. Durante inspirium profondo miglioramento della ripolarizzazione. In posizione ortottica aumento della frequenza cardiaca con depressione dell'ST e inversione dell'onda T in tutte le derivazioni precordiali.
Il cardiologo ha subito parlato di possibile malformazione alle coronarie, anche se i cardiologi che mi avevano precedentemente visitata avevano sostenuto che le anomalie nel tracciato non erano dovute a patologie ma ad un fatto di età e costituzione. Mi sono naturalmente allarmata, da premettere che mi ero rivolta all'ultimo cardiologo per effettuare un ecg da sforzo, quindi il giorno dopo sono andata per fare il test e le anomalie nel tracciato sotto sforzo regrediscono fino a sparire per ripresentarsi dopo il quarto minuto a riposo. Mi ha quindi detto che se ci fosse effettivamente stata una malattia di tipo coronarico o altro, sotto sforzo le anomalie sarebbero peggiorate e non sparite. Non è tuttavia stato del tutto rassicurante, oltre ad avermi a mio avviso allarmata senza motivo. Ho successivamente effettuato sempre un holter di 24h con questo stesso cardiologo che ha commentato dicendo che non c'erano anomalie ma che ho una forte tendenza tachicardica e che "c'è chi sostiene che i battiti in una vita siano programmati e se uno se li gioca tutti subito..." (non lo ha detto in modo scherzoso o ironico).
Quindi non essendo chiara la mia situazione cardiaca e conoscendo bene i sintomi di attacchi di panico e ansia generale con cui convivo da 8 anni, ogni volta che ho qualche nuovo strano sintomo riconducibile a problemi cardiaci mi preoccupo molto.
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Gentile utente, non sembra che la sua situazione cardiaca non sia chiara e da quanto riporta anche il collega che le ha fatto il test da sforzo sembra essere stato abbastanza tranquillizzante....e mi sento di concordare con lui...Anomalie che si modificano con l'inspirazione e che spariscono durante sforzo fisico non sono imputabili alle coronarie, ma ad un effetto funzionale spesso mediato dal sistema vagale (e quindi non patologiche). Non ci sono motivi razionali per essere preoccupati.
Saluti
Saluti
[#4]
Ex utente
Grazie ancora dottore per i suoi chiarimenti.
Un'ultima cosa che vorrei sottoporre alla sua attenzione è stato un evento dello scorso anno. Dopo aver fatto tutti gli esami cardiaci ritenuti necessari per escludere eventuali problemi cardiaci (ecg, ecg da sforzo, ecocardiogramma ed holter 24h, tutti nella norma eccetto ecg a riposo come le ho già detto) ero dunque piuttosto serena nel poter affrontare un attività fisica, cosa che mi era anche stata consigliata dal cardiologo.
Sono dunque andata in palestra ed ho cominciato con attività di tipo aerobico, essendo da anni fuori esercizio raggiungo i 160-170 battiti molto facilmente. Dopo un po che portavo avanti l'attività ho iniziato ad avvertire un dolore al petto, soprattutto quando "spingevo di più" nel momento in cui invece rallentavo lo sentivo. L'ho detto al mio medico di base che doveva poi farmi il certificato di sana e robusta costituzione richiesto dalla palestra e lui mi ha detto che non dovrei fare attività aerobica ad alta frequenza perché con "quello che ho" potrei andare incontro ad episodi di angina. Sono rimasta del tutto spiazzata siccome mi era stato detto che il mio cuore non aveva problemi (cosa che mi aveva confermato in precedenza lo stesso medico di base esaminando tutti gli esami fatti). Mi ha infatti fatto il certificato con scritto che non dovevo superare i 130 di frequenza.
Questo episodio mi ha ulteriormente sconfortata perché non capisco davvero quale sia il problema. Non capisco per quale motivo prima mi sia stato detto di stare serena che non ho niente e poi mi sia stato vietato di fare determinate cose siccome ho "quello che ho".
Soprattutto non mi è stato detto che cosa ho.
Ci terrei molto ad avere un suo parere in merito.
Un'ultima cosa che vorrei sottoporre alla sua attenzione è stato un evento dello scorso anno. Dopo aver fatto tutti gli esami cardiaci ritenuti necessari per escludere eventuali problemi cardiaci (ecg, ecg da sforzo, ecocardiogramma ed holter 24h, tutti nella norma eccetto ecg a riposo come le ho già detto) ero dunque piuttosto serena nel poter affrontare un attività fisica, cosa che mi era anche stata consigliata dal cardiologo.
Sono dunque andata in palestra ed ho cominciato con attività di tipo aerobico, essendo da anni fuori esercizio raggiungo i 160-170 battiti molto facilmente. Dopo un po che portavo avanti l'attività ho iniziato ad avvertire un dolore al petto, soprattutto quando "spingevo di più" nel momento in cui invece rallentavo lo sentivo. L'ho detto al mio medico di base che doveva poi farmi il certificato di sana e robusta costituzione richiesto dalla palestra e lui mi ha detto che non dovrei fare attività aerobica ad alta frequenza perché con "quello che ho" potrei andare incontro ad episodi di angina. Sono rimasta del tutto spiazzata siccome mi era stato detto che il mio cuore non aveva problemi (cosa che mi aveva confermato in precedenza lo stesso medico di base esaminando tutti gli esami fatti). Mi ha infatti fatto il certificato con scritto che non dovevo superare i 130 di frequenza.
Questo episodio mi ha ulteriormente sconfortata perché non capisco davvero quale sia il problema. Non capisco per quale motivo prima mi sia stato detto di stare serena che non ho niente e poi mi sia stato vietato di fare determinate cose siccome ho "quello che ho".
Soprattutto non mi è stato detto che cosa ho.
Ci terrei molto ad avere un suo parere in merito.
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Se il test da sforzo è stato fatto in maniera "massimale" ossia raggiungendo le stesse frequenze che raggiunge durante l'attività sportiva, non c'è motivo per porle dei limiti. Faccia riferimento a quanto le è stato detto dai colleghi cardiologi.
Saluti
Saluti
[#6]
Ex utente
Buongiorno dottore e grazie,
le riporto il commento dell'eco da sforzo: "Test ergometrico interrotto al carico di 100W al 90% della frequenza cardiaca massimale. Alterazioni della ripolarizzazione in sede anteriore che regrediscono completamente al 3° step, per ripresentarsi al 4° minuto di recupero. Non aritmie. Normale profilo pressorio. Ecg da sforzo nella norma."
Durante il test ho raggiunto i 181 di frequenza cardiaca.
Anche oggi ero sul tapis roulan alla velocità di 5.3, camminata veloce, poco più di quella che uso normalmente quando cammino per strada, e ad un certo punto ho cominciato a sentire una specie di pressione al petto, nella parte alta, non gli ho dato molto peso, dopo un po' ho cominciato a sentire delle fitte al petto anche se leggere, sia dal lato destro che sinistro. Quindi non riesco a stare tranquilla, anche considerando il commento del mio medico di base che mi ha detto che con quello che ho non dovrei fare attività ad alte frequenza (premetto che oggi non credo avessi una frequenza elevata con il tipo di attività).
Io vorrei solo capire che cosa ho. Ho consultato il medico di base dei miei genitori che mi ha detto per levarsi ogni dubbio di fare questa TAC alle coronarie, ma sinceramente vorrei evitarmi un esame abbastanza invasivo come questo se non realmente necessario.
Se avessi effettivamente una malformazione alle coronarie, non dovrei avere le stesse anomalie del tracciato a riposo anche in quello sottosforzo? O lei ritiene possibile che nonostante l'ecg da sforzo sia privo di anomalie possa comunque esserci una malformazione delle coronarie?
le riporto il commento dell'eco da sforzo: "Test ergometrico interrotto al carico di 100W al 90% della frequenza cardiaca massimale. Alterazioni della ripolarizzazione in sede anteriore che regrediscono completamente al 3° step, per ripresentarsi al 4° minuto di recupero. Non aritmie. Normale profilo pressorio. Ecg da sforzo nella norma."
Durante il test ho raggiunto i 181 di frequenza cardiaca.
Anche oggi ero sul tapis roulan alla velocità di 5.3, camminata veloce, poco più di quella che uso normalmente quando cammino per strada, e ad un certo punto ho cominciato a sentire una specie di pressione al petto, nella parte alta, non gli ho dato molto peso, dopo un po' ho cominciato a sentire delle fitte al petto anche se leggere, sia dal lato destro che sinistro. Quindi non riesco a stare tranquilla, anche considerando il commento del mio medico di base che mi ha detto che con quello che ho non dovrei fare attività ad alte frequenza (premetto che oggi non credo avessi una frequenza elevata con il tipo di attività).
Io vorrei solo capire che cosa ho. Ho consultato il medico di base dei miei genitori che mi ha detto per levarsi ogni dubbio di fare questa TAC alle coronarie, ma sinceramente vorrei evitarmi un esame abbastanza invasivo come questo se non realmente necessario.
Se avessi effettivamente una malformazione alle coronarie, non dovrei avere le stesse anomalie del tracciato a riposo anche in quello sottosforzo? O lei ritiene possibile che nonostante l'ecg da sforzo sia privo di anomalie possa comunque esserci una malformazione delle coronarie?
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Cara signora, a riguardo del problema che pone abbiamo già ampiamente discusso...in più aggiungo solo che certezze nella vita non ne abbiamo....
riporto le sue parole "....non riesco a stare tranquilla, anche considerando il commento del mio medico di base"
e ancora "...Io vorrei solo capire che cosa ho....ma sinceramente vorrei evitarmi un esame abbastanza invasivo come questo"
Ora le sue sono parole contraddittorie, probabilmente legate alla sua ansia...io le dico che a 24 anni le probabilità di avere problemi con le coronarie sono remote, ma la certezza matematica non l'abbiamo. Di più non posso dirle.
Saluti
riporto le sue parole "....non riesco a stare tranquilla, anche considerando il commento del mio medico di base"
e ancora "...Io vorrei solo capire che cosa ho....ma sinceramente vorrei evitarmi un esame abbastanza invasivo come questo"
Ora le sue sono parole contraddittorie, probabilmente legate alla sua ansia...io le dico che a 24 anni le probabilità di avere problemi con le coronarie sono remote, ma la certezza matematica non l'abbiamo. Di più non posso dirle.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 7k visite dal 20/02/2015.
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